Sono numerose le lacune dolio polizza-malattìa di Giuseppe Alberti

Sono numeroso le lacune dolio polizza-malattìa In Giappone ci si può assicurare anche contro la pazzia Sono numeroso le lacune dolio polizza-malattìa I giapponesi, rispetto alle altre comunità del mondo occidentale, sono meno litigiosi con le società di assicurazioni. Questo fatto ha incoraggialo una compagnia statunitense a lanciare nel mercato nipponico una spedale polizza: assicurazione contro il rischio di contrarre una malattia mentale o demenza senile. I) tipo di invalidità può facilmente incoraggiare le simulazioni c. quindi, dare anche corso a controversie giudiziarie. Ma. come detto, il giapponese non e incline alle liti di questo tipo. Quindi il prodotto assicurativo può essere venduto a costi limitali. II costo di questa polizza varia a seconda dell'età dell'individuo: per un diciottenne il «premio» tocca 1300 yen (attorno alle 10.400 lire) al mese; per una persona di 55 anni, la tariffa sale a 16.400 yen (sulle 131 mila lire). All'età di 60 o 65 anni (dipende dal tipo di polizza) la persona colpita incasserà 150 mila yen (più o meno 1 milione duecentomila lire al mese) per la durata di dieci anni. L'iniziativa sarebbe anche sorta grazie al successo della polizza contro 11 rischio del cancro la quale, lanciata nel 1ÌI74. lia permesso di stipulare ben 4 milioni di contratti. Da noi. invece, a parte alcune eccezioni, le polizze malattia non corrispondono alle necessità del cittadino appartenente alla sfera sociale medio-bassa, h" il caso, ad esempio, delle prestazioni ambulatoriali o di laboratorio: se non vi e ricovero, non scatta la garanzia di polizza. Lo stesso dicasi per le spese odontoiatriche (salvo alcuni casi particolari). Eppure i «premi» praticali nel nostro Paese per queste assicurazioni sono abbastanza alti: specie se confrontati con quelli nipponici. Inoltre si calcola che almeno il 15 per cento delle polizze «globali famiglia» non siano valevoli in caso di certe malattie: chi, per esemplo, magari dopo aver rinnovato per molti anni il contratto, scopre casualmente di essere incline al diabete, non riceverà una lira di risarcimento, anche se il ricovero era dovuto, magari, all'appendicopatia. I labirinti delle condizioni di polizza andrebbero rivisti, cosi come andrebbero modificate le regole di contratto che pongono l'assicuralo sempre nella parte del più debole. Queste scoperte, purtroppo, emergono solo a fatto compiuto, vale a dire quando si è incorsi in una di quelle «esclusioni» scritte, quasi sempre, in supcrmlnuscolo e ricollegabili con altre norme che solo l'esperto può Individuare. Alcune società hanno introdotto nuovi stampati di polizza, con chiare scritte e con pochi «tranelli» ma. anche qui, le prestazioni sono limitale. Giuseppe Alberti

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