La grandeur viaggia in treno di Sandro Doglio

La grandeur viaggia in treno FERROVIE / IN FRANCIA LA ROTAIA FA CONCORRENZA ALL'AEREO La grandeur viaggia in treno I giapponesi hanno il «Shinkansen», i tedeschi studiano un supertreno, ma i francesi, con il T.G.V. (228 chilometri l'ora) battono tutti - Per andare da Torino a Milano questo «mostro» impiegherebbe 41 minuti DAL NOSTRO INVIATO LIONE — Il treno parte da Parigi alle 18, arriva a Lione alle 20,05: 460 chilometri in due ore e cinque minuti, alla velocità reale di 228 chilometri l'ora. In seconda classe, con posto prenotato e assicurato, il viaggio in treno costa metà di quello in aereo, e fa risparmiare — tenuto conto del trasferimenti dalle città agli aeroporti — un quarto d'ora o anche mezz'ora rispetto all'aereo. Per combattere la concorrenza del treno, sono stati raddoppiati i collegamenti aerei tra Parigi e Lione, ed è allo studio una riduzione delle tariffe: in un anno i viaggiatori In aereo sono calati da 700 a 466 mila, a vantaggio del treno. Il T.G.V. (treno a grande velocità) 6 uno dH punti d'orgoglio della politica di grandezza che la Francia continua a perseguire anche se il generale De Gaulle — che ne fu il promotore — è ormai morto e sepolto da temi». Governi di centro e governi di sinistra, Couve du Murville e Mitterrand, marciano imperterriti, o quasi, sulla strada della realizzazione dei grandi progetti, senza troppo badare a spese, dando persino l'impressione di sacrificare talvolta le economie di tutti I giorni per realizzazioni in apparenza superflue, o perlomeno vistose e ridondanti. Con 11 treno veloce si potrebbe mettere nel mazzo dei fiori all'occhiello della Francia l'aereo supersonico Concorde. la flotta dei Mirages, le bombe atomiche, le centrali nucleari avanzatissime, le città della ricerca, e via di questo passo. Non senza ragione si attribuisce ai francesi un'esasperata sete di prestigio, una voglia di essere — di apparire, soprattutto — i primi della classe. Ma rende questa politica sul plano pratico? Messo da parte il mezzo fiasco del Concorde come Impresa economica, ma tenuto conto dei risultati positivi delle altre attività aeronautiche, e in attesa di andare a vedere come stanno le cose In altri settori, guardiamo al caso del treno superveloce. I giapponesi hanno un loro treno «Shinkansen* che viaggia però meno veloce e deve correre su binari sopraelevati. I tedeschi stanno studiando, per ora incontrando grossi problemi pratici, un sistema a lievitazione magnetica. I francesi sono indubbiamente per ora leaders mondiali della costruzione ferroviaria ad alte velocità, proprio grazie agli studi e alle esperienze fatte con il T.O.V. La Parlgl-Llone è In attività; si sta procedendo alla realizzazione di una seconda linea veloce tra Parigi e Tours (320 chilometri): ci sono progetti per vendere brevetti, macchine e impianti agli Inglesi, agli stessi tedeschi. Con gli Stati Uniti, la Francia sta progettando la linea Miami Orlando - Jacksonville - Tampa. Massiccia è soprattutto la •ricaduta» nel settore dei trasporti ferroviari normali: grazie all'esperienza, al prestigio, alle Innovazioni del T.G.V., le officine di Bclfort della Alsthom-Atlantique hanno ricevuto, proprio l'altro giorno, un ordine per 300 potentissime locomotive elettriche dalla Cina: un affare da 500 miliardi di lire, che darà lavoro a 4200 persone per due anni. E l'ordine si aggiunge a lavori già eseguiti o in corso, per attrezzare reti ferroviarie di dozzine di altri Paesi, nonché per le metropolitane di Città del Messico, Santiago del Cile, Montreal, Caracas, Il Cairo, Atlanta, San Francisco, ecc. Si farà un T.G.V. anche In Italia? A Belfort 1 dirigenti dell'Alsthom-Atlantlque sperano di concludere 11 contratto di realizzazione e fornitura con le Ferrovie dello Stato. Ma per ora tutto sembra essere ancora in alto mare. Il T.G.V. deve praticamente correre su un'apposita sede ferroviaria, il che significa fare impianti apposta. Non può superare a gran velocità le gallerie (a oltre 200 l'ora le vibrazioni potrebbero produrre perfino l'esplosione dei vetri). E' quindi impensabile, al momento, riuscire ad attrezzare con i convogli a grande velocità l'Intero tratto Milano-Roma o Torino-Roma. Teoricamente, esiste invece la possibilità di creare una linea speciale lungo l'Adriatico, tra 11 Nord e la Puglia. Ma il tratto che attualmente 1 tecnici francesi stanno studiando per presentare un concreto progetto all'Italia è la Torino - Milano - Venezia Trieste. Dice Pasquale Lo Iacono. direttore della filiale italiana della grande azienda francese: «La Vaile Padana sembra fatta apposta per permettere una linea ferroviaria veloce: non ci sono gallerie, non ci sono grandi dislivelli, c'è «parto». Si dovrebbe naturalmente realizzare una rete apposita, o quantomeno riadattare completamente quella esistente. Un lavoro di qualche anno, una spesa non indifferente, ma anche la so¬ luzione dei drammatici problemi di comunicazione tra Est e Ovest della penisola. Da Torino a Milano il T.G.V. — calcolando la velocità commerciale che ha già dimostrato sulla Parlgl-Llone — impiegherebbe 41 minuti (Invece dell'ora e mezzo Impiegata attualmente dai rapi-, di o delle due ore dei diretti); potrebbe andare da Torino a Venezia in un'ora e 54 minuti (invece delle quattro ore e mezzo attuali del rapido, che non c'è, o delle cinque ore e 22 minuti degli espressi). Da Torino, Infine, potrebbe raggiungere Trieste in due ore e 36 minuti. Sarà politica della «grandeur-, come si dice, dei francesi; ma sarebbe anche una bella comodità. Sandro Doglio Un rapido chiamato desiderio (Confronto tra i tempi di percorrenza del treni Italiani dalla nascita delle FFSS a oggi)

Persone citate: Belfort, De Gaulle, Mitterrand, Pasquale Lo Iacono, Vaile