Trapani, legami con l'inchiesta su armi e droga?
Trapani, legami con l'inchiesta su armi e droga? Trapani, legami con l'inchiesta su armi e droga? NOSTRO SERVIZIO TRAPANI — Il giudice Carlo Palermo, dimesso dall'ospedale Sant'Antonio di Trapani, ha incontrato nuovamente il procuratore della Repubblica di Caltanissetta Sebastiano Patanè, che coordina l'inchiesta sull'attentato di martedì, ed è quindi partito in gran segreto. Si ignora dove il dott. Palermo sia andato, dopo aver fatto tappa a Roma. Qualcuno dice in casa di parciìti in campagna per riposarsi e cercare di ritrovare un minimo di serenità anche in vista dell'impegno che egli dovrà riporre nei prossimi giorni quando il Csm l'ascolterà sulla sua difficile posizione di accusatore, accusato di avere qualche volta «ecceduto» nelle sue indagini. Sono stati dimessi dall'ospedale Sant'Antonio anche l'autista della Fiat 132 blindata Rosario Maggio ed il capo scorta brigadiere Raffaele Di Mercurio, che erano con 11 giudice quando è avvenuta l'esplosione. Invece nel Centro rianimazione di Palermo 6 sempre in coma l'agente Salvatore La Porta, di 32 anni, e non è stata ancora sciolta la prognosi per l'altro agente della scorta, Antonino Rugglrello, pure trentaduenne, che rischia di perdere l'occhio destro. Sempre a Palermo, nella sede della prefettura, Villa Witaker, la giornata è stata scandita da un fitto calendario di incontri che il nuovo alto commissario per la lotta alla mafia Riccardo Boccia ha avuto con magistrati, poliziotti, carabinieri e guardie di finanza. Nel dicembre del 1982 Carlo Palermo era stato a Trapani e aveva lavorato con il sostituto procuratore della Repubblica Oiangiacomo Ciaccio Montalto, assassinato un mese dopo, il 25 gennaio 1983, perché indagava «troppo». Un certo Karl Kofler morto poi in carcere e inquisito da Carlo Palermo quando era giudice istruttore a Trento, nell'ambito dei traffici di armi e droga, era stato tempo prima in Sicilia ospite di Leonardo Crlmi, personaggio in odor di mafia.
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