Uno dei due sicarì di Guido Rampoldi

Uno dei due si€arì Uno dei due si€arì (Segue dalla 1* pagina) quell'asse che unisce la mafia di Castellammare ad alcune famiglie di Casa Nostra, per vincoli di sangue che sono diventati anche rapporti organizzativi e d'affali Fino a quache anno fa, stando al silo avvocato, Calabro tuttavia aveva il porto d'armi, per fucile* per pistola. Un passato del quale il carrozziere conservava in casa un souvenir: la scatola di munizioni trovate dalla polizia. «Cartucce da caccia», giura l'avvocato Calcara. Ma sufficienti a mandarlo in carcere, togliendo da eventuali Imbarazzi il procuratore Fatane? -La giurisprudenza è controversa». E' controverso anche l'esito [_di quelle lunghe ore che Calabro ha trascorso negli uffici della squadra mobile di Trapani. -Non ho colto la sensazione che il mio cliente fosse responsabile di qualcosa:, sostiene Calcara. fi Replica un, investigatore: -Siamo stati tutti M'accordo, polizia, carabinieri e criminalpol. Non l'avremmo denunciato per la strage se non fossimo sicuri di aver visto giusto». Il fermo di Gioacchino Calabro scade questo pomeriggio ma è rinnovabile per le successive 48 ore, termine entro cui Patanè dovrebbe aver deciso. L'ordine di cattura, convalidando la tesi della polizia, indirizzerebbe le indagini verso la mafia del Trapanese e i suoi intrecci. Il legame di parentela tra Calabro e uno degli assassini di Ciacclo Montalto, secondo gli investigatori è illuminante e stabilisce una concatena-, zlone. Per garantire gli oscuri equilibri che ha costruito, la mafia prima avrebbe eliminato Montalto, quindi avrebbe corrotto il suo successore, il giudice Costa, infine, arrestato Costa, avrebbe cercato di assassinare chi ne prendeva il posto, Palermo. Tutti e tre hanno lavorato nella stessa stanza della procura di Trapani, un ufficio, dicono adesso a Palazzo di Giustizia, che porla sfortuna. L'attentato contro Palermo, è ancora la tesi degli investigatori, non porterebbe la firma di una sola cosca. Guido Rampoldi

Persone citate: Calabro, Calcara, Fino, Gioacchino Calabro, Montalto, Patanè

Luoghi citati: Castellammare, Palermo