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Specchio dei tempi Specchio dei tempi Tante idee, ma una sola Costituzione - Un «digestivo» per la Visentini - Purché non diventi parco-pattumiera - Troppo triste rivedere quel film - Prima le assunzioni, poi le graduatorie Una lettrice ci scrive da Moncalicrl: -Ringrazio la signora Paola Riboni, non tanto per il fatto che condivide le mie idee, ma per quanto da lei puntualizzato con dati inoppugnabili. «Mi rivolgo, invece, al signor Dante Lo Piano. So perfettamente che non tutte le scuole private sono cattoliche, ma io contesto in generale tutto quello clic è privato (compresa l'assistenza sanitaria) in quanto fuggire dallo Stato significa dichiararlo sconfitto. «Vorrei ricordarle l'esistenza dell'art. 33 della Costituzione che così recita: "Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo Stato". «Questo articolo viene sistematicamente eluso non solo dalla de, con la sua proposta di legge in Parlamento, ma anche dalle giunte di sinistra, che continuano a finanziare più o meno congruamentc gli istituti privati. E' molto pretendere die la Costituzione venga rispettata?-. M. Grazia Graziano Russo Un lettore ci scrive: «Eureka! Il nostro Parlamento sta per partorire l'ennesima legge truffa, ovverossia sta per rinnovare il permesso eli sfruttamento per altri sei anni (che poi all'atto pratico sembrano essere addirittura dodici) da parte delle superprotettc categorie di professionisti, commercianti, artigiani verso una categoria di risparmiatori quali sono tanti proprietari di casa. «Perdié, signori, siamo slati dei risparmiatori, fessi per aver creduto nelle istituzioni, ma risparmiatori, anche se oggi certi partiti (vedi sinistra) et considerano parassiti. D'altronde c'era da aspettarselo, bisognava pure offrire qualcosa per far digerire loro la legge Visentini! «Ma una legge die nasce già col marchio dell'incostituzionalità ù valida? Non ci sono forse gli estremi per una denunciu di questo ministro che viola cosi apertamente la Costituzione, espropriandoci praticamente delle nostre proprietà? Il colmo dell'ironia è die, poi, questi nostri signori e padroni, die ci considerano cittadini di serie C, non disdegnerebbero il nostro voto: ma signori, ol¬ tre che fessi ci volete anche giocondi?-. Abbonato n. 178297' Un lettore ci scrive: •Leggo sulla Stampa del 23 marzo della sistemazione di tutta l'arca del Po a parco regionale. •Da appassionalo pescatore e convinto ecologo la cosa non può che farmi estremo piacere. «Una sola domanda. Clic cosa faranno i promotori di questa iniziativa affincM questo parco diventi tale c non una discarica pubblica come c adesso?-. Enzo Maiighirl Una lettrice ci scrive: «Ero al cinema Statuto quella tragica domenica 13 febbraio 1983. Con mio marito e un'amica siamo usciti pochi minuti prima che scoppiasse l'incendio che ha ucciso 64 persone. Forse siamo gli ultimi ad essere usciti ■Divi da quella galleria maledetta. «Quel giorno davano il film "La capra", che questa settimana 6 in programma¬ zione in una tv privata (mi pare Rete 4): rivedere quel film sarebbe per me choccante, e penso anche ai parenti di tutti coloro che hanno perduto qualche congiunto. «Non sarebbe possibile sostituire quella pellicola con qualcos'altro, anche soltanto per la rete di Torino? Almeno per rispetto del morti e di chi ancora li piange-, Mirella Tupputi Una lettrice ci scrive: «In data 4 aprile '84 la Usi 1-23 di Torino lia bandito un concorso per 92 posti per incarico temporaneo come ausiliario, tale concorso era solo per titoli. «A distanza di un anno le graduatorie non sono state ancora affisse. Ci siamo rivolti agli uffici competenti delle Usi di via S. Secondo e la risposta è sempre stata la stessa: cioè che l'affissione sarebbe avvenuta di li a pochi giorni, cosa die puntualmente non si è verificala. «Se a questo aggiungiamo la voce che parla di imminenti assunzioni (inizio di aprile) quasi sottobanco del suddetto personale, allora ci viene spontanea una domanda: a chi bisogna rivolgersi per avere una risposta chiara e definitiva sul concorso sopraccitato?-. Segue la firma