Ammutinamento a Venezia poi la nave viene incendiata

Ammutinamento a Venezia poi la nave viene incendiata Rogo sulla petroliera, i vigili evitano un disastro Ammutinamento a Venezia poi la nave viene incendiata DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — E' stata una rissa catastrofica. L'ammutinamento a bordo della «Elefteria.., una nave battente bandiera liberiana ormeggiata a Pusilla, nel porto di Venezia, sembrava degno della migliore letteratura piratesca del secolo scorso. E la violenta scazzottatura tra marinai non e stata sufficiente: qualcuno ha appiccato alla tolda della nave anche il fuoco c gli effetti sono stati disastrosi. L'imbarcazione è stata invasa dalle fiamme fino alla sala macchine e s'è corso il rischio di provocare una catastrofe ecologica nello scalo lagunare. Cinque marinai compreso il comandante sono finiti all'ospedale. Giunta da Ravenna sabato scorso la «Elefteria», che ave¬ va un equipaggio di 35 uomini tra siriani, greci, filippini e africani, portava un carico di 38 mila tonnellate di olio greggio destinato alla centrale termoelettrica dell'Enel di Fuslna. Al momento dell'incendio la nave aveva ancora nei serbatoi 15 mila tonnellate di combustibile. 1 disordini sono cominciati di buon mattino, quando il capitano della nave, il greco George Polychronls, 58 anni, di Atene, ha licenziato tre marinai filippini che non hanno mostrato di apprezzare la sua decisione. I tre, infatti, hanno aggredito il comandante, in soccorso del quale si sono precipitati altri marinai. Mentre la rissa infuriava, un marinaio non ancora identificato, forse uno dei li¬ cenziati, ha scelto una soluzione drastica, definitiva: ha dato fuoco alla nave. Il marinaio ha versato alcune taniche di petrolio sul ponte di coperta ed è stato il finimondo. La «Elefteria- è diventata immediatamente un immenso rogo. La polizia è arrivata assieme ai vigili del fuoco, quando ormai la nave era quasi completamente distrutta. I pompieri hanno lavorato per ore da terra e dal mare, L'incendio è stato domato nel primo pomeriggio, e si è avuta cosi l'esatta dimensione del disastroso ammutinamento. Numerosi i feriti, ma uno soltanto è grave: i medici lo hanno giudicato guaribile in 75 giorni per ustioni di primo e secondo grado al viso e alle braccia. g. b.

Luoghi citati: Atene, Ravenna, Venezia