Aspettando il calcio stereofonico di Maria Grazia Bruzzone

Aspettando il calcio stereofonico Tra alcuni mesi la Rai comincerà a trasmettere con nuovi effetti sonori Aspettando il calcio stereofonico I piani tecnici sono pronti - Il via sarà dato da una serata inaugurale su Raitre - Miliardi per modificare gli impianti ROMA — Tempo qualche mese e la Rai comincerà a trasmettere programmi in stereofonia. Ottenuta l'approvazione ministeriale, pronti i piani tecnici, il via lo darà una serata inaugurale sulla terza rete, che esemplificherà l'effetto di realtà del suono stereofonico abbinato all'immagine tv in vari generi di programmi: varietà, musica sinfonica, lirica, rock, teatro e, perché no?, un avvenimento sportivo. La partita stereofonica dà un'emozione tutta nuova, assicurano i tecnici. Sembra quasi di essere allo stadio. Televisori con audio stereo sono da alcuni mesi nei negozi, ma il compratore resta perplesso davanti agli sclierml a 26 pollici ingigantiti dai due altoparlanti laterali, o arricchiti addirittura da due casse acustiche separate, nei modelli modulari combinabili con videoregistratore, Hi-fi, computer e telefono, primi campioni delle «stazioni domestiche mnltifunzione- che un giorno non lontano popoleranno ogni casa. Clic fare della stereofonia? Oggi l'unica possibilità è acquistare una cassetta video già registrala, un film o un videoclip stereo da far girare su un videorecorder. La conversione stereofonica della Rai darà alla televisione quotidiana una nuova dimensione. Ma non sarà una cosa rapida, né immediata. .Bisogna modificare tutti gli impianti di trasmissione e di produzione con Investimenti di decine di miliardi — spiegano gli ingegneri della Direzione Tecnica —. Quanto ci '«netteremo non lo sappiamo, I né dipende da noi», aggiun¬ gono, alludendo alla più generale questione dei finanziamenti Rai, ferma alla commissione parlamentare di vigilanza. Per convertire l'intera rete ci vorranno comunque anni. Iie trasmissioni tv avvengono oggi con una frequenza -portante' per il video e due -sottoportanti- per i segnali audio e colore. Per avere la slerofonia bisogna aggiungere una nuova frequenza audio, lasciando intatti gli altri segnali. Questo significa che i vecchi televisori potranno continuare a ricevere le nuove trasmissioni pur rinunciando ai vantaggi del suono stereo, come è accaduto per il colore. Ognuno delle centinaia dì trasmettitori sparsi per il paese andrà però adeguato e lo stesso occorrerà fare per tutti l collegamenti fra gli sludi e il centro romano che irradia l programmi. Solo queste modificlie costeranno oltre cinquanta miliardi, pre- vedono i tecnici Rai. Altri venti sevtranno per trasformare studi e mezzi produttivi. La serata inagurale prevista per giugno è slittata a settembre proprio per dare il tempo di garantire una certa continuità produttiva. Anche se non tutte le trasmissioni saranno da quel momento in stereofonia. .Prima di avere il telegiornale stereofonico «passerà molto tempo., dice Massimo Fichera, responsabile della Ricerca e Sviluppo Rai. Con il doppio canale audio si potranno trasmettere anche programmi in due lingue, per esempio film in versione originale oltre che in italiano, una possibilità limitata per ora da ostacoli tecnici: dai piccoli tagli e spostamenti cui vanno soggette le pellicole durante il doppiaggio per aggiustare le battute; o dal rischio di interferenze che i televisori di vecchio tipo possono subire trasmettendo due diverse voci. Per ricevere i due canali però basterà dotarsi di un apparecchio hi-fi compatibile, più economico, e utilizzare gli altoparlanti già acquistati per l'ascolto musicale. Tutta l'operazione stereofonia investirà per prima la terza rete. I suoi impianti più moderni possono infatti essere trasformali con una spesa modesta, mentre gli altri andranno praticamente sostituiti. Con il satellite alle porte e il piano di spostare entro un certo numero di anni la Rete uno sul satellite, liberando le frequenze attuali per altri usi, un cosi grande sforzo, viene da chiedersi, varrà la pena? Maria Grazia Bruzzone

Persone citate: Massimo Fichera