Aumenti delle pensioni divergenze nel governo

Domani riunione per definire le modifiche Domani riunione per definire le modifiche Aumenti delle pensioni divergenze nel governo La de non è d'accpensionati sociali ROMA — Per la riforma delle pensioni si apre un'altra settimana delicata. Domani i responsabili del pentapartito si riuniranno per esaminare 1 principali punti di contrasto e definire le modifiche da apportare al testo del comitato ristretto. Ma l'o'biettivo dell'incontro, che proseguirà mercoledì con la ripresa del lavori della commissione speciale, oltre a quello di approvare la riforma in breve tempo, è di fissare le norme-stralcio per gli aumenti e le perequazioni delle pensioni private. Si tratta degli aumenti e delle perequazioni che verranno poi approvati in via d'urgenza, assieme alle norme riguardanti il pubblico impiego, in modo che scattino prima della scadenza elettorale del 12 maggio, per non far attendere troppo 1 pensionati più bisognosi. Per le perequazioni dell'impiego pubblico e privato ci sono ampie convergenze, mentre in materia di aumenti si riscontrano ancora diversità di vedute. Il pacchetto degli aumenti proposti dal ministro De Mlchelis prevede, per 1 pensionati meno abbienti — circa 2.400.000 mila —, un assegno, dal gennaio di quest'anno, di 75 mila lire al mese al pensionati sociali e di diecimila lire ai titolari di pensione al minimo, a patto che non superino determinati limiti di reddito. Ciò, secondo la de, porrebbe praticamente sullo stesso piano chi ha versato i contributi per anni e anni e chi, anche se non per sua colpa, non ha mal contribuito. I miglioramenti riguardano inoltre le pensioni successivamente riassorbite nel minimo per effetto delle distorsioni della scala mobile. L'aumento previsto da De Michells per questi duecentomila pensionati è di centomila lire al mese nell'arco di un triennio, a partire dal gennaio di quest'anno. E ancora: le pensioni maturate con oltre 15 anni di versamenti verranno aumentate di 60 mila lire di¬ Mai successo prima ordo sulla diversità di trattamento fra i e i titolari delle pensioni al minimo stribuite in tre anni. Il pacchetto De Michelis prevede poi un ritocco per le pensioni liquidate nel confronti del lavoratori del settore privato, quasi due milioni, prima del luglio '82, quando è stato introdotto il sistema di calcolo degli assegni basato sugli ultimi cinque anni del salarlo. Vengono Inoltre aumentate le pensioni (15 mila lire dal gennaio di quest'anno che saliranno a 30 mila dall'inizio del 1986) agli ex combattenti, occupati alle dipendenze di privati, che non abbiano fruito della legge 336/70. L'avvicinarsi delle elezioni sembra allontanare l'approvazione della riforma, più che mai sottoposta alle pressioni e agli interessi di parte, men¬ Il giudice vuole f tre si profila una soluzione provvisoria che consenta di spendere i fondi disponibili stanziati dalla legge finanziarla 1985 per gli aumenti al pensionati (11.500 miliardi in tre anni). Lo stesso Inps, dopo gli allarmismi dei giorni scorsi, con la scoperta del nuovo «buco, nel conti del 1984 e l'enorme disavanzo previsto per quest'anno, ha fatto sapere che i pensionati non hanno nulla da temere e le pensioni saranno regolarmente pagate. Resta da vedere come reagirà il ministero del Tesoro, dopo essere stato messo al corrente del maggior deficit denunciato dall'Inps (il disavanzo nel 1985, sarà, nella migliore delle Ipotesi, di altri 4000 miliardi). Giuseppe Fedi fare chiarezza sulla

Persone citate: De Michelis, Giuseppe Fedi

Luoghi citati: Roma