In piazza San Giovanni l'esortazione-preghiera del Pontefice

Il Papa alla folla di giovani « Siate Abele, non Caino» In piazza San Giovanni Tesortazione-preghiera del Pontefice Il Papa alla folla di giovani « Siate Abele, non Caino» Grande manifestazione internazionale per la pace - Visita alla mostra di Pier Giorgio Frassali CITTA' DEL VATICANO —-Fa di noi dei difensori di Abele, perdona ai Caino del nostro tempo.. ha pregalo Giovanni Paolo II ieri pomeriggio insieme a decine e decine di migliaia di giovani. In piazza San Giovanni in Laierano. Era l'incontro dei giovani di tutto il mondo con il Papa, organizzato dal Consiglio per i laici, e la preghièra del Papa gli ha impresso toni profetici da antico testamento. 11 Pontefice ha esortato tutti, compreso se slesso, a -fare delta pace nel mondo il nostro impegno permanente*. a essere pacifici, «anche a costo di eroismo, allortinando il Maligno dovesse spingerci su! sentiero di Caino-. La visione di un futuro drammatico è emerso ancora una volta dalle parole di Giovanni Paolo II: «mentre più assurdo si manifesta il progetto — ha quasi gridato ai suoi ascoltatori di tutte le razze e linguaggi — della nuova Torre di Babele proposto dalle ideologie, e più angosciosi sono i pronostici di coloro che hanno costruito sulla sabbia-. Un inno alla pace, un'esortazione tesa a porre fine alla -logica insensata che sottrae anni alla vita per impiegarle a scopo di morte e distruzione del pianeta.. La preghiera, dai toni carichi di drammaticità e commozione, ha chiuso una giornata di testimonianze di giovani provenienti dai punti ■ caldi» del mondo, mentre a far calare la tensione contri- buivano danze e canti dei cinque continenti. La grande piazza di San Giovanni e stata chiusa al traffico sin dalle prime ore della mattina per consentire alle decine di migliaia di giovani — centocinquantamila, duecentomila — di trovare una sistemazione e di iniziare cosi la lunga attesa del Papa. Sono venuti da oltre sessanta Paesi giovani e meno giovani di ogni razza e religione, per testimoniare a favore della pace nel mondo. •Abbiamo la bomba atomica per madre e il Concilio Vati¬ cano li come padre*, dicono i rappresentanti giapponesi delle organizzazioni interreligiose. A San Giovanni ieri — e oggi in San Pietro — si sono trovati, volutamente gli uni accanto agli altri, cattolici e protestanti irlandesi, per dare un segno visibile della speranza di riconciliazione. Cileni ed argentini sono venuti insieme. portando un'immagine del .Cristo delle Ande., la statua che sorge al confine fra i due Stati: e un ringraziamento per il successo della mediazione pontificia fra Buenos Aires e San¬ tiago nella controversia per le isole del Canale di Beagle, A qualche gruppo è stato riservato un trattamento speciale. Cinquantaclnque giovani libanesi hanno assistito. Ieri mattina alle sette, alla messa che Giovanni Paolo II ha celebrato nella sua cappella privata. Nel caleidoscopio di razze e religioni erano compresi taoisti. confuciani, ebrei, non credenti o agnostici, buddisti e mussulmani. Polonia e Ungheria hanno aperto le frontiere a comitive di giovani, che sono giunti piuttosto numerosi anche dalla Jugosla¬ via. L'Africa era rappresentata da gruppi di quindici Paesi diversi. I più numerosi naturalmente erano gli europei (i tedeschi si sono organizzali con pullman-letto per ovviare alle difficoltà logistiche) e gli italiani: Azione cattolica. Scouls. CI. Focolarini. ncocatecumenali. allievi ed ex allievi di istituti religiosi si sono mobilitati per non mancare a quest'appuntamento con Giovanni Paolo 11. Dopo essersi congedato dai giovani. Giovanni Paolo II si e recato a visitare la mostra commemorativa del torinese Pier Giorgio Krassati. m. tos. Roma. Un gruppo di giovani si esibisce in una dan/.a folcloristica dinanzi a Giovanni Paolo II (Telefono Ansa)

Persone citate: Giovanni Paolo, Giovanni Paolo Ii, Pier Giorgio Frassali, Pier Giorgio Krassati

Luoghi citati: Africa, Buenos Aires, Polonia, Roma, Ungheria