Auto in cambio di greggio

Auto in cambio di greggio Auto in cambio di greggio ROMA — Dollaro in sensibile rialzo. In Italia al .fixing», tornando di nuovo sopra quota duemila, il dollaro 6 stato quotato 2003,50 lire, contro le 1974,50 lire ili ieri. Anche a Francoforle il dollaro è salito a 3,140 marchi contro i 3,091 marchi della quotazione precedente. La Bundesbank non ha fatto alcun intervento. Lo smaltimento degli effetti negativi provocati dal rallentamento dell'economia statunitense e dalle difficoltà nelle quali hanno versato alcuni Istituti bancari (Casse di risparmio dell'Ohio) sono indicati dagli osservatori tra gli elementi alla base de! consistente rialzo segnato dal dollaro sui mercati valutari. Già da venerdì la moneta statunitense aveva ripreso quota sui mercati americani confermando oggi sulle piazze europee questa tendenza. Altro elemento che avrebbe favorito l'ascesa del dollaro è la persistente tenuta esercitata dagli investimenti esteri, in assenza di impieghi alternativi. In Italia il dollaro è ritornato sopra quota duemila, guadagnando 28,50 lire rispetto all'altro ieri (1974,50 lire). La lira si è rivalutata nei confronti del marco quotato 637,10 lire contro le 638,50 lire di ieri e nei confronti del franco francese a 208.53 lire contro le precedenti 209,20 lire. In questo clima, di carodollaro e di tensioni sui mercati valutari, anche i commerci mutano volto e si moltiplicano i casi di baratto. L' ultimo è di ieri: l'Iran e la consociata inglese della Talbot hanno concordato uno scambio di petrolio contro automobili per un valore di 180 milioni di sterline, pari a 435 miliardi di lire italiane. L'intesa, annunciata da un portavoce della casa automobilistica, sarà perfezionata entro la fine della settimana. Subito dopo, la Krupp Handcl, una consociata del gruppo industriale tedesco Krupp, comincerà a prelevare 7,5 milioni di barili di greggio iraniano. Secondo alcune notizie, il greggio sarà valutato 27,70 dollari il barile. La Talbot aveva sospeso i contatti commerciali con l'Iran in febbraio perchè Teheran aveva smesso di onorare gli impegni assunti. Fino a quel momento, i pagamenti iraniani erano avvenuti in contanti. In curiosa sincronia con l'annuncio da Londra sull' accordo Iran-Talbot. il ministro del petrolio del Kuwait, Ali Khalifa al Sabah, ha denunciato in una intervista i pericoli che questo tipo di scambi comportano per l'Opec. «La minaccia più pericolosa per l'Opec — ha detto Al Sabah — viene dagli scambi effettuati da molti paesi, tanto più clie alcuni di questi, dopo avervi fatto ricorso in misura ridalla, tendono ora ad espandere questa prassi». Il mercato, ha aggiunto il ministro, migliorerebbe per il greggio Opec se i membri del cartello si attenessero alle quote fissate dalla organizzazione e «se si mettesse fine ai contratti di scambio e agli sconti praticati sottobanco». (Ansa)

Persone citate: Al Sabah, Ali Khalifa, Krupp

Luoghi citati: Iran, Italia, Kuwait, Londra, Ohio, Roma, Teheran