Nel mondo dei ragazzi Manzoni va come Walt Disney

Alla Fiera di Bologna qualche novità e molti ritorni Alla Fiera di Bologna qualche novità e molti ritorni Nel mondo dei ragazzi Manzoni va come Walt Disney no anche qualche successo. Ma, a prima vista, il grande appuntamento di Bologna (1036 editori, del quali 129 italiani, in rappresentanza di 56 Paesi: giovedì, il giorno dell'apertura, erano vuoti però gli stand di Iran e Iraq) sembra davvero aver paura delle proposte. Da una parte Walt Disney a caratteri cubitali (e come dar torto? Occupa più del venti per cento del mercato...) e dall'altra 1 classici, magari persino riveduti e corretti, e le commemorazioni tutte, da Manzoni (ridotto pure da Geno Pampalonl per la De Agostini) all'anno degli Etruschi. Anche nella narrativa che non rientra nei programmi scolastici, gli autori che tirano sono quasi sempre gli stessi: Salgari, Verne, London, eccetera. Solo che nella maggior parte del casi tiva adottati dagli insegnatili), dall'altra accanto al testi accompagnati dalle Immagini c'è un fiorire e rifiorire dei personaggi inventati dal cartoons giapponesi o statunitensi (vecchi e nuovi: dopo Pacman e Creany. l'Amz lancia Tlie snorks. i puffi subacquei, che dobbiamo ancora vedere su Canale 5), oppure la riproposta di romanzi e biografie pubblicizzati dagli sceneggiati (Quo vadis? e Cristoforo Colombo, entrambi presenti In più di una edizione). «/ bambini oggi hanno estremo bisogno di divulgazione — dite Roberto Denti, titolare a Milano della nota Libreria per ragazzi —. Sono sollecitati dì continuo dalla scuola, dagli amici, dalla televisione. Purtroppo, è vero, si cade spesso nell'eccessivo nozionismo scolastico. Ma non bisogna fare di tutte le sono libri comprati dal genitori più per se stessi che per 1 figli. La scuola e la tv. I tiranni, nel bene e nel male, sono loro. E impongono anche le tendenze: divulgazione e libro illustrato. A queste bisogna aggiungere i condizionamenti imposti dalla rivoluzione tecnologica. Si vendono computer per tutte le età e per tutti 1 gusti, ed è logico che nascano libri in serie per spiegarne l'uso. Dal Primo incontro con il computer della Giunti-Nardlnl alla Scoperta del computer con la pantera rosa dcll'Amz. E alle nuove tecnologie la fiera di Bologna dedica anche una mostra e un seminario. Dietro al futuro, però, ci sono le correnti suggerite dalla tv e dalla scuola. Cosi, da una parte vanno di moda 1 testi scolastici (compresi quelli di narra¬ erbe un fascio: li in mezzo ci sono anclie libri molto validi;. Verissimo. Per il gusto dell'impaginazione, per il sussidio fotografico di prim'ordine, per la serietà del testo anche, alcuni volumi di divulgazione si raccomandano. Ci sono le piccole enciclopedie tascabili delle Edizioni Librarie di Trieste. // fioro del corpo ,umano della Fabbri, Gli animali della Terra della Mondadori, // pianeta vivente della De Agostini. O la guida per Scoprire Roma, delle Nuove edizioni romane, tracciata attraverso la storia della città. O ancora la stupenda collana dedicata agli strumenti musicali della Emme. Scienza, tecnica e storia: si divulga tutto. Difficile ma non impossibile trovare qualcosa che vada controcorrente, che sia sapientemente inattuale. Le Nuove edizioni romane propongono II cuoco prigioniero di Roberto Piumini, un libro dove si passa dal romanzo alla commedia ; Fatatrac presenta un libro puzzle con la storia di Cappuccetto rosso e altre fiabe. E gli stranieri? La Francia ripropone in genere se stessa, libri molto raffinati per grafica e testo, poi tanti fumetti. L'editore Hatler presenta un piccolo gioiello, La revolution francaise au jour le jour, concepita sulla base dei soli documenti d'epoca. Il Giappone cerca nuovi eroi da disegnare. Dall'Ameri- Uno dei collages di foglie dell'iraniano Morte/a Fsniaili-e-Sohi, illustratore premiato alla Fiera di Bologna discorsi culturali non si riescono più a fare:. «In Francia — osserva Orietta Stock, delle Edizioni librarie di Trieste — c'è un mercato l'astissimo. ma funziona anche tutto come si deve: le case editrici, la scuola e le biblioteche che non tengono solo libri per pochi addetti ai lavori.. Il ritornello in fondo è sempre lo stesso. E ' forse è inutile andare a cercare colpe o magagne. Meglio prenderne atto e basta? «Nei Paesi nordici non vogliono più il libro illustrato — dice Armando Peres, direttore dell'International department del gruppo Fabbri —: c'è grande riflusso dappertutto. Tornano ad andar bene i vecchi Classici, si è esaurito il ciclo della novità, del gusto estetico. Ma la crisi è economica. Le idee ci sono, solo che costano, questa è la verità: non ci sono soldi e non c'è voglia di rischiare-. Pierangelo Sapegno ca arrivano volumi profumati e invenzioni di lutti i tipi. I pop-up books, te-, sti divulgativi a tre dimensioni per svelare i segreti di un motore di automobili (The car. Viking Press). La casa statunitense Random propone una collana di volumetti con un foro nel centro: l'impressione tattile che si ricava Introducendo 11 dito rimanda a un'immagine illustrata nella pagina seguente. E' un esempio, se ne potrebbero fare molti altri. Per tutti, è difficile spiegare dove comincia il libro e dove finisce il giocattolo. E l'idea, alla fine, è quella del mercato che cerca di acchiappare in tutte le maniere il cliente che fugge dalle librerieAnche qui però bisogna distinguere. Dice Matteo Faglia della Fatatrac: «1/ libro gioco è sempre un libro, ha un contenuto. Le nostre storie di Cappuccetto rosso hanno una struttura tematica e hanno an- clie caratteristiche culturali. Il libro giocattolo è un'altra cosa, e sono d'accordo che più di altri rirela la mancanza di idee, la tendenza verso la crisi:. E allora? E' crisi dovunque, di qua e di là dall'Oceano, al Nord e al Sud dell'Europa? .51, per le idee è crisi dappertutto*. risponde Rosellina Archinto, inventrice della Emme (che l'anno scorso ha dovuto vendere) e grande esperta del settore. «Forse all'estero stanno anche peggio di noi. Qui. almeno, io con la Emme, prima di lasciare, e altre piccole case editrici abbiamo tentato di percorrere strade nuove, l'illustrazione è migliorata e in particolare per la prima infanzia il prodotto ha fatto notevoli passi avanti. Qui in Italia però c'è un mercato difficilissimo: se si vendono 1500 copie di un libro bisogna già essere contenti. E in più adesso siamo dai'pero al riflusso: certi o: esperti discutono i significati della celebre fiaba u.