E' sfida aperta contro le ustioni
E' sfida aperta contro le ustioni E' sfida aperta contro le ustioni Costituito un Centro buoni risultati nella di studi e ricerche, ospitato nei locali del Ciò - Ancora oggi si ottengono cura e ricostruzione delle parti ustionate, ma senza sapere il ((perché» Sono tra i più diffusi eventi causa di malessere e invalidità, ma non sono nell'elenco delle malattie sociali: le ustioni. Interessano bambini, uomini e donne nell'ambito familiare, adulti nell'ambiente di lavoro, anziani: creano gravi problemi al momento del primo soccorso e durante la terapia: richiedono interventi di chirurgia plastica e, poi. fisioterapia riabilitativa. Il Centro Grandi Ustionati del Cto che funziona da ven l'anni è tra i più famosi e sperimentati d'Europa, i suoi risultati fanno scuola. -Le nostre ricerche sono sempre mirate alla terapia — dice il suo direttore, prof. Simone Teich Alasia — e in vent'anni abbiamo ottenuto bei progressi, qualcuno ha meravigliato anche noi». Ma. detto questo, ecco la domanda: perché le cicatrici ipertrofiche, deturpanti, che pure oggi si riescono a contenere, si manifestano con maggiore frequenza nei bambini che negli adulti? Perché il raggio laser favorisce una più rapida ricrescita delle cellule epiteliali? I risultati si vedono, ma il processo che li rende possibili non è ancora scientificamente conosciuto. -E io sono cresciuto a una scuola — dice il prof. Teich Alasia mostrando I suol capelli bianchi — che ha sempre voluto conoscere il perché delle cose». Così ha deciso di costituire un «Centro studi e ricerche su ustioni» che. ospitato nei locali del Cto con l'autorizzazione dell'Usi, ò però smembrato sia dall'ospedale che dall'università. E' un Centro interdisciplinare di ricerche sperimentali -aperto a medici, chirurghi, biologi, fisici, biochimici, microbiologi, terapisti e rieducatori universitari e ospedalieri, non campanilistico e privo di qualsiasi fine di lucro». I nove membri del Consiglio di-amministrazione hanno un solo obiettivo: quello scientifico. Qualche problema già l'abbiamo indicato. Ma ce ne sono altri. Per esempio: la pelle artificiale. In America, in uno dei suoi pochi centri scientifici di questo livello (quello che sta nascendo a Torino è unico in Europa) si indaga su di essa. Che non è, diclamo, un prodotto chimico costruito in fabbrica, ma una -cultura di cellule dello stesso infortunato» sulla quale c'è ancora tutto da dire. L'ambizione (nel senso scientilico del termine) di Torino è di dire qualcosa su questo argomento. E su altri meccanismi. -Noi ricopriamo l'ustionato, quando possibile, con lembi di pelle sua, trattata con una macchinetta c/ie la trasforma in una specie di rete ricavandone quindi ampi pezzi da pochi decimetri. Nei buchi di questa rete si riforma l'epitelio naturale. Perché? Ecco una delle domande- dice II professore. -I cinesi usano pelle di cadavere, con piccolissimi buchi nei quali inseriscono elementi di culture cellulari dello stesso ustionato. Sotto la copertura si riforma la cute. Perché?. Noi cerchiamo risposte scientifiche ai risultati che noi o altri otteniamo». E' evidente che queste risposte serviranno per migliorare le terapie già soddisfacenti per le quali al Cto giungono ustionati da tutta Italia. La sfida è aperta e dimostra ancora una volta che Torino sta riconquistando posizioni di prestigio. La Regione è interessata a questo neonato Centro di ricerche e anche alcuni istituti finanziari hanno dimostrato disponibilità. Domenico Garbarino
Persone citate: Domenico Garbarino, Simone Teich Alasia, Teich Alasia
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