Craxi: Gorbaciov merita una seria controproposta di Ezio Mauro

Croxi: Gorbaciov merita una seria controproposta Convocato il Consiglio di gabinetto per una risposta ufficiale Croxi: Gorbaciov merita una seria controproposta Dichiarazioni in una conferenza stampa a Madrid - «Non è una manovra, ma il segnale della volontà di un dialogo» - La sua apertura non è condivisa da de e pli ROMA — -E' uria proposta che merita una controproposta-. Con questa apertura di Bettino Craxi, da Madrid — dove è riunita a congresso l'Unione dei partiti socialisti della Comunità europea — è arrivata ieri la prima risposta del governo italiano all'iniziativa di moratoria decisa dal leader sovietico Mikhail Gorbaciov. Un'iniziativa che il presidente del Consiglio giudica senz'altro positiva, differenziandosi cosi dalle prime reazioni degli Usa e degli ambienti atlantici europei. Craxi, anzi, è intenzionato a muoversi: esaminerà la mossa sovietica con gli alleati, quanto prima, e al più presto ne discuterà all'interno del suo governo, convocando già nei prossimi giorni un Consiglio di gabinetto. Il presidente del Consiglio stesso non ha nascosto le diversità di valutazione registrate fino ad oggi in campo occidentale davanti all'iniziativa dell'Urss. «io non aderisco all'interpretazione secondo cui si tratta di una manovra — ha detto Craxi parlando dell'annuncio di Gorbaciov —. Lo considero un segnale invece della volontà di dialogo. Questo indipendentemente dal contenuto della proposta, clic merita comunque qualcosa di più di un niet. Perlomeno una controproposta-. Gli obiettivi di fondo non cambiano, ha voluto precisare Craxi: perché non c'è dubbio che l'accordo sostanziale -deve essere ricercato lungo l'asse di un equilibrio effettivo, riconosciuto e accettato da entrambe le parti. E questo è un problema del negoziato-. In un primo tempo, Craxi aveva accennato alla possibilità di convocare già per oggi un Consiglio di gabinetto, e questo mostra l'interesse con cui il presidente del Consiglio intende approfondire le novità annunciate dal Cremlino, «/» ogni caso ne parleremo in settimana — ha confermato il capo del governo —. Per il momento io cerco di interpretare il significato di questa iniziativa, che attribuisco a una volontà di movimento e di dialogo-. La proposta di Gorbaciov, conferma Craxi, «non è nuova-, si riferisce ad una situazione «molto squilibrata nel campo delle forze-, però «7«erita una controproposta, in modo da poterci poi avvicinare al l'ero obiettivo, un tetto equilibrato in Europa, al più basso livello possibile-. In ogni caso, il fatto che si decida di sospendere le installazioni missilistiche a giudizio di Craxi -è di per sé un argomento positivo-. Quali sono le -controproposte» a cui pensa il governo italiano? -A rifletterci le idee si possono trovare — ha spiegato Craxi —. Io ne discuterò anzitutto con il governo italiano e vedremo quale sarà la posizione che può essere definita dal governo di coalizione-. Quanto alle reazioni internazionali -per ora — ha detto Craxi — hanno parlato i portavoce e gli ambienti qualificati. Una riflessione più compiuta deve essere fatta nell'ambito di una consultazione con gli alleali-. L'occasione migliore sarà il vertice di Bonn, che dal 2 al 4 maggio riunirà i capi di Stato e di governo dei 7 Paesi più industrializzati. Ma l'«apertura- del presidente del Consiglio difficilmente sarà condivisa da tutti i partiti della coalizione di governo. Liberali e democristiani, infatti, invitano alla prudenza. Per Piccoli, presidente de. i gesti di Gorbaciov vanno valutati -senza ottimismo immotivato e senza prevenzioni-. La de dà un giudizio positivo della volontà del leader sovietico di incontrare Reagan: quanto ai missili, «sono poco credibili atti die non consentono controllo alcuno-. Anche per il vicesegretario liberale Battistuzzi è interessante solo il proposito del Cremlino di un vertice con Reagan: -Per il resto si tratta di una vecchia proposta di puro effetto-. Il pri, invece, distingue: se la mossa di Gorbaciov è solo la riedizione di vecchie proposte, appartiene alla propaganda. Se è un segnale politico per indicare all'Occidente che qualcosa a Mosca si muove, allora la sede per una verifica è quella di Ginevra. Per il pei. la decisione di moratoria -e di grande importanza-. -Io sono preoccupato — aggiunge Giancarlo Pajetta, responsabile della politica estera comunista — del tentativo di sminuire questo gesto, di contrapporre quasi impauriti il timore che le trattative possano iniziarsi in modo favorevole-, accompagnate -da atti e non solo da parole-. ' Ezio Mauro (Il presidente del Consiglio a Madrid: adesso la Cee dovrà pensare ai disoccupati. Il servizio a pagina 4)

Luoghi citati: Bonn, Europa, Ginevra, Madrid, Mosca, Roma, Urss, Usa