Manovre d'ottobre non erano fantasie

Manovre d'ottobre non erano fantasie Matarrese sui nuovi stranieri Manovre d'ottobre non erano fantasie DAL NOSTRO INVIATO ASCOLI — La possibilità che i nuovi stranieri concessi alle neoproniosse venissero riciclati al mercato d'autunno, magari acquistati su consiglio di qualche grosso club e scambiati alla riapertura delle liste, non era una ipotesi fantasiosa come parve al presidente Sordillo quando, assieme ad altri colleghi, gliela proponemmo ad Atene la vigilia di Grecia-Italia. Al «vedremo, ci riuniremo, preciseremo» del presidente della Figc, fece allora seguito Matarrese spiegando che esistevano almeno «vincoli morali». E ieri il presidente della Lega (nell'annunciarc che anche la prossima stagione ci sarà il sorteggio arbitrale, magari con una modifica alle fasce) ha fatto capire che qualcuno ci pensava, a queste manovre d'autunno. Il presidente milanista Farina, in prima fila. Matarrese ha ammesso che è stato proprio il dirigente rossonero a parlargli di questa possibilità (voleva vendere Hatcley ed acquistare un altro attaccante?). Il presidente della Lega ha aggiunto: «Noi stiamo attenti alla situazione dei club in tutti i sensi», e poi con una battuta «spesso arriviamo prima della Finanza». Parlando del campionato Matarrese ha detto: «Lo scudetto al Verona ó un fiore all'occhiello della Lega, perché dimostra che nel nostro calcio tutti possono vincere». In merito alle rielezioni al Coni, ha precisato: «A parte il nome, mi pare giusto che un vicepresidente sia della Federealeio, lo sport più Importante». - b. p.

Persone citate: Farina, Matarrese, Sordillo

Luoghi citati: Atene