«C'è un grave errore del Concordato e danneggia l'insegnamento religioso»

I popoli e i teologi «della liberazione» I popoli e i teologi «della liberazione» «C'è un grave errore del Concordato e danneggia l'insegnamento religioso» ROMA — Quale significalo ha, secondo padre Bartolomeo Sorge, direttore della • Civiltà cattolica», il nuovo Concordato? Rappresenta una svolta storica nel rapporti tra Stato e Chiesa? ■ Credo che la revisione dei Patti lateranensi — risponde padre Sorge — sia un putito più di partenza che di arrivo. Essa dimostra clip il senso dello Stato e il senso della Chiesa, senza contusione o sovrapposizione di plani, ma nel rispetto della diversità e autonomia reciproche, possono e debbono incontrarsi. E' stato un geslo di maturità sia da parte dello Stato laico, sia da parte della Chiesa.. Qual è l'innovazione più importante, introdotta con la revisione? •Mi pare che l'articolo primo, sancendo un patto costruttivo di "collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese" (e non più meramente difensivo dei rispettivi privilegi, come nel 1929) abbia cambiato sostanzialmente Ionica dei rapporti tra Chiesa e Slato in Italia». Nuove prospettive si aprono ora per la Chiesa italiana, La teologia della liberazione e nata nell'America Latina dopo il Concilio Ma dire che in questi vent'anni abbia già permeato e animato alla base la popolazione non è esalto Sugli 800 milioni di cattolici presenti nel mondo i Ialino americani sono 340 milioni, su una popolazione del continente di complessivi 370 milioni Sono oltre un terzo dei cattolici di tutto il mondo e costituiscono la riserva più massiccia e compatta della Chiesa davanti alle speranze e alle incognite del terzo millennio -cristiano che avrà inizio fra IS anni Ma i 340 milioni di cattolici sudamericani sono tuli altro che convitili, preparali e praticanti come questa novità di svolta e Oi "impegno esigo Sono noti a poctii i teologi più coiaggiosi e discussi del Brasile del Perù dell Argentina I popoli cui indirizzano la loro ricerca teologica e le loro analisi per la liberazione dail oppressione e dalla lame, aspirano alla giustizia, temono e shdano dittatura e tortura e lame ma poco sanno di un assenso adegualo ai principi che li giustificano proprio in questa lolla che spesso costa a porzioni sempre più vaste di poveri il futuro e la vita Vescovi e irretì su questa teologia sono spaccali in due gruppi opposti Ip Argentina di tali problemi non si parla quasi Maggiore interesse invece e più protondo scambio e sono in Brasile In Perù come in Brasile, i teologi progressisti sono noti soprattutto nelle comunità giovanili, le Probaciones Jovenes I nomi che i più introdotti alla problematica della liberazione fra il popolo conoscono meglio sono pochi Canulo Torres Oscar Romero, Rutilio Gigante, tutti e tre morti assassinati, e alcuni vivi e carismatici come Haider Camara Evansto Arns Aloisyo l orscaeider. Pedio Casaldaliga. vescovo dell Amazzonia tuttavia anche i campesmos anallaLeti capiscono benissimo versi come questi di Pedro Casaldaliga 'Si, incito alla rivolta 1 contro il Potere e il Denaro Si. voglio sovvertile la Legge che trastorma il Popolo in gregge e ;'/ Governo in carnefice ' lo chiamo l'Ordine un indie • e // nostre Progresso una meri zugna .' Ho menò pace eliti collera r\V ho più'Amore che pace- ri. f. o sarà più difficile per essa operare? «Paradossalmente, la fine dello Stato confessionale e del "regime di cristianità" non limita la presenza e/l'azione della Chiesa in Italia, ma apre strade nuove e offre ragioni più convincenti per un servizio rinnovato. Ritengo che si apra per la Chiesa italiana un'epoca nuova in cui essa si' potrà rendere più interna alla sotìelà italiana, senza per nulla compromettere l'autonomia dell'ambito religioso e di quello civile. Ma questo suppone un ripensamento profondo di schemi mentali e pastorali». Alcuni pero lamentano problemi irrisolti, come l'insegnamento della religione nelle scuole. •Effettivamente questo problema non è risolto. Era giusto e opportuno che la Chiesa insistesse perché lo Slato garantisse nella scuola pubblica l'insegnamento della religione cattolica: non si tratta infatti, di un "privilegio" accordato alla Chiesa, ina di un "servizio" che lo Stato deve alle famiglie e agli alunni cattolici che lo chiedono. Parimenti, era giusto e opportuno che lo Stato tute¬ lasse il diritto di scegliere se avvalersi o no dell'insegnamento confessionale; e ciò per rispetto alla libertà di coscienza dei genitori e degli alunni. Però la soluzione data dal Concordato al problema dell'insegnamento della religione nella scuola pubblica, pur se è giusta, non è completa». Dove è il difetto di questa soluzione? • Essa praticamente priva dell'insegnamento religioso quegli alunni che non intendono avvalersi dell'insegnamento concordatario: e ciò. nello stesso momento in cui la riforma della scuola e gli stessi Patti ribadiscono che la cultura religiosa fa parte integrante della finalità della scuola. Personalmente ritengo che sia staio un errore non prevedere ciò che di fatto avverrà: è mancato forse il coraggio da una parte e dell'altra di guardare in faccia il futuro, e si e preferito guardare al passalo-. Chiesa e politica in Italia: c'è chi teme un ritorno all'indietro. al collateralismo. Lei che ne pensa? ■ Indietro non si lorna Le acquisizioni ecclesiologiche del Concilio e la maturazione della coscienza civile e democratica del Paese sono latti irreversibili. Ciò non toglie che la tentazione di un neocollateralismo possa sempre risorgere. Infatti, fra quanti coincidono in una determinata scala di valori, nasce spontaneamente una consonanza di intenti. Ma non si può accettare che un partito "si serva" della lede per accrescere i suoi voti, né che la comunità ecclesiale "si serva" d'un partilo per fini religiosi o confessionali. Il consenso politico si può solo meritare! ■ Come vorrebbe lei la Chiesa del Duemila? -La vorrei sempre più evangelica e santa Una Chiesa sempre più libera da ogni collusione col potere; una Chiesa sempre più povera e più vicina agli ultimi con predilezione: una Chiesa più attenta alla profezia che alla diplomazia: una Chiesa sempre più "popolo di Dio" e meno clericale: una Chiesa sempre più presente non al mondo dall'alto delle sue certezze, ma nel mondo condividendone sofferenze e speranze. Insomma, la Chiesa del Concilio» R. P-

Persone citate: Arns, Bartolomeo Sorge, Casaldaliga, Haider Camara, Pedio, Pedro Casaldaliga, Rutilio Gigante, Torres Oscar Romero

Luoghi citati: America Latina, Argentina, Brasile, Italia, Perù, Roma