Patanè cerca a Trapani i mandanti della strage di Guido Rampoldi

Paterne cerca a Trapani i mandanti della strage Il giudice di Caltanissetta ha raccolto le prime testimonianze Paterne cerca a Trapani i mandanti della strage DAL NOSTRO INVIATO TRAPANI — A tre giorni dalla strage, e dopo ore di colloquio con il giudice scampato, Carlo Palermo, il procuratore Sebastiano Patanè sembra avere le idee chiare sull'indirizzo che forse avrà l'inchiesta. Dice: «/n questa storia mi sembra che ci sia parecchio di trapanese, lo dico anche in base a qualclie piccolo elemento. Non che tutto finisca a Trapani, probabilmente gl'interessi in gioco sono più vasti, però ho l'impressione che facciano capo a questa provincia. Se è daiwro cosi sarebbe un vantaggio. Perché non siamo a Palermo, dove le inchieste sono molte e si intersecano, e la geografia dei sodalizi mafiosi è complessa. Qui la mappa è molto più sejnplice-. Nella mappa della mafia imprenditrice. Trapani entra definitivamente In agosto, quando ventiquattro bobine mandano in pezzi l'equilibrio del quieto vivere tra settori delle istituzioni e lobbies mafiose e, un po' per caso e un po' per merito della magistratura di Caltanissetta, si sfalda il luogo comune della provincia relativamente tranquilla alle porte di una tragica Palermo. Delle bobine si comincia a parlare quando, il 7 agosto, viene arrestato 11 sostituto procuratore di Trapani, Antonino Costa. Contengono Guido Rampoldi (Continua a pagina 2 In quinta colonna)

Persone citate: Antonino Costa, Carlo Palermo, Sebastiano Patanè

Luoghi citati: Caltanissetta, Palermo, Trapani