Israele conferma il ritiro Beirut di nuovo battaglia di Giorgio Romano

Drusi e falangisti cristiani si scambiano cannonate sulle alture Drusi e falangisti cristiani si scambiano cannonate sulle alture Israele conferma il ritiro Beirut, di nuovo battaglia Le milizie rispettavano da quasi un mesterà la riunione del governo di oggi - Il seconda fase del programma di rientro nistro, ha annunciato che non parteciperà a una seduta straordinaria convocata per oggi. Tra le richieste, l'abrogazione di una serie di decreti nel periodo della forza multinazionale, che secondo Jumblatt e 1 suol alleati hanno favorito la comunità cristiana del presidente Gemayel. La commissione per abrogare questi decreti non è gluma ad alcun risultato. TEL AVIV — E'cominciata la seconda fase del ritiro delle truppe israeliane dal Sud del Libano. Lo ha deciso ieri senza opposizione il Consiglio dei ministri nella seduta che alcuni prevedevano molto battagliera, mentre si è svolta nella calma. Sebbene l'evacuazione abbia inizio immediato, non è stato stabilito, per questo secondo stadio, una data finale. BEIRUT — Una violentissima battaglia è scoppiata ieri pomeriggio sulle alture a est di Beirut e nella provincia deiriqllm Kharrub. Le milizie druse e cristiane, che da oltre un mese rispettavano bene o male 11 cessate 11 fuoco, hanno dato nuovamente la parola alle artiglierie. Alcune cannonate sono arrivate anche Intorno al palazzo presidenziale. Nel villaggio cristiano di Kfar Slittila due grandi stabilimenti sono in fiamme. Diversi 1 feriti. La ripresa delle ostilità coincide con la paralisi In cui si è trovato 11 governo «di unità nazionale- di fronte alle riforme sollecitate dal musulmani e dai drusl per limitare 11 potere del cristiani. Il leader druso Jumblatt. che da tempo boicotta le rlunlori del governo in cui è mi¬ Coinvolti uomini e basi segrete m e il «cessate il fuoco» - Jumblatt boicot governo ebraico ha deciso di avviare la - Manifestazioni di giovani a Tel Aviv Libano, comandato dal generale Lahat. Sabato mattina, ci sono stati ancora due tentativi di attentati contro l'esercito d'Israele nelle regioni meridionali del Libano. «Noi riteniamo — ha detto il ministro della Difesa Robin — che la politica della mano forte sia necessaria in questo momento e che essa avrà un potere di dissuasione perché convincerà le truppe sciite e i loro collaboratori in questi territori che intendiamo abbandonare, che non slamo tuttavia disposti a tollerare attacchi contro i nostri soldati». Anche ieri un riutrito gruppo di giovani ìaboristi di sinistra ha manifestato per chiedere che l'evacuazione dal Libano sia accelerata. Secondo gti esperti questa fase potrà essere condotta a termine entro maggio e vedrà l'abbandono di tutta la fascia compresa tra i fiumi Zaharanl e Litant, compreso il centro di Nabatiye e il lago Karoun. I ministri Sharon e Arens non hanno partecipato alla votazione e il primo aveva già dichiarato che il piano del nuovo allineamento delle truppe non impedirà il ritorno dei • terroristi» nel campo di profughi di Ein Kilweh, né l'avanzata dei siriani nelle regioni meridionali del Libano. Per questo è tornato sul suo primitivo plano di costituire una fascia di sicurezza profonda una trentina di chtlometri sopra il confine settentrionale d'Israele, il cui controllo dovrebbe essere assunto dai soldati israeliani e da quelli dell'esercito del Sud del Giorgio Romano ma non mezzi da combattimento

Persone citate: Arens, Gemayel, Jumblatt, Lahat