Nell'Africa delle camicie nere ora c'è la bandiera rossa

Non bastano Atene e Roma Non bastano Atene e Roma xt spiegare e radici dell'Europa NeD^fnca delle camìcie nere ora c'è la bandiera rossa niiaBB a r>rj.-jjrrii sji. rutef^ rjjersit t - e-vtrrr. ruarirstua-. cocK Cfi '. r-.urrit BStfi! 'C:»"J'* rr.erjtoe, ■srjza. zuodéSgsiL . mrntrìmi . tstà*& otee - xr::*: t«r-fere ne \0'.'.'. OeUJ&axtpe •^m.-.-^rr* o eia, asàH :»e-* Cr-r.-i «i-^:v. _vrt t*-r*Jé. C. riCJlTìs-jZieSi * W.grr: r>ea»r t»e-i •e_:v^:^ cri» '.-.T.-Vj'^irr.-. Ber z~ i.:.'j* .'Eurcijs. r.rer.-Oe '.-jtvl*. va. z.'.'-.&'jSjZ ':■.■-■*.:■.&.:<•. oe ferrt : vrate. tctX^izie. ci.:::. *sr •>.'. Lr*:.* l\+:'jrs V'e-^rCier:: ^^a.ì ii'jl. s. Ve'- it 1* e-a ■rx-»e'-.::r'A e DeOl> •..-A vjr.f. riq.rtifc'Jt u. ve:j'. rjir-.:.- e : :e5:o tie-fc.'i>.■^■e.;.vr»« e riCt:ia::;a.'. i>e::%. origiftaijjt bui* oatie c lóntì mvetchiate L'intere*» segj: autor, no: e : « arr.iCirist*.' continui ae/òse-' aròttfferitunentecU•.^a -..-t -yTeisVoria' Il i:,o.o:> de: lòeruitfc europe* ofcre*j->rrt; bempr* ia 'jr'.^.> 'ejy.'.A. L* jOfO ^i.fc*e.:.'A. coi gl stran] oarotr. oe; hi. ferro tende a svolgerà; in un senso solo iiiveoe a. essere presenta.'.* wr«e reciproca, o,uale cre0*rno C:,e fu. Gl VIENE guadagrMud'j tpaeio, in Italia e nel irsjnd'j, una vivace coiuo^e^oA^i ecologica, servono portiti e movimenti o tutela dell'ambiente (4 iterabile non mascherino, essi, altri intenti). Batti e baffi, una rivolutone /orie è incominciata. In realtà, le cose nel m>ind/j sono tempre andate piuttosto male, vai adetso. nel secolo del progresso, si va maleplU in fretto e su scala planetaria. Citi più sa guarctore e pensare, più accumula paure Di queste, Enzo Tiezzt. chimico, fisico, ecologo, ci dà, in un suo estroso libro, una rassegna da capogiro. Secondo la sua opinione, del resto molto condivisa, noi stiamo «asciando pesanti eredità alle generazioni future (se poi quelle generazioni ci saranno). A parte la guerra nucleare, che forse ci sarà forse no, siamo spettatori impotenti della certissima crescita della popolazione, che nessuno dei molti allarmi, da Malthus in poi, è valso a infrenare. Assistiamo ul conseguente deperimento dell'ambiente, il cui guasto cresce insieme col crescere numerico della specie. E ci si mette anclie il progresso; le industrie moltiplicano lo squasso e lo sporco- si loda l'innovazione; le tecnologie hanno tevipl velocissimi; luoghi comuni divenuti popolari fanno coincidere il benessere con l'aumento del prodotto nazionale lordo o con altri parametri meti:'.erra:ie-. p;. t^:or. pror:urir;ja.:i: |;:ulrr d '•ajtrre syt-preTiOe':.".. :jt>r pns cae ùeE ^ storiografie rr»r'^e:iO* a fc^-iìiiers. augiitjre cVocumeiitaZe-jtih arcriet esc-'*- o- iBÌX ■S?- *:v:::.-ìs. 2e!K> Eplriv'. oarvfcjritieie • .*. suo irtm^itoctc 6c déteTTittrejtytow ttr-etrito e i^'OC't T';i.'"6.60 T;tcTri«rrO- ^» iwatonA celle cultura el- .*-r..-c -:7rts4« ir; reciti ^•'-•'.-.«tCt'.t ClÌfX.i\. tiV"-- -.e-. t km. verrc t'ite; tyìntit.5^. Non so quarit: stucot. svtvoscriveranno appretsar•.>-•.. de. genere K*. neùo stesso tempo j.'.ar*ueli; e Bot. rioonoscocr»e .yEuropa va anche i^.eeat* cor. l'Europa^, ost.a cor. | aziorie d; fattori tali e non soltanto con l'irazione orientale cara storte! CU uria generatone passata Due bone ie forze spedirne che nell'arco oU un rullieruiio sernOrano scuotere le tnOu oarl>are dell'Bti dei l'erre la*«dance .Europa Luna e la ociloniztazione delie cosoe medi terranee, speclalrnerite dell'Occidente, che vede all'opera Ioni, Orecì di madrepatria, Fenici e Cartaginesi. L'altra e appunto la penetrazione terr raa agi: i allarmi dell'ecologia ANGELO Del Boca, con questo suo quarto volume Nostalgia delle colonie ha completato una ponderosa opera sugli Italiani in Africa Orientale, che gli è costata molti anni di pazienti ricerche negli archivi italiani e stranieri. Posso testimoniare che nessuno ha esplorato a fondo, come lui, gli archivi, ricchi ed in un certo senso ancora poco noti, dell'ex Ministero dell'Africa italiana e del nostro Ministero degli Esteri. Del Boca però non si è arrestato li, né lo poteva, perché le ricerche archivistiche sono un poco come le famose ciliegie, una tira l'altra. Per cui egli ha esteso la sua esplorazione al Public Record Office di Londra, agli archivi privati (Importante per questo volume quello dell'ex sottosegretario agli Esteri Brusasca), e persino alle testimonianze orali dei protagonisti grandi e piccoli. Ne é uscito una specie di filo rosso che guida 11 lettore dal primi Insediamenti italiani In Africa sino al giorni nostri. Si sa che ogni studio reca in sé elementi duraturi e parti destinate a subire più facilmente l'usura del tempo. Questo vale anche per l'opera di Del Boca che. per giunta scava su avvenimenti a noi coevi. Essa, tuttavia, é destinata a rimanere un punto di riferimento obbligato per qualsiasi ampliamento o approfondimento successivo. Questo quarto ed ultimo volume va dalla fine della guerra sino al giorni nostri: una fase Incandescente e di radicali mutamenti nella politica dell'Italia verso le ex-colonie, Il trapasso non fu sempre logico né razionale, non ostante la lezione della guerra perduta. In questo l'Italia non fu la sola a non avvertire il senno del tempi nuovi: si pensi alla disperata difesa dell'Impero Indiano fatta da Churchill nel 1947 ed alla guerra contro l'Egitto mosna dagli anglo-francesi nel MA, alla ixillllca della Francia In Algeria. Il dettagliato racconto, di agevole lettura, che Oe! Uoca ci fa, dei negoziati di pace, del difficili rapporti tra l'Italia e lo sue ex colonie, della ripresa del rapporti diplomatici con l'Etiopia, del lento ritor¬ no dell'Italia In Africa, dei vecchi e nuovi errori, dell'avvio della Somalia all'indipendenza, è, in definitiva, un discorso amaro ma realistico. Troppo spesso la storia ha sopravanzato la fantasia degli uomini, come In questo caso. La grande riconciliazione tra l'Italia e l'Etiopia avvenne nel 1970 con 11 viaggio ad Addis A boba del ministro degli Esteri Moro e con la visita in Italia del Negus, ' Alle Selasslé. Tutto finito? Piuttosto l'inizio di una nuova fase: quattro anni dopo ['ottantaduenne Negus venne deposto da un Comitato di coordinamento tee-.or- et . . oioglea e terrltorU li '.' ■. „d ira le culture ir-,., del Nord, tutt'intorrie *. •ondo rr«editerranee 'v/.'..< stesse società iriós avevano 1 loro proce&sl espai .. (si pensi a quel alta ..ie di colonlzzaz.v.'.« ci«t .avane Opera.-, de :^<-i na terrestre 1 Celli; avevano soprattutto le .eie radicate e iunzlonall tstltuzioii I < ; a efera pollUet ve. t.pongono in risi .•. .-, i. . .ita del potè-. Mussolini In una caricatura inglese .delle forze armate, 11 Derg, che spinse 11 Paese sulla via del «socialismo rivoluzionarlo». Iniziò allora un periodo di terrore, che costrinse gli italiani al grande esodo dall'Etiopia, abbandonando 1 loro beni, nazionalizzati o sequestrati senza Indennizzo. Quelli rimasti in tutta l'Etiopia sono ormai appena duemila, di cui un quarto indigenti: essi non sono più tali da costituire un problema nel rapporti tra I due Paesi, piuttosto 11 simbolo di quello che avrebbe potuto essere e dovrebbe essere un rapporto di fruttuosa collaborazione. Specie ora che le popolazioni del Corno d'Africa rischiano di perdere la guerra più spaventosa di tutte, quella contro la fame. Enrico Serra Angelo Del Boca, «Nostalgia delle colonie», Ut te ria, 64 pagine, lire 44.000.: