Farmaci a micro-dosi per il corpo e la mente

Farmaci a micro-dosi per il corpo e la mente Farmaci a micro-dosi per il corpo e la mente L'omeopatia aiuta il malato più che combattere la malattia Il -padre ufficiale- della medicina omeopatica è solitamente considerato Samuel Hahnemann, un medico tedesco nato nel 1755 a Meissen, sull'Elba, il quale, nel 1810, ebbe la sua folgorazione scientifica 11 giorno In cui s'accorse che la china provoca mali analoghi a quelli che cura. Ma le radici di questa scienza affondano in tempi molto più remoti e già Ippocrate. contro le cui affermazioni polemizzò Galeno, teorizzava quella medicina della similitudine conosciuta anche nell'antica civiltà egizia in base alla quale -slmilia simlltbus curantur-. Proprio In questa affermazlone (-il simile si cura con 11 suo simile-) sta la base di questa medicina — o, come qualcuno preferisce chiamarla, concezione medica — che, usando terapeuticamente dosi infinitesimali, si rivolge più al malato che al disturbo vero e proprio: -Curarsi omeopaticamente — ha chiarito recentemente Marco Lombardozzl, direttore della Rivista italiana di omeopatia — significa, Infatti, affrontare tutte le realtà esistenziali patologiche e slntomatologiche, in un'unica visione e in un unico Intervento. L'evento terapeutico non conosce distinzioni tra tessuto ed emozione, assetto ormonale e carattere: cura nel rispetto dell'unità vivente-. Come si traduce, in pratica, questa filosofia? Ancora Lombardozzl: -Una sostanza che ha prodotto in un Individuo sano determinati sintomi o alterazioni è in grado, se somministrata a piccole dosi, di rimuovere quelle stesse manifestazioni quando si presentano in un individuo malato-. A detta di alcuni medici, omeopatia e medicina tradizionale (allopatica) non sono in una contrapposizione cosi netta: agiscono a livelli diversi, ma non opposti. La differenza sta negli Interventi: l'allopatia tenta di opporsi alla malattia con I farmaci, l'omeopatia, che, appunto, considera ogni paziente come • un piccolo universo-, mira ad assecondare le reazioni naturali dell'organismo. Ma la legge In base alla quale 11 simile si cura con 11 suo slmile, pur essendo il fondamento di questa scienza, non ne è l'unico principio: Hahnemann s'era reso conto che certe sostanze provocavano reazioni eccessive ed era, quindi, necessario diluirle anche sino alla milionesima o miliardesima parte con l'accortezza, però, per mantenere al preparato 11 suo potere curativo, di agitare bene ogni diluizione. E' questo 11 punto più attaccato dalla farmacologia ufficiale la quale manifesta 11 proprio scetticismo di fronte a tante diluizioni: -Le analisi chimiche condotte su questi preparati testimoniano, infatti, die in quelle soluzioni non c'è nulla oltre al solvente-. Ma già Hahnemann aveva ribattuto a chi. come 11 francese Pierre Joussuet, definiva le sue soluzioni -diluizioni al chiaro di luna-: -E' la dinamicità che produce effetti medicamentosi nell'organismo-. Molti medici omeopatici non accettano, però, in foto questo concetto e affermano che, nonostante le scarse concentrazioni dei preparali, qualche molecola residua è in grado di esplicare le sue fun¬ zioni terapeutiche. Le sostanze usate per 1 medicamenti omeopatici vengono sempre Indicate con nomi latini (In questo modo le soluzioni o 1 granuli sono reperibili senza possibilità d'errore in tutti 1 Paesi) ed hanno diversa origine. Possono essere estratti vegetali e, in questo caso, le piante sono messe a macerare, dopo aver subito un'attenta frantumazione, per circa tre settimane sino a diventare la cosiddetta -tintura madre» Le soluzioni omeopatiche vengono realizzate anche con prodotti d'origine animale quali veleno d'ape o di ragno, e con minerali come l'antimonio, l'argento, l'arsenico, il rame, 11 ferro, il mercurio e il potassio frantumati e miscelati a lattosio. V- accusa- più frequente della medicina ufficiale è che queste diluizioni agiscano come semplici -placebo-, cioè come sostanze inerti che hanno l'aspetto di un farmaco, ma che. In realtà, farmaco non sono. In pratica, quindi, più che il corpo curerebbero la psiche sollecitandone le capacità di risposta al male

Persone citate: Galeno, Hahnemann, Samuel Hahnemann