Drive in, tutti matti sul video

Drive in, tutti matti sul video Drive in, tutti matti sul video Il pubblico clic desidera l'evasione si trova stasera davanti a due riviste in contemporanea. Shaker su Haidue e Drivi- in su Italia 1. Quale scegliere? Shaker e alla seconda puntala. Niente da dire sull'eleganza dell'insieme; sono stati spesi del quattrini, e si vede. Quanto ai due protagonisti, slamo nel campo della più seria professionalità: Renzo Montugnahi non Ita bisogno di biglietti di presentazione, e Daniela Tonni C un'amabile Vedette, di tipo tranquillo, distinto e famigliare die però all'occorrenza sa ben essere sexy. Circa la formula, si tratta di un collage dei più classici ingredienti della rivista. Ma c'è un guaio, grosso, che e Ria venuto fuori all'esordio e clic stasera inesorabilmente si ripreseli! a. Ver uno spettacolo di questo tipo, rivolto ad una platea di «maturi», la qualità del lesto conta particolarmente: qui non e richiesto il cosiddetto spirilo demenziali', al contrario, ci vuole un umorismo solido, consistente, diciamo — in senso positivo -- tradizionale. Purtroppo il punto clamorosamente debole di Shaker e proprio l'umorismo, di un basso livello quasi incredibile. "La macchietta di Don Fumino-Monlagnani anche stavolta dice battute pietose sul Sud America. «Allcmno polli a tre gambe per mangiare tre, co.vcr». «Sopra In pampa la iacea campa» e simili indecorose lacezie avvilenti per qualsiasi interprete. E altrove: e con altri attori, la comieli» e della slessa pasta: nella scenetta dello speaker guardone, nell'Intervista del finto Zatlcrin, nel racconto che vorrebbe (ar ridere con le disgrazie sul lavoro e che subito precipita nel più .sconcertante cattivo gusto. JJqn bastano l'esperto Móntagnani e la bella Poggi, non basta il bianco-vestito Kilvan con i suoi giochetti: sótto lo spettacolo, ricco e scintillante, c'è un vuoto clic minaccia di farlo franare. Passiamo a Italia 1. a Orine ih stasera in edizione pasquale. Quali sono i difetti e quali i pregi? I difetti a mio parere sono tre: la lunghezza di alcune scene e monologhi in aperto contrasto con la natura dello show che dovrebbe essere' tutto velocissimo; la prolissità di ogni puntala, fra l'altro intarcita di spols; e — più grave — la ripetitività di situazioni e di personaggi che a lungo andare rischiano di diventare insopportabili (vedi l'ormai monotona intervista alla nobildonna divoratrice di uomini). I pregi sono nell'azzeccata atmosfera demenziale, nella goliardica vivacità che sembra od è improvvisazione a ruota libera, nell'uso accorto, cioè dosato, degli attori principali e delle poppute bellezze che in genere vanno e vengono dicendo scemenze senza troppo insistere: e infine — fondamentali — le intelligenti iarse dell'irresistibile Benny Hill. Drive in e senz'altro il varietà piti di •invenzione., di questi ultimi due anni: però non può continuare — cosi — all'infinito, i segni del logoramento già non mancano negli schemi ! fissi e nelle (acce che sono sempre le slesse. T'go lìn/./olan

Persone citate: Benny Hill, Daniela Tonni, Renzo Montugnahi, Shaker

Luoghi citati: Italia, Sud America