L'assedio dei tifosi
L'assedia dei tifosi Una giornata nel segno di Juve-Bordeaux L'assedia dei tifosi I pullman in arrivo dalla Francia e da tutta Italia hanno invaso la città fin dal mattino - Clacson, mortaretti, bandiere, ma scarsi affari per i negozianti - Poi, già alle 17, gran ressa attorno allo stadio Alle 7-7,30 di ieri nel centro e In direzione dello stadio già comparivano pullman di tifosi con targhe francesi, ma anche italiane: accanto ai tifosi del Bordeaux, arrivavano Juventus Club da tutt'Italia, Lombardia, Veneto, Puglia fra i primi. Alcuni hanno approfittato dell'occasione per vedere un pezzo di Torino: dalle 10-11 fino alle 16-17 maturi coniugi o gruppi di giovani con zaino passeggiavano tra piazza Carlo Felice e piazza Castello, lungo via Roma e via Lagrange. Buoni affari per i negozi, allora? -Macché, guardano le vetrine, al massimo entrano a chiedere il presso, ma quanto a comprare Qualche mortaretto qua e là, qualche coro di clacson, bandiere dai finestrini a mano a mano che ci si avvicinava allo stadio. Corso Agnelli e tutte le strade attorno fin dalle 17 erano invase di pullman, auto, gruppi di tifosi sulle panchine, accalcati alle bancarelle o agli ingressi. Nella ressa qualche malore, qualche accenno di lite, con insulti e spintoni. Un giovane è rimasto ferito a una mano mentre sistemava gli striscioni bianconeri: soccorso da un'ambulanza, è stato medicato al Mauriziano. Sulle gradinate, tra la folla dei tifosi francesi, hanno preso posto anche i poliziotti di Bordeaux che martedì avevano disputato un incontro con i colleghi della questura torinese: spettatori Innanzi tutto, ma anche agenti pronti a intervenire per calmare qualche connazionale troppo scalmanato. Alla firn- della partila la gran festa bianconera: tifosi, bandiere e caroselli in piazza San Carlo
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