Il cuscus tra i «bagli» di Sergio Miravalle

// cuscus tra i «bagli» // cuscus tra i «bagli» LA prima cosa da vedere a Marsala sono i «bagli», gli stabilimenti per la lavorazione del vino famoso che ha fatto conoscere il nome della città nel mondo. La caratteristica tipica di queste grandi costruzioni in riva al mare sono gli archi gotici acuti, del tutto insoliti con 11 loro aspetto nordico, nell'architettura mediterranea. L'inglese Woodhouse e gli altri che seguirono il suo esempio nel 1700 fecero 9 cost^ire; gl^ dstablllmenti,;pcr..la lavorazione -del Marsala nello stile dèi loro Paese e ciò ha dato alla parte industriale della città il suo singolare aspetto. (Per la visita vedasi articolo accanto). La città' dei Cartaginesi che sorgeva sul posto dell'attuale Marsala si chiamava Lilibeo e fu l'ultimo loro baluardo in Sicilia entrare in tutti 1 salotti della Belle Epoque. Negli Anni Trenta, con il passaggio degli stabilimenti Florio, Woodhouse e Inghani al gruppo Cinzano, il Marsala divenne tra i vini italiani più conosciuti nel mondo: durante 11 proibizionismo negli Usa venne venduto perfino come sciroppo (alcune di queste rarissime bottiglie .medicina¬ prima dell'occupazione romana nel 241 a.è., dopo un assedio di dicci anni. Per lungo tempo era stata la testa di ponte cartaginese più Importante e rimase base del traffici per l'Africa anche dopo. Il luogo più animato della città, che vale là visita, è la centrale piazza della Repubblica con il palazzo della Loggia, settcccntesco e il Duomo, anch'esso del 18" secolo con una tipica facciala barocca. Nel Duomo i pezzi più preziosi sono ■ olio grandi arazzi fiam- ,, mlnghl del 500 con storie della, «Guerra di Tito contro 1 Giudei». Ricca la cucina locale con una mezza dozzina di ristoranti e trattorie di buon livello, parie dei quali citati nelle guide più note, come «Delfino», ' «Kalos», «Zio Ciccio» (tutti sulle 20-25 mila). Il pesce naturalmente è 11 principe della tavola marsalcsc. ma sempre più e quasi dovunque è possibile gustare il . «Cuscus». piatto arabo dell'Africa Settentrionale sia al pesce sia alle carni e verdure. Una varietà infinita sulle tavole locali hanno le pastasciutte con sugo di pesce e infine, famose per la qualità, le aragoste Mezza giornata merita la straordinaria gita a Mozia nell'Isola di San Pantaleo, nel golfo dello i Stagnone. Fu una ciUàiii j dei Fenici epoi Cartaginese. alla quale oggi si arri-", va con un breve traghetto in barca. Alla fine di una stradetta a 7 chilometri a Nord di Marsala si trovano i barcaioli che portano nell'isola. Dell'antica Mozia restano le mura con torri e porte, molti edifici e una necropoli. li» sono in oggi mostra nel museo-enoteca). Con la nuova legge, favorita dal Consorzio volontario di tutela, (vi aderiscono 24 aziende, che producono 170 mila ettolitri di Marsala, pari all'80 per cento del totale), i consumatori potranno ritrovare il guslo del vero marsala ed 11 suo fascino di grande vino. Sergio Miravalle

Persone citate: Cartaginese, Florio, Woodhouse, Woodhouse E Inghani

Luoghi citati: Africa, Africa Settentrionale, Marsala, Sicilia, Usa