L'onorevole Nilde lotti scopre un monumento ai caduti nelle guerre di Alberto Gedda

L'onorevole Nilde lotti scopre un monumento ai caduti nelle guerre L'onorevole Nilde lotti scopre un monumento ai caduti nelle guerre La visita del presidente sasco - Il discorso dello BROSSASCO — L'on. Nilde lotti è arrivata puntuale nella piazza del municipio, colorata dalle bandiere e dai fazzoletti del partigiani. Elegante nel sobrio cappotto antracite, l'on. lotti ha salutato la folla che l'attendeva prima di incontrarsi, nella sala del Consiglio, con gli amministratori del Comune e della Vallata, il sottosegretario Giuseppe Fassino, i parlamentari Sergio Soave e Guido Martini e le autorità. Si è Iniziata cosi, sabato, sotto un cielo gonfio di pioggia, la visita ufficiale del Presidente della Camera a qtìe^ sto paese di mille anime, nel" cuore della Valle Varaltà, momento centrale del suo viaggio nel Cuneese. Ad invitare 11 Presidente è stato il comitato che s'è costituito in paese un paio di anni fa per l'erezione di un monumento al caduti di tutte le guerre. Il monumento è stato realizzato dallo scultore brossaschese Alberto Rinaudo, che per un anno ha lavorato intorno ad un blocco di pietra di circa 130 quintali, arrivando ad un'efficace struttura: tre uomini che si abbracciano stretti tra di loro, senza alcuna distinzione. Al monumento l'on. lotti arriva a piedi dal municipio: ad applaudirla ci sono i bambini delle scuole elementari e tantissima gente. Il presidente apre un lungo corteo al fianco del sindaco Bruno Volpi e del vescovo Antonio Fustella. Nel benedire il monumento, il vescovo ricorda l'impegno per la pace della Camera a Rros scrittore Nuto Revelli che non deve avere frontiere geografiche né tantomeno ideologiche. Quindi prende la parola 11 sindaco che. emozionato, ringrazia l'on. lotti per «l'alto onore reso al nostro paese»; poi si avvicendano al microfono i vari oratori, tra 1 quali lo scrittore Nuto Rovelli. Dopo aver riaffermato il valore della Resistenza. Revelli ricorda che «la gramigna del fascismo non t stata estirpata e ritorna a farsi sentire in tanti modi. Con la P2, con le cinque stragi che ancor oggi chiedono giustizia,'. Articolato e stimolante il discorso finale deii'on." lòtti che. in Emilia, fu fra le promotrici dei comitati delle donne per la lotta al fascismo. Dice fra l'altro: «Un punto allora era ben chiaro: la sovranità appartiene al popolo, che è il solo che può decidere della sua inta e del suo futuro. Per questo ci si era battuti nella Resistenza, e questo troviamo scritto nei primi articoli della nostra Costituzione che, con forza, riafferma il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e come strumento di offesa alle libertà di altri popoli». La lotti lascia quindi il palco, passa in rivista il picchetto ufficiale degli artiglieri del Gruppo Aosta e subito è circondata da gente che le vuole parlare, stringere la mano, abbracciarla. Poi sale sull'auto che la porterà a Sampeyre per il pranzo ufficiale. Alberto Gedda

Persone citate: Alberto Rinaudo, Bruno Volpi, Giuseppe Fassino, Guido Martini, Nuto Revelli, Revelli, Sergio Soave

Luoghi citati: Brossasco, Emilia, Sampeyre