Piemonte 6000 drogati ufficiali Dieci o quindicimila «sommersi»
Che cosa fa la Regione per i tossicodipendenti. Giovedì discussione Che cosa fa la Regione per i tossicodipendenti. Giovedì discussione Piemonte 6000 drogati ufficiali Dieci o quindicimila «sommersi» Si bucano giovani tra i 18 e i 26 anni - Ottanta volte su 100 ragazzi senza lavoro - Ventotto morti l'anno scorso, sette tre anni fa - Comunità e servizi insufficienti e speculatori che si fanno pagare anche tre milioni al mese Seimila drogati ufficiali, diecl-qulndlclmila 'sommersi* In Piemonte. Sono dati di Ieri. E oggi? n numero, forse, è ancora'crescluto. Ma è soprattutto cambiato l'identikit di chi si buca, sono mutate le sue abitudini, le sue esigenze. L'ultimo profilo, quello del Censis, parla di una persona tra 1 18 e 1 26 anni. Ottanta volte su cento è un ragazzo, spesso senza lavoro, che si •buca, tutti 1 giorni. Ma 11 fenomeno si sta trasformando. E di molto. Cresce 11 numero delle ragazze coinvolte. Anzi prima del 21 anni sono la maggioranza. Aumentano i minorenni, diventano sempre di più quelli che «si fanno. una volta ogni tanto rischiando terribilmente, dilaga 11 •sommerso., gonfiano le cifre di chi usa di tutto «pur di sballare.. Chi s'occupa di loro? Che fa la Regione? Se ne parla giovedì a palazzo Lascaris. Un'occasione per capire soprattutto ciò che non funziona. Intanto la disperazione di famiglie Intere s'assomma a quella di tanti ragazzi che vorrebbero tentare di smettere ma non trovano un po¬ sto per farlo. Perciò i 28 morti dell'84 contro 17 di tre anni fa sono un atto d'accusa contro l'Indifferenza di troppa gente. Cosa s'è fatto per prevenire e informare? .Troppo poco ancora., taglia corto don Luigi Ciotti, da vent'anni in strada col Gruppo Abele. In otto anni sono nate 65 équipe con 268 operatori. Non bastano e debbono fare 1 conti con mille difficolta. Fortunatamente lavorano accanto a ventldue comunità e tre centri d'accoglienza gestiti da volontari. Chi si occupa dei tossicodipendenti sbatte la testa, troppo spesso, contro valanghe d'ostacoli. Fatica a coinvolgere medici di base e farmacisti nell'attività di informazione e di orientamento. Deve lottare contro 1 pregiudizi che continuano a furoreggiare. Due casi: Andezeno e Plverone. Restano bastoni nelle ruote e lungaggini burocratiche. Perciò molti progetti sono in ritardo. Nonostante tutto sono partiti una struttura a Settimo, una comunità a Cuneo, centri di incontro a Novara e Torre Pellice. Sono sbocciate nuove comunità a Cuorgnè, Arona, Villadossola, Saluzzo e Frascaro. Impossibile azzardare previsioni sull'apertura di altre .scialuppe di salvataggio, a Novara e Rivoli, la realizzazione di comunità residenziali a Chleri, Cerano, Borgomanero, Casale. Passi avanti se ne sono fatti molti. Orazle soprattutto a gruppi di volontari. Cosi hanno preso forma 1 diversi interventi per e con i tossicodipendenti: centri e comunità d'accoglienza, residenziali, nuclei di convivenza più autonomi, attività lavorative e laboratori artigianali. Ancora: cinque associazioni per le famiglie nate sulla spinta di esigenze comuni a chi non solo chiede d'essere alutato a capire e a gestire 1 problemi Sequestrato un chilo di cocaina Un chilo di cocaina sequestrato e quattro arresti sarebbe Il risultato di un' operazione condotta nel giorni scorsi dalla sezione antinarcotlcl della Questura. La dro¬ pioni. Si fanno spazio vere e proprie imprese, organizzazioni che vanno stroncate.. Per eliminare o evitare queste sorprese ci sarà un «albo» delle associazioni ed enti in grado di gestire, senza scopi di lucro, Iniziative per i drogati. L'85 promette bene. Il Gruppo Abele e Telefono Amico apriranno un .centro telefonico, per dare risposte immediate a momenti di crisi acuta. Se ne parlava da almeno tre anni. A Torino apriranno in via Balbo 1 un centro d'accoglienza, in via Pia-' nezza 108 una struttura agricola, un centro diurno di riabilitazione a rischio in via Rimtni 5. Una strada da proseguire, ma ancora lunghissima. .Attenti, però. Ci sono nuovi aspetti che sarebbe criminale ignorare. II crescente traffico di cocaina, ad esemplo. Rimangono ancora troppi interrogativi sema risposta. Cosa si fa per i iossicodi pendenti militari di leva? Quali carte si offrono a chi, dopo aver smesso, vorrebbe lavorare ma non trova nulla?.. Gian Mario Ricciardi dei figli. Ma sopravvivono molte carenze. I posti-letto negli ospedali per 1 tossicodipendenti continuano a scarseggiare. A Torino sono otto Invece di dieci e le liste d'attesa di chi vorrebbe fare qualcosa per uscire dal tunnel s'allungano a dismisura. Il Piemonte ha il più alto numero di servizi d'Italia. Purtroppo chiudono Inevitabilmente dal venerdì sera al lunedi come se 11 drogato che va In crisi potesse attendere. Il personale è assolutamente insufficiente, le comunità pure. .E allora s'intrufolano gli speculatori che offrono terapie a tre milioni al mese — avverte don Ciotti — o quattrocentomila al giorno; spuntano persone che promettono miracolose guari- ga recuperata, se Immessa sul mercato al dettaglio, avrebbe potuto fruttare al trafficanti un utile netto di almeno un miliardo. L'operazione è ancora coperta dalla riservatezza degli Inquirenti. Oli Investigatori hanno nel giorni scorsi lavorato per ricostruire 11 percorso compiuto dalla droga
Persone citate: Cerano, Gian Mario Ricciardi, Lascaris
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