Rai e giovani nozze in rock di Ugo Buzzolan

Rai e giovani nozze in rock Obladì Obladà fiacco esordio Rai e giovani nozze in rock Alla Rai ci si preoccupa di catturare i giovani. E' una questione di sostanza complessa e dai contorni incerti. Per prima cosa ci sarebbe da chiedersi quali trasmissioni guardano i giovani e come le guardano. Film, varietà, sport? Reggono ad un programma completo o ne assaggiano bocconi e saltano qua e là peggio dei meno giovani? L'unica (parziale) soluzione, ovviamente, è tentare di confezionare spettacoli e rubriche che si suppone possano attirare i ventenni e dintorni. Pare che si stia studiando un programma di informazione riservato ai loro problemi, ma è un 'iniziativa di grossa difficoltà. Nel campo della rivista vera e propria la Rai non fa mai centro, sforna sempre intrattenimenti per signori di mezza età. Ha azzeccato nelle settimane scorse il breve ciclo dei film musicali (confermalo il successone di The Blues Brothers). Dunque il campo musicale sembra il più ^facile:: ma sino ad ora non è sialo abbastanza curato. Ora si muove Raiuno die da tempo ita eliminato Mister Fantasy con Carlo Massarini, e che fa debuttare stasera Obladl Obladà. L'idea è di una rubrica di informazione musicale, ogni puntata di mezz'ora e fatta di varie sezioni e pezzi veloci. Sin qua ci siamo, l'impostazione sulla carta è giusta. Tuttavia l'esordio risulla troppo fiacco. Dopo la lunga sigla d'apertura ci si perde in chiac•clìiere di elogio (un'autentica pubblicità) del tavolo che troneggia nello studio, definito — seriamente — meraviglioso, prodigioso, invidiato da tutto il monido; ma tante eccelse qualità non si vedono, e poi non interessano nessuno. Pezzo forte, un reportage sul video che il noto Bob Giraldì ha girato a Spcrlonga sbarcandovi direttamente dagli Slati Uniti con una colossale troupe al servizio della protagonista Pia Zadora, cantante alta un metro e cinquanta scarsi, oriunda calabrese, assurta a inopinata gloria in America perché dopo aver posato per riviste di nudi è diventata moglie di un petroliere miliardario. Reportage corretto ma non travolgente seguito da un notiziario con alcuni servizietti più o meno curiosi. Indi un balletto di tipo volonteroso e una • i'tsione», di marca francese, di Los Angeles attraverso un collage di fumetti, musiche e scorci fotografici. In chiusura un'altra lunga sigla d'ambiente rock napoletano con macchiette di guappi e sciantose, e inseguimenti tra le bancarelle di frutta e verdura. E' un esordio che non incide e non coinvolge e davanti al quale la platea dei giovani — tolto qualclie attimo, qualche ritmo —- sbadiglierà educatamente Con tutti i suoi difetti, e nonostante la debordante loquacità di Massarini (che però nella sua invadenza era comunicativo, e competente), c'è da rimpiangere Mister Fantasy. In Obladl Obladà, fra l'altro, nessuno dei presentatori pare avere il dono della comunicatività. Sono previste altre quattordici puntate, speriamo che nelle prossime settùnane le cose vadano meglio: che sparisca cioè quel senso di raffazzonato die si coglie stasera, e che almeno un pezzo sia tale da scuotere gli spettatori giovani e irrequieti, così difficili da trattenere. Ugo Buzzolan

Persone citate: Carlo Massarini, Massarini

Luoghi citati: America, Los Angeles, Slati