Giornata di lutto in Cile incidenti, sette i feriti

Giornata di/uffo in Cile incidenti, sette i feriti Dopo l'uccisione di sei insegnanti dissidenti Giornata di/uffo in Cile incidenti, sette i feriti SANTIAGO — Giornata di lutto nazionale» ieri in Cile, indetta dall'opposizione in seguito all'uccisione di sei dissidenti avvenuta sabato scorso. Per oggi è stata decisa la paralisi di ogni attività in tutto il Paese. Ieri, per disperdere una manifestazione, la polizia ha fatto uso di idranti e manganelli: sette persone seno state ferite. Un centinaio di dirigenti dell'opposizione, membri dell' alleanza democratica, del blocco socialista e del movimento democratico popolare, hanno diramato una dichiarazione nella quale affermano che l'uccisione di sei dissidenti è «/'espressione della violenza istituzionalizzata del regime», di fronte alla quale «uniti, sapremo agire per il nostro legittimo diritto alla difesa ed alla resistenza. Ieri a Santiago si sono svolti i funerali del sociologo José Manuel Parada, figlio della ex parlamentare comunista Maria Maluenda e dell'attore Roberto Parada, e del presi¬ dente dei professori della regione metropolitana, Manuel Guerrero. Parada e Guerrero erano stati sequestrati venerdì scorso da un gruppo di civili armati e sabato erano state trovate le loro salme in un luogo solitario nel pressi dell'aeroporto internazionale di Santiago, con evidenti segni di torture e tagli d'arma bianca. Con loro è stato sepolto il cadavere dello scultore Nattino Allende, sequestrato giovedì scorso insieme con quattro insegnanti appartenenti all'associazione del docenti cileni dissidenti, che sono stati successivamente liberati. Secondo informazioni ufficiali, Isabel Plaza, ritenuta membro del movimento di sinistra rivoluzionarlo (mir), è rimasta uccisa in uno scontro con agenti che stavano effettuando una perquisizione nella sua casa in cerca di armi. Infine, i due fratelli Vergara Toledo, figli di funzionari del «Vicariato della solidarietà», sono morti in uno scontro con forze della polizia. La democrazia cristiana in una dichiarazione afferma che 'il Paese ha diritto all' immediato chiarimento dell' orribile e ripugnante crimine-. La de aggiunge che «in un regime come quello imperante in Cile, a forte controllo poliziesco, con lo stato d'assedio e lo stalo d'emergenza, è inconcepibile che un fatto come questo possa realizzarsi impunemente sema complicità dei servizi di sicurezza o di persone ad essi legate-.

Persone citate: Guerrero, Isabel Plaza, José Manuel Parada, Manuel Guerrero, Nattino Allende, Parada, Roberto Parada, Vergara Toledo

Luoghi citati: Cile, Santiago