Nimeiri deposta dai militari

Nimeiri deposta dai militari Colpo di Stato nel Sudan, legge marziale, frontiere chiuse Nimeiri deposta dai militari Dopo 10 giorni di tumulti e scioperi contro il carovita, le forze armate si sono mosse - L'annuncio del golpe mentre il presidente, di ritorno dagli Usa, era a colloquio al Cairo con Mubarak - Sciolti il partito unico e l'Assemblea Nazionale - Il nuovo «uomo forte» è il ministro della Difesa: Gheddafi lo riconosce per primo NOSTRO SERVIZIO IL CAIRO — Il maresciallo Gaafar Nimeiri da ieri mattina non è più presidente del Sudan. Con un colpo di Slato incruento, le forze armale lo hanno deposto e hanno assunto il potere. A Khartum la situazione è calma, il nuovo «uomo forte» del Paese è il ministro della Difesa, generale Abdel Rahman ci Scwar Dahab. Secondo una fonte diplomatica cairota, sarebbe stato formato un governo presieduto da Scwar Dahab, il quale avrebbe promesso di restituire il potere ai civili entro sei mesi. Lo stato disastroso dell'economia, aggravato dall'eccessivo indebitamento con l'estero, l'aumento dei prezzi di generi di prima necessità (poi revocato), gli scioperi in concomitanza con la visita di Nimeiri negli Stati Uniti, la guerriglia nel Sud. il braccio di ferro tra il governo centrale e la setta dei "Fratelli musulmani»: questi e altri problemi politici .regionali» c internazionali hanno provocato la caduta del regime. Nimeiri. anch'egli salito al potere con un colpo di Stato nel 1969, era da poco sbarcato all'aeroporto del Cairo, di ritorno da Washington, per ln- contrare il presidente Mubarak. quando Radio Omdurman. rompendo un silenzio di 48 ore, verso le 10.30 di Ieri mattina, dava il primo annuncio del putsch. Le forze armate del Paese, ha detto l'emittente, sotto la guida del ministro della Difesa e capo di stato maggiore dell'esercito, generale Abdel Rahman Sewar el Dahab, «per il deteriorarsi della situazione politica, hanno deciso di schierar¬ si dalla parte del popolo per un periodo provvisorio, clic consentirà all'esercito di ritrasferire il potere al popolo, rimandando i militari nelle caserme-. Subito dopo, le agenzie di stampa egiziana {Mena) e sudanese (Suna) precisavano gli sviluppi dell'azione militare e i primi provvedimenti adottati dal militari: sospensione della Costituzione, stato di emergenza e legge marziale, chiusura delle frontiere e dello spazio aereo. E ancora: il presidente Nimeiri, il suo vice, 1 collaboratori e tutti i ministri sono sollevali dai rispettivi incarichi: sciolti il partito unico al potere, l'Unione socialista sudanese, e tulle le organizzazioni a esso affiliate; sciollc l'Assemblea nazionale del popolo e tutte le assemblee regionali del popolo: sollevati dai loro incarichi 1 governatori di tutte le regioni e i loro ministri; ordine ai comandanti militari di assumere i poteri dei governatori e ai segretari permanenti del ministeri del governo centrale e delle regioni di svolgere i compiti direttivi a Khartum e in periferia. Le vie di Khartum si sono animate, ma stavolta non per manifestazioni di protesta. La isolazione e scesa per le strade per testimoniare il proprio consenso alle forze armate. L'agenzia del Kuwait e. st. (Continua a pagina 2 In sesta colonna) Kli,ninni. In un'immagine di mercoledì scorso polizia e scioperanti si affrontano (Telefoto Ap)

Persone citate: Abdel Rahman, Abdel Rahman Sewar, Gaafar Nimeiri, Gheddafi, Mubarak

Luoghi citati: Cairo, Il Cairo, Khartum, Kuwait, Stati Uniti, Sudan, Usa, Washington