Tournier: «Ma anche i Re Magi erano soli» Delannoy: «Se il pescatore diviene Pietro» di Mario Baudino

Tournier: «Ma anche i Re Magi erano soli» Delannoy: «Se il pescatore diviene Pietro» Tournier: «Ma anche i Re Magi erano soli» Delannoy: «Se il pescatore diviene Pietro» nai MHQTOn imuiath DAL NOSTRO INVIATO PARIGI — Dieci anni fa un prete francese prese carta e penna e spedi una lettera a un romanziere che aveva appena pubblicato uno di quei libri generalmente definiti «grandi-. Venerdì, o i limbi del Pacifico era il titolo: l'avventura di un Robinson CruI soe che. invece di «civilizzare, ^un'isola, va a farsi «de-civilizzare» dalla solitudine ne costituiva la trama. -La solitudine del vostro personaggio, signore, è la mia. — scrisse il sacerdote —. E non solo perché vive in un'isola-. Michel Tournier. quando la ricevette nel presbitero dove abita, proprio a un passo dalla chiesa di Cholsel. un paesino di cento anime a 40 chilometri da Parigi, forse non rispose. Ma non l'ha mai dimenticata. -Avrei potuto dirgli che se lui si riconosceva nella solitudine del mio personaggio, io facevo altrettanto nei con¬ Pierre Fresnay protagonista di «Dio ha bisogno degli uomini» don Sirio Politi, ch i fMHM u,« r...*~ fronti della sua Uno scrittore e un po' come un prete, la solitudine è la condizione della creazione, il momento della scrittura è solitudine totale. Credo sia necessario un celibato nella creazione-. Michel Fournier. dopo Venerdì, // Re degli ontani. Le meteore, è ormai largamente riconosciuto come uno dei più imnorianti auiprljrancesl contemporanei, forse lì più grande di tutti, certamente 11 maggior scrittore della solitudine. I suoi personaggi sono soli fisicamente o moralmente. Venerdì lo è nel pacifico, Abel Toufage. il «re degli ontani- nell'anima. E' un mancino che agirà sinistramente e finirà per fare della sua vita una sinistra parabola del nazismo. I re magi di Gaspare. Melchiorre, lìaldassare sono soli nella loro regalità che implica però un'umanità Incompleta. Solo è 11 prete che. ne Le meteore. si tormenta sulla natura dello Spirito Santo. E lui. lo scrittore, vive isolato nel suo presbitero. Mi ripete una frase di Victor Hugo: -Ciascuno, nella sua notte, marcia l'erso la luce-. La interpreta: -La luce è per tutti. La notte è sempre diversa per ciascuno di noi. I miei libri sono punti di partenza, un messaggio di speranza'. La solitudine. La solitudine del preti. Trentacinque anni fa il Leone d'oro della mostra di Venezia andò a un film, Dio ha bisogno degli uomini, che all'inizio rischiò di non essere neppure accettato. Raccontava la storia di un pescatore che viene quasi costretto a diventare il prete d'una piccola comunità in e fu il primo prete ■ n , —„ .... ||>^-»! Bretagna, persa sull'Oceano Un'esperienza breve e folgorante. prima che 11 vescovo, alla fine, mandi un sacerdote «vero». Jean Delannoy. il regista, ora sorride dall'alto del suoi 77 anni operosi. -La solitudine è generale. Il mio pescatore, di pesci e d'anime, come Pietro, divenne un prete solo perché divideva; la sua convella della comunità cui apparteneva; sperduta In Bretagna di fronte all'immensità dell'Oceano. E' per questo, credo, che il film ebbe tanto successo in Italia: perché da voi religione e politica, religione e responsabilità sodale, vanno spesso insieme. Del resto i vostri comunisti sono sovente molto cattolici. Lei se lo immagina, invece, Marchais che fa la genuflessione?» Dioha bisogno degli uomini vinse fra le polemiche furibonde di chi lo accusava d'essere un'opera blasfema o comunque anticattolica. Fu Michel Tournier. Nei suoi libri racconta grandi solitudini -operaio d'Italia „ i .._ e ; ' una vittoria sul campo, alla grande. Il pescatore impersonato da Pierre Fresnay. trasformato a poco a poco da sempliciotto un po' deriso in una vera e propria guida spirituale e morale, che trascorre da solitudine a fuoco e da fuoco a solitudine, fu un avvenimento cinematografico ila cui eco era destinata-a mi»-' jrare^Exa una storia Vera? " -Avrebbe pò flit o esserlo. E forse Io è ancora, perché esprime la necessità d'essere abitati da qualche cosa, in questo caso da Dio. Ed è una avventura possibile oggi, perché sull'Oceano ci sono ancora comunità perdute-. In questo caso, quindi, le religione. Dio. sono ciò che Interrompe una solitudine? -Si. ma nel senso che la essa appartiene al prete come alla sua comunità. Credo che proprio per questo il nùo film sia stato apprezzato in Italia-, E non solo in Italia. -E' un'opera profondamente religiosa. Pensi che dopo le polemiche di Venezia ha vinto il Premio cattolico internazionale. Immagino che in qualche senso molti religiosi l'abbiano preso a modello-. E' un modello, in fondo, che trasferisce nella socialità il trauma dell'isola, la de-civiUzzazlone cui si sottopone 11 Robinson di Fournier. tra fantasmi sessuali e tentativi di ricongiungimenti mitici alla terra madre? La cultura francese allinea molti esempi di questa spinta estrema: magari verso la morte, come negli abati di Pierre Klossowski^ nel Diario di un curato di campagna di Bernanos. -Ma Bernanos — fa osservare Tournier — è come Parla mons. Pe . , ... I Mauriac. In questi due scrittori, in fondo, il diavolo è più importante di Dio. e ciò mi ] inquieta-. Forse perche lei si sente uno scrittore cattolico? -Io ho aiuto un'educazione cattolica Poi ho preso le distanze. Si può essere cattolici, credenti e praticanti. E' una ieóW»1611è'.'*ftf %컫t crtotfcmf è, un'altra, cosa, è un ideale difficile-™ ' ' La Bibbia e il Nuovo Testamento sono una presenza os sesslva nel suoi libri. -Certo, è una presenza che devo al prozio materno. Gustave Fourier. Era un sacerdote che mi ha dato la Bibbia e la Germania. Tutte le mie citazioni sono prese infatti da un commentario di 20 volumi, che faceva parte della sua biblioteca. E poi mi ha portato in un cenacolo di studi cattolici a Albcrlsburg. In un certo senso a lui devo anche II Re degli ontani». Ed era. Gustave Fourier. solo della stessa solitudine del suoi libri? -Non bisogna dimenticare che i preti sono sposati. Quelli protestanti e quelli ortodossi, in senso proprio. Quelli cattolici alla Chiesa. Sono parte di una famiglia spirituale. Sa. io ho scritto Gaspare. Melchiorre e Baldassare all'ombra di una chiesa, nel giardino accanto al mio presbitero E ora proprio la chiesa del mio paese è stata affrescata col tre re magi. L'anno prossimo, a lavori finiti, chiederemo al vescovo di Colonia di venire a inaugurarla. La cattedrale di Colonia era. fin'ora. l'unico tempio dedicato ai mitici re-. Mario Baudino radotto, vicario ge

Luoghi citati: Germania, Italia, Parigi, Venezia