Dal Fondo Monetario segnali di pessimismo

Dal Fondo Monetario segnali di pessimismo Dal Fondo Monetario segnali di pessimismo (IL DOLLARO SCENDE A 2005) DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — La ripresa economica sarà meno consistente, l'inflazione continuerà a diminuire, non si accentueranno gli squilibri fra Paesi Industrializzati e Paesi in via di sviluppo. DI un rallentamento dell'espansione americana quest'anno e 11 prossimo parla il Fondo monetario Internazionale nel suo ultimo rapporto sull'economia mondiale. Per l'Europa e il Giappone si prevede che la maggior domanda Interna alimenterà, come accaduto nell'84, la ripresa compensando in buona parie i minori aiuti provenienti dall'export. Il quadro elaborato dai tecnici del Fml. die sarà discusso quanto prima all'assemblea annuale di Washington, e pur sempre preoccupante. A cominciare dagli squilibri delle bilance dei pagamenti, mentre restano i contrasti fra le politiche di bilancio attuate dai vari governi. La disoccupazione In Europa sembra refrattaria ad ogni cura; il livello di vita nel Terzo Mondo pur migliorando resta ancora ben lontano da quello di cinque anni fa. Insomma una situazione drammatica nelle arce più sfortunate del mondo. Verso queste aree e stato indirizzato lo sforzo di alcuni Paesi. Italia in testa. Lo ha riconosciuto ieri 11 vicepresidente della Banca mondiale che si c Incontrato a Roma con II ministro del Tesoro Goria. «La cosa che più colpisce — ha dichiarato Qurcshi — c che l'Italia c diventato uno fra i primi Paesi nel sostegno dello sviluppo; passando dallo 0.08 del prodotto nazionale lordo del 1970 allo 0,38 del 1984 con l'obiettivo dello 0.50 nel corso di quest'anno». Quanto al dollaro il Pondo monetario rileva che negli ultimi quattro anni ha guadagnato 11 50 per cento mediamente sulle altre valute con un movimento dovuto soprattutto agli elevati tassi di interesse americani. Qualche timore per l'andamento della valuta americana fa capolino ed e legato proprio allo stato di salute dell'economia Usa. soprattutto al pesantissimo deficit della bilancia del pagamenti che lo scorso anno ha accumulato il passivo record di 93.3 miliardi di dollari. Quest'anno, secondo alcune previsioni, salirà a 117 miliardi c ancora peggio andrà nell'86 con 140 miliardi. Per il momento sul dollaro non si riflettono né le dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dal presidente della Federai Rescrve. Paul Volcker. che prcannunclano 11 raffreddamento della crescita economica americana, né le difficoltà finanziarie accusato dal sistema bancario. Ieri infatti 11 dollaro e stato quotato 2005,50 lire contro le 2010.20 di martedì dopo che nelle prime ore della mattinata si era mosso al di sotto delle 2000 lire. L'impressione è che il mercato si mantenga calmo senza ordini consistenti in attesa di vedere più chiaro sugli sbocchi che la situazione attuale potrà avere. A Francoforte e stato fissato a 3,141 marchi, praticamente ai livelli del giorno precedente. La Bundesbank continua a restare alla finestra. Vp rilevato 11 fatto che per il secondo giorno consecutivo i livelli delle quotazioni europee si collocano su un plano più elevato rispetto a quelli di New York. Secondo alcuni esperti gli operatori americani manifesterebbero maggior pessimismo sul destino prossimo del biglietto verde.

Persone citate: Paul Volcker