«La criminalità mafiosa è un atto di eversione»

«La criminalità mafiosa è un atto di eversione» Il pentitismo analizzato dalla Commissione Alinovi «La criminalità mafiosa è un atto di eversione» ROMA — Sul «pentitismo» la commissione antimafia (la relazione sarà presentata ai presidenti delle due Camere dopo Pasqua) non è riuscita a formulare un'unica proposta, ma ha avanzato due ipotesi, sulle quali sarà il Parlamento a pronunciarsi nel corso del dibattito, che si svolgerà dopo quello sulla P2. Le alternative sono: un'attenuazione delle pene, senza tuttavia arrivare ad una «legislazione premiale» (i democristiani, come ha rilevato il vicepresidente D'Amelio, sono decisamente contrari a concedere «sconti» dopo casi scandalosi o «smacchi» come quello del senatore Murmura); considerare la possibilità di riduzioni solo a conclusione dell'iter processuale e dopo aver valutato la veridicità e l'efficacia della collaborazione. Queste considerazioni sono emerse nel corso di una conferenza stampa, tenuta ieri mattina a San Macuto dal presidente della commissione antrlmafia Abdon Alinovi, assieme al due vicepresidenti D'Amelio e Segreto, per illustrare 11 documento che sarà presentato in Parlamento e che conclude la prima parte del lavoro della commissione. Una «corsia» preferenziale per giungere ad una rapida approvazione sarà invece chiesta per 1 provvedimenti legislativi proposti dall'antlI mafia come integrazione alla legge Rognoni-La Torre. «Sui Ipunti di analisi c di indirizzo — ha chiarito 11 presidente Alinovi — vi è stata uria 'pie na convergenza". E' emerso che il mito della mafia invincibile è crollalo e che può essere debellato l'intreccio mafia, affarismo, politica, sempre che tutti gli organi di governo e tutte le politic/ie sia- no mirati concordemente verso questo unico obiettivo-. La relazione ruota Intorno ad un concetto nuovo: «La criminalità mafiosa costituisce eversione-. Abdon Alinovi ha ricordato i 510 miliardi confiscati a Milano per:-, meglio spiegare, la. capacità eversiva anche sul terreno strettamente economico. Per arrestare il fenomeno mafioso andranno anche affrontate la questione del Mezzogiorno e il problema dell'occupazione. Alinovi ha anche detto che si vuole superare l'eccessiva burocratizzazione sulle certificazioni. Per quanto riguarda gli organi preposti alla lotta contro la mafia la commissione ha ritenuto che l'alto commissario va conservato, anche se non deve rappresentare un'altra polizia. Per la giustizia, nelle «zone calde» occorre una migliore distribuzione degli organici. Per le forze di polizia, che già svolgono in pieno la loro funzione, deve essere ancora più curato il coordinamento ed esaltata la professionalità. Alinovi ha concluso affermando che ci dovranno essere meno carcerati e più miliardi sequestrati.

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