Trapani, la polizia accusa «E' uno dei due sicari» di Guido Rampoldi

Trapani, la polizia ottusa «E' ano dei due sicari» Patanè deve decidere sulla posizione del fermato Trapani, la polizia ottusa «E' ano dei due sicari» Parente dei boss accusati dell'uccisione del giudice d'accio Monlallo DAL NOSTRO INVIATO TRAPANI — Per 11 suo avvocato è un uomo -mite e rispettoso, perbene come le i>ecchie generazioni», ovviamente innocente ma esibito dalla polizia come un trofeo di caccia. Per valutazione unanime della squadra mobile e dei carabinieri di Trapani, e della Criminalpol di Palermo, è uno dei sicari che, una settimana fa. fecero saltare in aria una donna e i suoi due figli nel tentativo di eliminare il giudice Carlo Palermo. A Sebastiano Patanè, procuratore di Caltanissetta. l'arbitrato: nelle prossime ore il magistrato inquirente dovrà decidere se rilasciare o accusare di concorso ir. strage Gioacchino Calabro. 38 anni, carrozziere di Castellammare del Golfo, parente stretto di uno dei mafiosi che ordinarono l'omicidio del giudice Ciaccio Montalto. Dal giorno di Pasqua Calabro e in stato di fermo giudiziario. Da allora sono abbassate tutte le serrande della palazzina di tre plani, in una strada sterrata e polverosa alla periferia di Castellammare, dove Calabro abita con la fa¬ miglia. All'ingresso un videocitofono, l'unico della zona, segnala che il padrone di casa aveva qualche motivo per essere guardingo. L'edificio e vuoto, e sparita anche la moglie, figlia del fratello di Ambrogio Farina, capomafia di Castellammare, arrestato con il figlio Francesco negli Usa per cinque chili di eroina, incriminato dalla magistratura quale uno dei mandanti dell'assassinio del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto. -Don Gino non c'è-, dicono imbarazzati i vicini di casa, e giurano di conoscerlo appena di vista. E' chiusa anche la serranda della sua autorimessa, laddove, secondo la polizia, è passata almeno una delle due marchine usate per organizzare la strage. Calabro, è scritto nel rapporto consegnato al procuratore Patanè. sostituì un vetro di quell'auto, staccato dal ladro chp la rubò: sarebbe provato che il carrozziere acquistò il pezzo di ricambio in un negozio della zona. Inoltre Calabro assomiglia in modo impressionante ad uno dei due identikit tracciati dalla poli¬ zia: quello che si riferisce a un uomo visto fuggire in auto dopo la strage. E sul carrozziere vi sarebbero anche altri indizi. Solo coincidenze? L'avvocato Calcara, difensore del fermato, pensa di si. -E mi deprime constatare che in questo Paese chiunque può trovarsi in una storia cosi, gettato alle orticìie, dato in pasto alle telecamere. Era nella palazzina della squadra mobile e l'hanno portato in questura perché potesse riprenderlo la tivù: Dietro la faccia gonfia e gli occhi impauriti dell'uomo apparso nei telegiornali, secondo il legale, non si nasconde altro che un poveraccio che si è fatto da sè. cominciando a lavorare a nove anni: la mattina alle elementari, il pomeriggio in officina. La polizia offre di lui un'immagine meno edificante. Schedato come mafioso. Proposto per il soggiorno obbligato. Pregiudicato per storie di armi Apparterrebbe a Guido Rampoldi (Continua a pagina 2 In quinta colonna) 1

Luoghi citati: Caltanissetta, Castellammare, Castellammare Del Golfo, Usa