Flash-back di Spagna sulla via del Messico

Flash-back di Spagna sulla via del Messico Flash-back di Spagna sulla via del Messico DAL NOSTRO INVIATO ASCOLI — Spenti i fuochi nel bosco che domina lo stadio inarca Rozzi (appiccati dalla Piedigrotta organizsata per festeggiare l'esordio degli azzurri ad Ascoli), sono passati c/uaranta minuti di Italia-Portogallo prima di prorare un altro brivido, ma la paziente attesa è stata premiata da uno scambio-show sulla sinistra fra Rossi e Conti, stupendo dribbling del primo, inserimento e botta del secondo. Cose da Mundial di buona memoria. Anclic Pablito. in ottima serata, si era spostato a sinistra perché era quella l'unica zona del campo dove gli azzurri affondavano e portavano avanti il pallone clic i lusitani sin dall'avvio riuscivano a nascondere con il loro gioco corto e la evidente superiorità nel palleggio Hutto come facilmente previsto!. Preoccupato forse dalle caratteristiche di terzino d'attacco del forte Joao Finto. Bearzot aveva comandato a Conti di stazionare stabilmente a sinistra e fare (benissimo) ma anche a strafare (malissimo), sia pure con la scusante di voler approfittare di questa partita, vista la quarantena alla quale lo costringe la squalifica di campionato. Conti duettava in velocità con Cabrini. per nulla disturbato dal mediocre Diamantino non per nulla sostituito nell'intervallo da Ribeiro. Entrambi trovavano l'appoggio di Tardclli. capitano dalle buone intenzioni, e soprattutto l'assistenza intelligente dì un Di Gennaro pronto ad affacciarsi in avanti (suo il primo tentativo a rete, di testa, al 33'). Cosi abbiamo visto una Nazionale divisa a metà in senso verticale. A destra senza avversario e senza scopo Bergomi tpcrché non inserire subito un centrocampista in più vista la disposizione tattica av¬ versaria, praticamente con Comes solò punta sotto le unghie cattive di Vierchoivod), in compenso in sofferenza Bagni contro avversari in superiorità numerica. Se si aggiunge che Altobelli Ila smarrito la vivacità del periodo invernale, la Nazionale ha vissuto su spunti più che sul gioco d'assieme. La disposizione tattica dei lusitani ha creato non poche difficoltà ai nostri in avvio di gara. Il ci. Torres ha coraggiosamente inserito come libero l'esordiente ventenne Morato, organizzando davanti a lui ed all'ottimo portiere Bcnto una barriera difensiva stretta attorno ad Enrico che aspettava Rossi. A centrocampo un pacchetto di piedi buonissimi (Carlos Manuel. Sousa, Pacheco) e capaci di giocare stretto. Nel labirinto portoghese gli azzurri hanno vagato a lungo (persino scontrandosi, come Conti e Cabrini al 27' per bloccare Joao Pinta) prima dell'uno-duc strepitoso Conti-Rossi, persili troppa grazia. Nella ripresa gli azzurri hanno cercato di «fare l'Olanda-, palleggiando in difesa per chiamare fuori avversari restii a farlo, malgrado lo svantaggio. Tuttavia i portoghesi, a gioco lungo. Iianno dovuto scoprirsi e la maggior velocità in campo largo degli azzurri ha potuto esprimersi meglio sino a costringere al rigore su Rossi (e di Rossi, malgrado l'intuizione di Bcnto). Aspettavamo poi Galderisi. è arrivato Collovati al posto di Bergomi. Pazienza -Nanu-, sci giovane, sarà per un'altra volta. Bruno Perucca

Luoghi citati: Ascoli, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna