Partita a carte con il destino

Dai tarocchi alle stelle, per conoscere il futuro Dai tarocchi alle stelle, per conoscere il futuro Partita a carte con il destino Backgammon in quattro volte in vario sedi (in questa pagina almeno dieci volte negli ultimi cinque anni). Se non lo conoscono quelli che scrivono sull'uso divinatorio delle carte e dei tarocchi non è colpa nostra. Ma per i tarocchi come per lo zafferano la priorità di destinazione (anche se storicamente accertata) non vieta Impieghi (successivi) di tipo diverso. Facciamo un altro esempio. Se avete in casa un vecchio candeliere nessuno vi proibisce di usarlo come martello per piantare un chiodo e quel candeliere può diventare il martello di casa e i vostri bambini possono vivere anni felici credendo che quel candeliere serva specificamente a plantare chiodi, e si chiami martello. Forse Lévi-Strauss ha scritto cose analoghe chiacchierando di bricolage. ' Noi qui adoperiamo generalmente I candelieri per reggere le candele o i moccoli, e le carte per farci delle partite. Ma sappiamo che le carte servono anche per giochi di prestigio. Sappiamo per esempio, e vi diciamo con piacere, che la Berotoys di Mantova ha assunto la distribuzione per l'Italia dei giochi di prestigio di una ditta specializzata inglese, la Forbes <fc Huges. Fra i vari «strumenti del mago., c'è un mazzo di carte rotonde che permette di fare cose stupefacenti, divertentissime. e la malinconia di Kllbanski, Panofski, e Saxl. Avevamo detto che slmili «corrispondenze, sono da prendere con le molle. Precisiamo oggi che nemmeno la corrispondenza cuorl-coppe-rose (che tanto sarebbe piaciuta a Guénon) è accettata da tutti. Per esempio il catalogo di una mostra tenuta pochi anni fa in Svizzera stabilisce la corrispondenza cuori-coppe-stemmi, come mostra il disegno (Schweleer Splelkarte, Kunstgewerbmuseum, ZUrich 1979). Poche settimane dopo il Cortes et Destin francese, e 11 Carte e Destino Italiano è uscito da Mondadori, autore Alessandro Bellenghl, Il libro della cartomanzia, sottotitolo Come leggere il futuro nelle carte (pp. 158. L. 22.000). Questo libro integra quello del Tavaglione, perché qui non si parla di carte bensì di tarocchi. E rao? Cari amici, leggetevi questi libri se vi interessano. Fatevi cartomanti, se l'idea vi piace. Magari cartomanti di professione. Scrivete altri libri di cartomanzia, cartomanzia con le carte o cartomanzia col tarocchi o cartomanzia con carte speciali esclusivamente divinatorie o con tutti e tre gli attrezzi. Mandatecene una copia per recensione. Già che ci siete, magari, tenete conto anche del libro di Michael Dummett. E non abbiate paura degli storici come 11 Dummett, del filosofi come Adorno, del letterati come Cecchi. Se volete credere nella cartomanzia, •segno è che ne avete bisogno». Se vi fa bene, è un placebo che nessuno vi vuol proibire. O almeno, non si sogna di proibirvelo il vostro recensore. Giampaolo Dossena Un peruviano, Rickl Chavcz Affino?, ha inventato il backgammon circolare. Sembra una barzelletta ma è vero, anzi il gioco è stato brevettato, prodotto su scala industriale, commercializzato, e sta cercando di diffonderlo in Europa una Casa inglese, la Eden Class Limited (42 Irvlng Road, Southbourne, Bournemouth, BH6 5BQ). E' un backgammon che rispetta le consuete regole, ma si gioca in quattro, e infatti si chiama Quatto (con una T sola, come in spagnolo ma con la O iniziale come in italiano). Ciascuno ha le solite 15 pedine, ciascuno gioca per sé, due giocatori vanno in senso orario e gli altri due in senso antiorario. Il tavoliere è formato da una croce (due bar incrociati: quattro bar). Ciascuno dei quattro archi abbraccia 9 frecce. Ogni gruppo di 9 frecce costituisce simultaneamente «casa» i'arrivo e di partenza per i singoli giocatori. Si può anche giocare in tre. E' divertente immaginare la faccia di chi legge questa descrizione senza saper niente di backgammon. Ma chi sa giocare a backgammon basta che veda il tavoliere di Quatro e gli viene addosso una frenesia irrefrenabile. Abbiamo fatto una partita a Quatro alle recente Fiera di Norimberga: funziona, funziona bene. semi semi semi semi svlzzerl tedeschl francesi Itallanl j^J schilten Herz (^) 8g g ggr C*(fe\ rhtk Bla" Schaufein // Spade »>4 Rosen (Jul Crun ^Mk Scnuopen III Schwerter ^psF Laub £'k he 'IT EsPees 0k JJL O Jrtfje || Bastoni in Ei::he!n CP Eicheln Yrlfi £tabe HJ 4(1? ™ Fieri | Bastons (^^^ Schellen (^^^ Schellen EcksTein ^^^^ r^enfe?s tera), vuoi con i tarocchi, vuol con carte speciali esclusivamente divinatorie — ma di queste ci siamo giti occupati altre volte, e per oggi non ne parliamo. L'anno scorso l'editore parigino Flammarlon ha pubblicato un grosso trattato, autore Hadés, titolo Cortes et destin, diviso appunto in due parti: divinazione con le carte (mazzo francese di 32) e divinazione con i tarocchi (mazzo marsigliese di 78, fratello di quello piemontese). Da noi alla fine dell'anno scorso le edizioni Acanthus hanno pubblicato un volume, autore Giorgio Tavaglione, titolo Carte e destino (pp. 256, L. 20.000), , che non è affatto la traduzione di quello francese di Flammarlon: qui «carte» vuol veramente dire carte (mazzi regionali Italiani di 40 o anglofrancesl di 52), distinte dai tarocchi. Questo libro di Tavaglione ha un pregio che vogliamo sottolineare. Dà una «tabella di corrispondenza» dei semi francesi (cuorl-quadri-fiorl-coppe) con quelli italospagnoll (coppe-orl-bastonl-spade) con quelli tedeschi (cuorlcampanelll-ghlande-foglie) con quelli svizzeri (rose-campanelli-ghiandestemmi) e con varie categorie alchemico-caballstiche. Qualcosa di slmile avevamo fatto anche noi, per gioco, su questa pagina, il 10 settembre dell'83 prendendo spunto da Saturno ni Adelphl ha ripubblicato con prefazione di Italo Calvino il vecchio Messico di Emilio Cecchi (pp. 177, L. 12.000). Il punto di partenza è sempre la California, non trenta bensì cinquantanni fa. Anche Cecchi si era accorto delle «innumerevoli superstizioni» locali e scriveva: 'Ogni città americana ha più stregoni d'una città medievale o d'una foresta congolese. Segno che ce n'è bisogno-. Venendo finalmente a questa «superstizione secondaria" della cartomanzia, che genera libri («segno che ce n'è bisogno»), enunciamo che la si può praticare vuol con le carte (anglofrancesl, o, da noi, regionali italiane: altrove tedesche o svizzere; ecce¬ Poi sappiamo anche che ad alcune persone le carte servono per divinazione, per «conoscere 11 futuro». Su un tale uso delle carte si scrivono libri con una certa frequenza (forse, con sempre maggior frequenza). É' giusto che se ne dia relazione. Ammetterete che stiamo camminando col piedi di piombo. Non vogliamo offendere nessuno. Abbiamo preso le cose alla larga, e facciamo un altro giro, per prenderle ancor più alla larga. Vi consigliamo di dare un'occhiata a un vecchio libro di Adorno, che Einaudi ha tradotto in questi giorni col titolo bellissimo e arbitrarlo Stelle su misura, sottotitolo più arbitrario che mal L'astrologia nella società contem¬ poranea (pp. 131. L. 9000). La «società contemporanea, è una fettina di California di 30 anni fa. Col soldi di 'ri-, fondazione, con l'aiuto esperti e segretarie, per tre mesi Adorno ha schedato il colonnino astrologico di un quotidiano della California, dal novembre '52 al febbraio '53, e ci ha ricamato su i suoi consueti pensierini francofortesl o francofortln!, Ma tornano buone certe definizioni di Adorno dell'astrologia come «superstizione secondarla*, nell'ambito dell'.occultismo secondario-; e a pag. 103 c'è un bel paragone fra astrologia e cartomanzia. Facciamo un altro giro per prender le cose alla larga. In questi stessi gior¬ ti ti 1

Luoghi citati: California, Europa, Guénon, Italia, Mantova, Messico, Norimberga