Milano, la tangenti-story non si ferma alla Icomec

Milano, la tangenti-story non si ferma alla Icomec Milano, la tangenti-story non si ferma alla Icomec E' ancora latitante Lombardia • La fid MILANO — Sembra destinata ad allargarsi "l'inchiesta Icomec, nell'ambito della quale è stato, venerdì sera, arrestato per concussione il presidente della Metropolitana milanese. Antonio Natali, d; 64 anni, figura ben nota nel psl (è alla testa dell'assemblea regionale del partito, e, fino all'anno scorso, guidava la commissione centrale di controllo, organismo garante della moralità degli iscritti), 'fedelissimo» di Bettino Craxi fin dagli Anni 60, quando la corrente «Autonomia» andava affermandosi nel capoluogo lombardo. Le evoluzioni di cui si parla riguarderebbero altre imprese che avrebbero offerto, o sarebbero state costrette a pagare, tangenti per ottenere gli appalti di opere private e in alcuni casi pubbliche. Le e il provveditore alle opere pubbliche della ducia a Natali dalle assemblee socialiste autorità competenti ad affidare l'esecuzione di tali lavori sarebbero non solo locali. Il periodo esaminato è sempre quello che, all'incirca, va dal 1975 al 1980. C'è anche l'ipotesi che, dall'inchiesta Icomec. scaturiscano altre indagini collaterali autonome. Oggi, intanto, cominciano gli interrogatori a San Vittore. Primo a venire ascoltato. Massimo Perottl, commissario liquidatore della Cassa per 11 Mezzogiorno ed ex direttore generale Anas. Perottl e Antonio Patrizi (anche lui ex presidente Anas) sono giunti a San Vittore, da Roma, sabato mattina, contemporaneamente a Natali, 11 quale aveva trascorso la notte in una camera di sicurezza della questura. Domani mattina sarà ascoltato Giancarlo Troielli, direttore generale Ina e candidato alla presidenza dell'Istituto. Anche 11 presidente della Metropolitana milanese verrà interrogato agli inizi della settimana. I capi d'accusa si riferiscono alla costruzione di alcune strade di Isemla (Perotti e Patrizi), alla ristrutturazione dell'ospedale di Legnano (Troielli), a una tangente di 300 milioni per l'esecuzione di un tratto della MI (Natali): l'esistenza di queste imputazioni è sicura, ma 11 riserbo istruttorio non consente di affermare che non ci siano anche altre contestazioni. Nel carcere milanese si trovano inoltre i funzionari del Genio Civile Antonio Castiglione e Salvatore Curdo (accuse riguardanti l'appalto del carcere di Como). Mandati di comparizione sono stati firmati dalla magistratura milanese a carico anche di un professionista romano del quale per ora non si conoscono le generalità (nella capitale sono già stati coinvolti nell'inchiesta due mediatori d'affari: Felice Fulchignoni e Massimo Berrutti) e di un funzionarlo dello Iacp di Genova (dove sono già stati arrestati Ermido Santi, Fabrizio Moro, Pierino Bocconi). Rimane Invece latitante Fortunato Nigro. già provveditore alle opere pubbliche della Lombardia: avrebbe accumulato oltre dieci miliardi In banche svizzere. Ancora confusa, la posizione giuridica di Pietro Longo. Il segretario nazionale del psdl ha ricevuto, nel gennaio scorso, una comunicazione giudiziaria (si Ipotizzava una tangente di un miliardo e mezzo pagata dall'Enel quando Longo era consigliere di amministrazione), ma ha sempre affermato di essere totalmente estraneo alla vicenda. Nelle sezioni lombarde socialiste, intanto, sono continuate anche ieri le riunioni e le dichiarazioni di fiducia nella completa innocenza di Natali, Ornella Rota a del 17 marzo

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