Nello Stretto non c'è più petrolio già neutralizzate 730 tonnellate
Nello Streno non c'è più petrolio già neutralizzate 730 tonnellate Per il ministro Carta è imminente la fine dell'emergenza Nello Streno non c'è più petrolio già neutralizzate 730 tonnellate NOSTRO SERVIZIO ROMA — L'emergenza-inquinamento nello Stretto di Messina sta per finire. Già ieri i mezzi di sorveglianza aeronavale confermavano che nelle acque dello Stretto non c'erano più chiazze di petrolio. Sull'incidente accaduto alla petroliera greca «Patmos» si è discusso anche nel consiglio del ministri, ieri mattina. Il responsabile della Marina mercantile Carta ha già consegnato a Craxi e Porlanl una relazione preliminare. L'emergenza — 'Entro le prossime 24 ore gli organi della Marina la revocìieranno, salvo fatti nuovi». L'incidente — «/ primi interventi sono stati condizionati dal formarsi nelle cister¬ ne della "Patmos" della miscela di gas esplosivo. Le capitanerie di porto che coordinavano i soccorsi hanno dovuto prima di tutto preoccuparsi della sicurezza della nave. Due le direttrici d'intervento: 1) assicurare uji ormeggio alla nave dopo at'er valutato le possibili gravi conseguenze di una precaria condizione di ^arézW(cW^WM di aver previsto anche una soluzione alternativa nel caso fosse stato impossibile portare la Patmos all'ormeggio e procedere allo svuotamento: avrebbe chiesto l'intervento in mare di una ditta specializzata di Rotterdam); 2) aggredire con mezzi adeguati e specializzati le macchie di greggio in tutta l'area centro-meridionale dello Stretto». La bonifica — L'uso dei solventi e dei disperdenti è stato di massima limitato alle prime 36 ore dell'inquinamento. Con il passare del tempo e con la solidificazione delle macchie e con il formarsi di emulsioni, l'uso delle sostanze chimiche è stato limitato, La situazione — Secondo Carta è -sempre stata sotto controllo». L'allarme ha coinvolto oltre che la capitaneria di Messina quelle di Reggio Calabria e di Catania. 'Sulle 1100 tonnellate di greggio disperse in mare, secondo i dati delle capitanerie, sarebbero già state raccolte oltre 750 tonnellate. Il resto è cronaca: dal 3 aprile e per 45 giorni nello Stretto non potranno transitare natanti superiori alle 10 mila tonnellate di stazza lorda con carichi petroliferi o comunque potenzialmente nocivi.
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