Il governo impedisce pi scioperi Scontri e proteste in Danimarca

Il governo impedisce pi scioperi Scontri e proteste in Danimarca Centinaia di migliaia di persone rifintano di tornare al lavoro * Il governo impedisce pi scioperi Scontri e proteste in Danimarca COPENAGHEN — Centinaia di migliaia di lavoratori danesi hanno disobbedito all'ordine del governo di riprendere il lavoro, scendendo in sciopero e inscenando manifestazioni per protestare contro un provvedimento governativo in materia salariale volto a porre termine a uno dei più gravi conflitti industriali del Paese. L'agitazione ha interessato oltre 600 imprese private e la maggioranza dei servizi pubblici, fra cui ospedali, scuole, porti e trasporti, secondo quanto ha dichiarato la radio di Stato, che ha osservato anch'essa una sospensione del lavoro di varie ore. Ai 300 mila impiegati del settore privato in sciopero da oltre una settimana si sono aggiunti anche i lavoratori dei cantieri navali, dell'industria della birra, degli alberghi e del ristoranti. Come già venerdì scorso, almeno centomila persone si sono radunate ieri davanti al Parlamento per protestare contro il testo governativo approvato di stretta misura sabato notte dalla coalizione al potere (conservatori e centristi) senza l'assenso del socialisti. La radio danese ha successivamente informato che incidenti sono avvenuti fra polizia e dimostranti a Copenaghen e a Odense (nel centro del Paese), dove circa tremila persone si erano radunate per protestare contro il provvedimento governativo sui salari. A Odense numerose vetture della polizia sono state rovesciate dai dimostranti. Secondo la polizia, quattro agenti sono stati ricoverati per ferite e un numero lmpreclsato di persone sono state arrestate. Nella capitale, almeno due poliziotti sono stati ricoverati all'ospedale e altre due persone sono state arrestate. Il provvedimento, che è entrato in vigore ieri, prevede aumenti salariali del due per cento per 11 primo anno e dell'1,5 per cento per il secon¬ do anno, nonché la riduzione da 40 a 39 ore lavorative settimanali a partire dal dicembre '86 per il settore privato e dal gennaio '87 per quello pubblico. I sindacati chiedevano invece aumenti salariali dal quattro al cinque per cento e la riduzione della settimana lavorativa a 35 ore. Sabato, il governo Schluter aveva approvato anche una legge che imponeva il ritorno al lavoro degli scioperanti a partire dal primo di aprile. La legislazione danese sul lavoro prevede che in caso di fallimento delle trattative tra sindacati e Conflndustrla intervenga un giudice conciliatore. Se anche la sua mediazione fallisce, il governo può far approvare come legge la sua ultima proposta, e le due parti sono obbligate ad accettarla. In Danimarca molte sono state le proteste contro la decisione del governo, detto del «quadrifoglio» perché formato da conservatori, liberali, democratici di centro e crlstianopopolari. Ma anche governi socialdemocratici in passato avevano imposto la fine degli scioperi con una legge. L'approvazione della legge che impone la sospensione dello sciopero era stata seguita, sabato scorso, da gravi incidenti. Dimostranti erano riusciti a entrare nelle cantine del Parlamento, altri avevano tentato di entrare nell'edificio attraverso un condotto dell'aria.

Persone citate: Schluter

Luoghi citati: Copenaghen, Danimarca, Odense