Supermarket dei partitì di Mario Pirani

Supermarket deiparlitì Tangenti, Usi, ecc. Supermarket deiparlitì Qualche tempo fa un ministro noto per la sua spregiudicata intelligenza espresse in una assemblea di panilo la seguane teoria: (Nei bilanci dei supermercati è preventivata in partenza una pentita del.?% dovuta a furti da parte della clientela. Se su questa base i carabinieri pretendessero di sventure il crimine con ispezioni e perquisizioni, essi renderebbero impossìbile il buon funzionamento dei supermercati medesimi. Così si pud dire per l'intervento continuo dei giudici contro t pubblU i amministratori che percepiscono tangenti: esso finisce per annullare e rendere impossibile la vita democratica degli enti locali». Che non si tratti di una teoria paradossale o isolata lo prova il fatto che alcuni parlamentari, di partiti diversi da quello del ministro, hanno proposto nei giorni scorsi una legge che proibisca ai giudici di emettere mandati di cattura contro amministratori disonesti alla vigilia delle campagne elettorali. Del resto, cos'altro e la famigerata Inquirente? Tuttavia, anche se la magistratura talvolta esagera, abbandonandosi ad uno strapotere senza controllo, cos'altro farebbero i predatori lasciati liberi se questa remora venisse meno? Come impedire che la tangente del supermercato si trasformi allora in un esproprio generalizzato di tutto ciò che si trova sui banconi del pubblico erario? lì che possibilità dissuasiva ha oggi il voto popolare dopo che le amministrazioni di ogni colore, da Torino a Palermo, dalle Puglie all'Emilia, hanno dimostrato che nessuno è davvero vaccinato contro la corruzione? Eppure, come rifiutiamo di generalizzare le accuse così anche appare riduttiva una spie-' gazionc solo morale del fenomeno. Esso ci sembra, invece, risiedere nel carattere totalitario assunto dal governo dei partiti a tutti i livelli, che tende automaticamente ad escludere da ogni posizione di controllo le competenze professionali per privilegiare, comunque, la fedeltà politica, per cui una minoranza prevaricante e impreparata si c imposta ai diritti e alle attese della maggioranza dei cittadini. Neppure il teorico dell'esperienza governativa socialista, Giuliano Amato, ci sembra ne colga tutte le implicazioni quando, nell'ultimo numero di Mondo Operaio, spiega la questione morale (o meglio immorale) come inevitabile punto di approdo della crescente articolazione della società, soprattutto dopo l'ordinamento regionale, con la formazione di nuovi soggetti c gruppi che si auto-organizzano e «non delegano più ad altri la propria rappresentanza ma cominciano a negoziare in proprio rendendo la dirigenza nazionale sempre più dipendente dal gradimento locale, di cui diviene la direna espressione". Ora sarà anche vero che i ladri si moltiplicano Mario Pirani (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

Persone citate: Giuliano Amato

Luoghi citati: Emilia, Palermo, Torino