«Scudo stellare», l'Italia rifiuta di rispondere in 2 mesi agli Usa

«Scudo stellare», l'Italia rifiuta di rispondere in 2 mesi agli Usa Polemica sulla scadenza fissata per partecipare alla ricerca «Scudo stellare», l'Italia rifiuta di rispondere in 2 mesi agli Usa Palazzo Chigi: il termine «è una forzatura» - Il ministro degli Esteri: «Non si tratta di pagare le tasse» ROMA — La scadenza (issata dal Pentagono per sapere dagli alleati chi parteciperà al programmo ili ri lerca per lo scudo stella c chi invece resterà lumi, i, l'Italia stanerà a vuoto. I . i due incsi stabiliti e • rullile dal ministro ami . 1 della Dilesa. Caspa: oerger, non ci sarà tnlai nessi na risposta italiana Quei tei!' ni vengono giudicati da fon i della Presidenza del Con: .gito, -unii forzatura.,, quasi un diktat sulla strada della concertazione europea die l'Italia vuole invece seguire senza Irena Sara probabilmente tra maggio e giugno clic prenderà forma la risposta italiana, dentro la cornice comune di una risposta europea, 'l'empi e modi, dunque, non sembrano essere quelli 1 issali da Weinbeiger. -Problemi vomì' Quello dello nudo si>aziale non possono avere scadérne ultimative — ci ha detto il ministro degli Esteri. Giulio Andrcotti — come .ve si trattasse del pagamento delle imposte-'. Ma mentre va alla ricerca di una piattaforma europea sullo .scudo-, il governo non può ancora contare su una solida piattatprma italiana Per ora si sa die i repubblica- ni sono apertamente favorevoli a partecipare al piano di ricerca Usa, mentre i comunisti sono nettamente contrari. Ufficialmente; il governo non si e ancora mosso. «Non c'è nulla di deciso — ci ha confermato Andrcotti — non c'è alcun impegno già definito.. Ma certamente la partecipazione italiana allo Sdì (iniziativa per la difesa strategica) diventerà presto tema di un delicato dibattito ; interno. Con Reagan. nella visita in Usa ai primi di marzo, il presidente del Consiglio ha preso atto che il piano per lo scudo stellare -non modifica in nulla gli obiettivi di pace e difesa, della politica americana. Iia accertato che il programma avrà un carattere di pura ricerca scientifica fino agli inizi degli Anni 9C. ha convenuto che la fase di studio .produrrà progressi di grande portata- per l'economia e l'industria interessate. Di qui il ..vivo interesse dell'Italia al progetto- manifestato da Craxi. Intanto il governo ha già avviato i primi sondaggi con i partners europei, da Mittcrj rand a Kohl. alla Thatcher. -Non abbiamo trovato porte j pregiudizialmente chiuse — : dicono i più stretti collabora! tori del presidente del Consiglio —. C'è una disponibilità a discutere, c'è soprattutto la consapevolezza che se il programma diventa euro-americano, la collaborazione deve essere impostata su un piano di parità. L'importante è che gli Usa non pensino di poter ] offrire a Tizio un bullone e a j Caio un altro, sema che i loro \ partners sappiano che cosa stanno costruendo-. Per coordinare questa capacita negoziale nei confronti degli Usa la presidenza del Consiglio pensa ad un «foro preliminare inter-europeo», nel quale si dovrà cercare di far crescere una posizione comune almeno dei quattro Paesi (Francia. Inghilterra. Germania Federale e Italia) che possono mettere in campo le maggiori risorse tecnologiche e finanziarie. -Un punto clic può unirci, e che certo può interessare anche il Benelux — ci ha detto Andrcotti — <( la grave preoccupazione per un gap tecnologi¬ co che già esiste e che. attraverso questo programma di ricerca, potrebbe inevitabilmente aggravarsi nei prossimi anni. Il problema dello scudo, infatti, non è tanto militare guanto tecnologico, produttivo, industriale. E come tale va impostato e studiato nella indispensabile concertazione tra noi e gli al- fri paesi europei interessati-. Con queste tesi, non è d'accordo fin d'ora il pei, clic promette battaglia, quando il problema della partecipazione italiana al piano di ricerca Usa arriverà in Parlamento. -Scienziati e tecnici hanno spiegato con chiarezza che quando il piano di ricerca sarà concluso, il 95 per cento del lavoro per la costruzione della nuova arma chiamata "scudo" sarà ormai compiuto — dice Giancarlo Pajetla. responsabile del dipartimento internazionale del pei —. La cosiddetta ricerca porterà fino alle soglie dell'utilizzabilità della nuova arma, che non solo aumenta la gravità del pericolo di guerra, ma ne modifica la qualità. Chiediamo dunque al governo italiano di dire no al progetto, ma soprattutto di battersi contro questo pericolo.. Clic a Ginevra si discuta «Intensamente» delle tecnologie difensive allo studio all'Est e all'Ovest, e anche una richiesta di Craxi. Il presidente del Consiglio ritiene che l'Urss non possa chiedere pregiudizialmente agli Usa di rinunciare alla fase di ricerca. Ma nello stesso tempo, pensa che gli Usa non possono non ascoltare le -legittime preoccupazioni. sovietiche per il rischio die il nuovo sistema • stellare, ponga l'Est in una situazione di inferiorità e vulnerabilità: dunque, se ne parli a Ginevra. Di questo Craxi ha discusso a lungo con Andrei Gromyko. nell'ultimo viaggio a Roma del ministro degli Esteri sovietico. Proprio nei giorni in cui definirà le possibilità che l'Italia entri nel plano dello scudo spaziale, ne riparlerà con Michall Gorbaciov, al Cremlino, proseguendo nei tentativi della piccola Ostpolitik italiana. Il viaggio C ormai certo: si larà — secondo le fonti di Palazzo Chigi — -entro giugno, forse prima di giugno-. I./.io Mauro

Persone citate: Andrei Gromyko, Craxi, Giancarlo Pajetla, Irena Sara, Kohl, Michall Gorbaciov, Reagan, Thatcher