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In pensione il capitano-eroe gurkha L'intero Corpo destinato a seguirlo? Ha la Victoria Cross, massima decorazione inglese - Inevitabile «sfratto» da Hong Kong In pensione il capitano-eroe gurkha L'intero Corpo destinato a seguirlo? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Giornali e tv gli hanno riservato il posto d'onore; la sua figura, con un volto che pare intagliato nel legno, il cappello a larga tesa sulle ventitré, il petto ricoperto di medaglie, ingentilita da una corona di fiori, è diventata familiare e ha acceso la riconoscenza degli inglesi. Al momento di andare in pensione, ritirandosi sulle sue montagne del Nepal, il capitano Rambahadur Limbu del reggimento del Gurkha ha toccato con mano una tardioa popolarità. Limbu era l'ultimo soldato in servizio a detenere la Victoria Cross, la più ambita delle decorazioni britanniche. L'allora caporale dei Gurkha se l'era meritata nel 1965, salvando dal fuoco dei ribelli del Borace due compagni feriti. E, al momento del congedo, la regina Elisabetta si è ricordata del fedele soldato inviandogli un telegramma di ringraziamento per il suo «bril¬ lante lavoro e valoroso servi- ' zio» nel nome della Corona. L'Inghilterra ha dato un co* toroso «farewell» al capitano Limbu, il quale ha impersonato la fedeltà e il valore dei Gurkha, un Corpo che rappresenta l'ultimo scampolo dell'esercito imperiale. I Gurkha che servono nell'esercito britannico sono ormai meno di diecimila, raggruppati in quattro superstiti reggimenti; e l'accordo fra Londra e Pechino sul ritorno di Hong Kong alla Repubblica popolare cinese, nel 1997, li priverà nel prossimi anni del loro quartier generale. Ci sarà ancora posto per loro, oppure questi fedeli mercenari e feroci combattenti dovranno tornarsene in patria? Se incerto appare il loro futuro, splendente è stato il loro passato. I Gurkha servono la Corona da 16S anni, reclutati come -legione straniera- fra le tribù montanare del Nepal. Tenaci combattenti, hanno servito fedel-. mente l'Impero in India, nel Tibet, in Afghanistan; da Gallipoli al fronte franco-belga nella Prima guerra mondiale, dall'Estremo Oriente a El Alamein a Montecassino nella Seconda, nella penisola Malacca e nel Borneo dopo il conflitto. La loro ultima impresa rtsale al conflitto delle Falkland, tre anni fa, contro gli argentini. Anche in quest'ultima campagna avevano compiuto prodigi di valore, sempre circondati dalla feroce fama di tagliatori di teste; atterriti, gli argentini correvano ad arrendersi agli inglesi, preferendoli ai micidiali Gurkha. Di questa fama il Corpo va orgoglioso, e non si era scandalizzato affatto quando, all'arrivo della Queen Elizabeth II a New York, dopo la guerra per l'arcipelago, comparve una scritta: «Attenzione: su questa nave sono nascoste 500 teste di soldati argentini decapitati dai precedenti passeggeri, i Ourkha». Paolo Patruno i ... I xmiir.). Rambahadur Lintbu, capitano dei gurkha, ora in pensione