A tavola, la salute è servita

A tavola, la salute è servita Ecco le principali diete che aiutano a sconfiggere le malattie A tavola, la salute è servita La dieta è spesso collegata con la volontà di dimagrire. Ma nella sua origlile è il regime di vita quotidiano (dal lalino dies, giorno), che permette di mantenerci in salute. In certe .diete» si afferma che ci si può «curare con il cibo». Vediamone alcune, che fanno parte di quell'immenso filone che si chiama «medicina alternativa» (orientale o occidentale). Eubiotica. Nata a Milano negli Anni Sessanta, per iniziativa del professor Luciano Pecchia!, primario all'ospedale dei bambini «Buzzi», è un movimento basato sulla rivalutazione di alcune caratteristiche dell'alimentazione rurale d'un tempo. E' stato infatti dimostrato negli ultimi anni che numerose malattie che caratterizzano la nostra civiltà (obesità, disturbi cardiocircolatori, infarto miocardico, vene varicose, emorroidi, carie dentaria, stitichezza, appendicite, colite ulcerosa, diverticolosl, polipi intestinali, cancro al colon) sono correlate col carattere innaturale ed eccessivo dell'alimentazione moderna. La quale, con il suo sovraccarico di additivi chimici, sarebbe responsabile anche di turbe della psiche, particolarmente nei ragazzi, sotto forma di disordine del comportamento (irrequietezza, aggressività, tensione ansiosa, difficoltà di apprendimento). Restano fermi i concetti fondamentali della dietologia classica, da considerarsi come acquisiti e assolutamente corretti: cioè che i cibi siano variati, che l'alimentazione della giornata sia equilibrata e copra il fabbisogno di protidi, lipidi, vitamine, sali minerali e ollgoelementi, e fornisca le necessarie calorie. L'Eubiotica, che significa -vita sana e normale in sintonia con la natura-, ha questi tre principi fondamentali: 1. Basare l'alimentazione su cibi che hanno conservato la loro integrità e quindi l'equilibrio naturale tra le varie componenti (coltivazione biologica, cereali integrali); 2. Evitare, nello stesso pasto, quelle associazioni di cibi che impegnano In modo contrastante le funzioni digestive e assimilative; 3. Evitare determinati eccessi di cibo, soprattutto quando ciò avviene a scapito di quelli che dovrebbero essere considerati come alimenti di base. ■ La digestione è ottimale quando 1 cibi che compongono 11 pasto non richiedono processi digestivi opposti. Quindi bisognerebbe: • Evitare l'associazione di cibi proteici con quelli amidacei (in particolare, non bisognerebbe mangiare la carne con la pasta); • Evitare l'associazione di alimenti proteici diversi: carne-latte, latte-uova, uovaformaggio, carne-formaggio; • Evitare l'associazione di frutta, zucchero e dolciumi .sia con gli amidi sia con le proteine; • Evitare l'associazione di cibi e bevande acide (aceto, limone, bibite zuccherate e acidulate, succhi di frutta, frutta acida) sia con proteine sia con amidi; • Evitare l'associazione di grassi (specialmente se animali o cotti) con gli alimenti proteici. L'Eubiotica ha cosi inventato il «monoplano». Cioè la «dieta» dovrebbe essere costituita da due pasti principali: • uno a base di cereali integrali (frumento, riso, -frano saraceno, mais, segale, avena, orzo), variabili a seconda delle abitudini e consumati sotto forma di grani o farina, sottoposti a no a fermentazione (pasta o pane), con contorni di verdura cotta e cruda secondo gradimento. • uno a base di proteine animali (carne o pesce o uova o formaggi); tra i contorni si possono introdurre 1 legumi (soia, lenticchie, fagioli, piselli, cecl, fave), che essendo proteici possono anche sostituire il monoplano di proteine animali. Alla colazione del mattino e a merenda (tipica dei ragazzi) può essere utilmente consumata la frutta, con l'avvertenza di non associare quella acida (agrumi) con quella dolce (banane, uva, datteri). Può essere preso il latte, mal bollito se già pastorizzato e possibilmente non zuccherato, oppure lo yogurt con la frutta. Le bevande fermentate (vino e birra) non dovrebbero essere consumate sistematicamente, limitandole al pasto a base di carne o pesce. Abolire, ahinoi, caffè e tè. Una consolazione per i buongustai. Possono essere tollerati, purché consumati non troppo frequentemente, quel piatti tipici come ravioli, tortellini, polenta con uccellini, risotto con filetti di pesce persico o con osso buco, vermicelli con vongole. Ovviamente vanno considerati come monoplatto, cioè il pasto finisce 11. Vegetarlanesimo. E' una «dieta» antichissima, se ne parla nella Bibbia e nei «testi sacri» delle religioni orientali. I «seguaci» sono divisi in almeno tre filoni: l'egetariani, che escludono la carne, cioè ogni violenza ad animali; l'egaìiisti, i quali olire alla carne bandiscono anche 1 prodotti di origine animale (latte, burro, formaggi, uova); fruttariani, che mangiano solo frutti. Crudismo. Si mangiano solo cibi non cotti, cosa non facile se si tiene conto che, per esempio, anche il pane non è... crudo. Macrobiotica. Originarla della Cina e del Giappone, è una vera e propria filosofia su base mistica. Ritiene che la salute fisica e spirituale derivi dal giusto equilibrio dell'alimentazione quotidiana. La scelta degli alimenti e la composizione dei pasti si basano sull'equilibrio delle forze opposte Yin e Yang, di difficile gestione per gli occidentali. La dieta media prevede cereali integrali, legumi, verdura, frutta, ma non esclude il consumo ridotto di pesce, formaggio, uova, selvaggina, pollo. Sua caratteristica è la cottura di quasi tutti i cibi.

Persone citate: Buzzi, Luciano Pecchia

Luoghi citati: Cina, Giappone, Milano