«Esalta la violenza», «No, è un simbolo di pace» A Carrara è polemica per il monumento a Bresci di Omero Marraccini
«Esalta la violenza», «Jtfo, è un simbolo di p@€e» A Carrara è polemica per il monumento a Bresci La città culla degli anarchici è divisa sulla dedica all'uomo che uccise re Umberto I «Esalta la violenza», «Jtfo, è un simbolo di p@€e» A Carrara è polemica per il monumento a Bresci CARRARA — La reazione più diffusa, fra la gente di Carrara, è di fastidio, per questa storia del monumento a Gaetano Bresci, l'anarchico che il 29 luglio del 1900 assassinò il re Umberto I: «Non è neppure di queste parti — osservano —. Era nato a Castelfiorentino, vicino a Prato». Altri dicono che si è di fronte a un gesto inopportuno e fra questi c'è il sindaco, Alessandro Costa: «Le Brigate rosse hanno ucciso Ezio Tarantelli... è successo proprio mentre la popolazione di Carrara si stringeva attorno alla famiglia dell'ina. Taliercio, die è sepolto qui, anch'egli vittima del terrorismo a Marghera». La città è divisa, anzi, è profondamente spaccata. 11 numero del voti in Consiglio comunale con i quali è stata approvata la cessione di un terreno, davanti all'Accademia delle Arti, per erigere il monumento «non risponde ai sentimenti della popolazione»: lo dicono alla democrazia cristiana nelle cui file comunque militano quattro consiglieri pronunciatisi a favore dell'iniziativa anarchica, insieme con 1 repubblicani e i socialisti. Nonostante gli ordini del partito, anche tre comunisti hanno detto si. La polemica sotto le elezioni si fa accesa. Il sindaco Costa, comunista, dice di poter capire repubblicani e socialisti: «Ci sono motivazioni storiche che richiamano alla rivolta di Carrara nel 1894 quando il re fu costretto a mettere in stato d'assedio la città, ribellatasi a sostegno, della lotta dei Fasci Siciliani. Comprendo anche la posizione dell'on. Da Mommio, repubblicano, che è uno dei più accesi sostenitori di questa iniziativa. Accanto agli anarchici allora c'erano i repubblicani ed i socialisti». Meno convinto il sindaco Costa della presa di posizione dei «suol»: «Uno di questi, Lino Rovetti, sostiene che in partenza non era per il monumento a Bresci ma per un riconoscimento agli anarchici». La «tegola» capitata tra capo e collo al sindaco lo rende polemico: «E' un fatto che qui a Carrara gli anarchici che non votano, che non partecipano alla vita delle istituzioni contino. Bisogna ricordare che Carrara è la città dell'oro bianco, il marmo, e che gli anarchici ìianno le cave...». Andiamo dunque ad ascoltarlo, l'esponente di una famiglia che ha le cave di oro bianco, Ugo Mazzucchelli, ultrahovantenne, una figura caratteristica. 'L'iniziativa deve andare avanti —, spiega il gran vecchio degli anarchi¬ ci carraresi — perché quello di Bresci fu un atto di giustizia». Ribatte il sindaco: «Vogliamo esaltare la violenza? Non sono d'accordo. Se si voleva fare un monumento significativo ai protagonisti per le lotte per la libertà come avevamo proposto, perché non ricordare i cavatori, i sindacalisti come Umberto Mesciti, la guerra partigiana per la Liberazione?». Ribatte un consigliere democristiano, Beniamino Geminiani, Impiegato di banca: «Qui si tratta di democrazia, il monumento non deve essere un'esaltazione del gesto di Bresci ma deve essere un simbolo della pace, un simbolo della tolleranza anche verso la comunità degli anarchici, una comunità che ha contribuito da sempre alla crescita di Carrara. Gli anarchici qui da noi hanno tenuto sempre un comportamento democratico, è una tradizione, mai sono stati invischiati in fatti di violenza: nessun anarchico è mai andato a scarabocchiare sulla lapide a Umberto I fatta mettere su alle cave della Colonnata». Il monumento, nonostante le polemiche e una denuncia nei confronti di tutti i consiglieri comunali che hanno votato a favore, presentata dal dirigente di un movimento monarchico fiorentino Sergio Boschicro. è già pronto, almeno in bozzetto. Lo ha ideato il prof. Carlo Sergio Signori, 79 anni, un artista che ha vissuto tutto il periodo del fascismo in Francia. Omero Marraccini
Luoghi citati: Carrara, Castelfiorentino, Francia, Prato
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