Processo in prognosi riservata

Oggi riprende il dibattimento sulla tangenti-story: ci saranno sorprese? Oggi riprende il dibattimento sulla tangenti-story: ci saranno sorprese? Processo in prognosi riservata Ha le ore contate? Questa mattina il tribunale torna in aula per l'udienza n° 41 -1 «sospetti» dell'avvocato Chiosano - L'inchiesta sui magistrati e le intercettazioni telefoniche - Quanto vale la parola di un pentito? Il «caso Torino» — con quel processo per la tangentistory e con i giudici sotto inchiesta per le loro amicizie «pericolose» — resta in prognosi riservata. Potrebbe sgonfiarsi anche se ci credono In pochi; potrebbe riservare altre sorprese da aggiungere alle novità di cui non è mal stato troppo avaro. li dibattimento ha le ore contate? Questa mattina 11 tribunale torna in aula per l'udienza numero 41. L'avvocato Vittorio Chiusane ha lanciato in aula 11 sospetto di un tacito accordo fra 11 pm Vitarl che ha condotto l'inchiesta e i carabinieri che hanno lavorato con lui: ha lasciato intendere che la stessa Inchiesta sarebbe stata costruita ad arte. Di fatto il legale precisa che 11 sostituto procuratore della Repubblica Giorgio Vitarl era andato dal sindaco di allora, Diego Novelli, e che durante la loro conversazione Novelli aveva telefonato all'ingegnere della Intergraph Antonio Deleo, dicendogli: «Ho qui un magistrato al mio fianco...», convincendolo cosi a venire a Torino a presentare le denuncia. Ma lo stesso Deleo, In aula, durante la sua deposizione di qualche giorno fa, ha ammesso che credeva di essere stato Invitato soltanto per fornire una testimonianza: •Pensavo che la denuncia vera e propria fosse stata presentata da Novelli». E' una mina vagante nel dir battimento ma, probabilmente, non basterebbe a far saltare 11 processo se non ci fossero 1 guai del giudici sotto inchiesta. Su una cosa sono tutti d'accordo: se non ci fosse di mezzo Adriano Zampini e gli altri diciotto, l'Indagine del Consiglio Superiore della magistratura sul colleghl di Torino sarebbe stata un fatto di normale amministrazione. Invece è diventata un -«caso». " • -••««<,* ' Primati giudice a latere del prooessol fUellc bustarelle"! Franca Carplnterl accusata di aver avuto amicizie «pericolose» con personaggi in odore di malavita. Conosceva Gianfranco Gonella, barista del caffè Monique, a due passi dalla Procura della Repubblica e proprietario del ristorante .Muletto-.. Con una facciata rispettabile si era Impelagato anche In affari meno puliti. Ma chi lo sapeva prima che fosse arrestato? Portava espressi, panini e còca-cola al magistrati, Le era stato anche presentato Pasquale Cananzl, antiquario, e a lui Franca Carplnterl si era rivolta per comperare un televisore. Non c'era la marca che lei voleva, blea ieri al cinema Franca Viola Carpititeli l'affare era andato in fumo ma era rimasta la conoscenza. Che fosse il .cassiere della mala» l'ha saputo solo dal giornali quando è stata pubblicata la notizia che Cananzl era stato ucciso sotto casa da un •killer con le scarpe rosse». Il giudice, sbarcato giovedì a Palazzo dei Marescialli a Roma, ha raccontato tutto ai colleghl del Csm. Due ore di deposizione: una cavalcata fra ricordi personali, testimonianze, citazioni, riferimenti. Quasi senza prendere flato. Com'è andata? «Bene, benino direi..». Ma per un magistrato che sta per uscire dal tunnel del sospetto c'è l'altro collega, il giudice a latere Antonio Trlblsonna che ci casca dentro. L'accusa? Aver favorito Giuseppe Muzio, imputato al processo per detenzione di stupefacenti, in cambio di qualche regalo. Lo dice lo stesso Muzio: «Fui condannato a un anno e quattro mesi e ottenni la libertà provvisoria. Seppi dopo che era stato per 1 buoni uffici del giudice Trlblsonna». In realtà la condanna non è affatto leggera e la libertà provvisoria era un atto più che legittimo. Oltre tutto — pare — era un atto nel quale Trlblsonna non ci ha messo mano. Quanto vale la parola di un «pentito»? I magistrati della Procura di Torino assicurano che le deposizioni di chi vuole collaborare con la giustizia vengono verificate al millimetro. Di solito succede che raccontano tutto: cose che conoscono per scienza diretta e cose che hanno saputo da altri. Nel primo caso si può raggiungere un grado di certezza, nel secondo c'è un margine di indeterminazione anche ampio. Un esemplo personale lo racconta un magistrato: «quando — precisa — ero giovane sostituto procuratore». Spiega: «Era arrivato un avvocato a presentarmi una richiesta di libertà provvisoria. Mi disse "Cosa ne pensa... è una robetta...". Risposi: "mali! in effetti è cosa da poco., non si preoccupi..". Quello usci dall'ufficio e fece capire che era una pratica molto difficile: Insomma che occorreva tirare fuori un bel po' di soldi. I soldi se 11 tenne per sé millantando ciò che non esisteva. Ma la sua cliente era convinta di aver otte¬ nuto un risultato solo perché era stato possibile corrompere un giudice». In caso di pentimento... che cosa avrebbe potuto raccontare? Per Antonio Trlblsonna, Pasquale Pilla, la persona che gli avrebbe portato 1 regali per compensarlo dell'interessamento per Giuseppe Muzio, è alle Nuove. Lorenzo Del Boca EMOFILIA, UN PROBLEMA. Promosso dall'Associazione piemontese degli emolilici, sabato, nella sala «Emsa-Seat» di via Bertola 34, si terrà un congresso regionale sul problemi clinici e sociali dell'emofilia. E' patrocinalo dal ministero della Sanità, dalla Regione Piemonte e dall'Usi 1-23. INCONTRO CON L'AUTORE. Al Circolo della stampa, corso Stati Uniti, domani sera' lo scrittore Denis Mack Smith, autore del volume «Cavour» edito dalla Bompiani, parlerà su «Cavour: // pubblico e // privato di un protagonista: Interverranno Luigi Firpo e Massimo L. Salvador!. La discussione con Denis Mack Smith sarà introdotta da Alberto Sinigaglia, giornalista della «Stampa». SPORT E TERZA ETÀ'. Alle ore 16,30, presso l'Educatorio della Provvidenza, corso Trento 13, Il Coni e II Panathlon hanno organizzato per l'università della Terza Età una conferenza sul tema: -Sci di fondo, lunga vita.,. Relatore il dottor Nicola Bottlnelli.

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