Ora la Gianini Belotti è dalla parte delle bambinaie di Simonetta Robiony

Ora la Gianini Belotti è dalla parte delle bambinaie Ora la Gianini Belotti è dalla parte delle bambinaie il rapporto di natura sentimentale, ma anche passionale e perfino erotica, che può nascere tra un adulto e un bambino. Dice: «,4 fatica si è accettato che i bambini, come i grandi, abbiano storie d'amore. Ma se è ammesso che un bambino si innamori di una coetanea non è ammesso che provi l'identico sentimento per un adulto. Per quel che ricordo solo Thomas Mann in "Disordine e dolore precoce" racconta di una bambina che dopo aver ballato con un giovane uomo, si scopre profondamente innamorata di lui». ROMA — Elena Gianini Belotti lo ha intitolato «77 Fiore dell'ibisco,' perché, scrive: .1 fiori dellibisco vivono soltanto lo spazio di un giorno. Seccando scolorano e in un polveroso azzurrino che restituisce loro parte della perduta leggiadria». Se fosse stato un saggio, parafrasando il titolo del suo libro più famoso 'Dalla parte delle bambine», si sarebbe potuto chiamare «Dalla parte delle bambinaie». Ma «77 fiore dellibisco», appena uscito da Rizzoli (211 pagine, 16.000 lire) è un romanzo: non ha quindi né la violenza del pamphlet né l'ironia del testo ideologico. E', anzi, un romanzo d'amore, il romanzo dell'amore che aveva legato una giovane donna, costretta per necessità a fare la bambinaia, e il bambino che una ricca famiglia aveva affidato alle sue cure. Vent'anni dopo, il ragazzo, ormai uomo e per di più militante comunista, va a cercare nuovamente la sua bambinaia, ormai femminista e per di più di mestiere scrittrice: il libro è il lungo dialogo tra loro alla ricerca dei perché di quell'amore lontano e dei come di un nuovo possibile amore. Quattro saggi, articoli sulla stampa specialistica e non, interventi, tavole rotonde, dichiarazioni, hanno fatto di Elena Gianini Belotti una stella del femminismo italiano. 'Dalla parte delle bambine», con le sue trentaquattro edizioni e le sue cinquecentomlla copie è diventato la bibbia della mamma postsessantottina. E adesso invece ecco un romanzo d'amore: perché? Seduta nel suo studio davanti a un ampio ftnestrone dal quale si vede 11 parco di Villa Glori, lo stesso descritto più volte nell'ultimo libro, l'autrice spiega: .Sarebbe stato più giusto, quando dieci anni fa ho pubblicato "Dalla parte delle bambine", chiedermi perché avessi fatto un saggio. Fino ad allora, avevo solo scritto racconti. Soprattutto prima del matrimonio. Tornare alla narrativa, quindi, è stato come tornare alle origini: la sento più congeniale, più ricca, più emozionante. Tante che adesso sto lavorando a un altro racconto». Per scrivere questo romanzo Elena Gianini Belotti ha impiegato due anni: l'idea, in qualche modo c'era già, frutto non solo della sua esperienza personale, quando, giovanissima, per guadagnarsi da vìvere aveva fatto la bambinaia ad ore; ma anche dei tanti racconti ascoltati nei vent'anni in cui aveva diretto il Centro nascita della Montessorl e insegnato all'istituto professionale per assistenti d'Infanzia. La scrittrice ha voluto affrontare un tema fino ad oggi taciuto, ignorato, negato, tanto nella finzione letteraria quanto nei discorsi quotidiani: (tu. r.) Il bel paese Con lo scopo di •segnalare, riscoprire, promuovere e discutere la creatività italiana» è nata una nuova rivista quadrimestrale, Il beipaese, pubblicata dall'editore bresciano Camunia e diretta da Raffaele Crovi. Territorio di analisi sono la cultura e il costume italiani del Novecento. Il primo numero (pp. 272, L. 10.000) contiene una tavola rotonda sui vizi e le virtù degli italiani, due rubriche dal titolo,«Le parole predilette» e «Le feste dell'infanzia», saggi sulla narrativa di Tombari, sui thriller di Scerbanenco, sul cinema di Moretti, un racconto di Camon e due poesie di Giudici. (m. r.) Con .11 fiore dell'Ibisco» però Elena Gianini Belotti ha voluto parlare anche di maschile e femminile, di mutamenti e di conservazioni, di normalità e di anormalità, di tenerezza e di sessualità, di solitudine e di coppia. C'è perfino un momento In cui l'ex bambino e l'ex bambinaia, dopo essersi detti pensieri e emozioni, finiscono con il fare l'amore. L'autrice, però, nega che si tratti di Incesto, sia pure solo adombrato. .Quanti sono gli uomini che vanno a letto con ragazze più giovani? Tanti. Ma nessuno lo trova disdicevole. Nel mio libro, solo perché è la donna ad avere vent'anni più dell'uomo, si pensa ad una perversione. A me sembra un errore» dice e si ripropone, sia pur da romanziera, come paladina dei'diritti della donna: ."Il fiore dell'Ibisco" l'ho scritto anche per tentare di correggere questo ennesimo divieto che la società ci ha imposto nei secoli». Partigiano in Val Magra ROMA — E' uscito presso l'editore Lucarini il romanzo •// Drago e il Sagro- di Lamberto Fumo: un libro d'impronta autobiografica che racconta le vicende della guerra partigiana nella Val di Magra e sulle Alpi Apuane. Autore e editore sono stati ricevuti dal presidente Pertlnl cui hanno donato la prima copia del romanzo. Simonetta Robiony

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