Per un solo voto (e contestato) la Grecia ha il nuovo presidente di Emanuele Mavrommatis
Per un solo voto (e contestato) la Grecia ha il nuovo presidente Il capo di Stato vicario non si astiene: l'opposizione lascia l'aula Per un solo voto (e contestato) la Grecia ha il nuovo presidente E' Christos Sartzetakis, 56 anni, giudice della Suprema Corte - Fu torturato sotto il regime dei colonnelli - Ancora schede bianche, ma la linea Papandreu ha vinto: ora si va alle politiche NOSTRO SERVIZIO ATENE — Il giudice della Suprema Corte Christos Sartzetakis, 56 anni, è il nuovo presidente della Repubblica greca. Resterà in carica cinque anni. L'hanno eletto, al terzo scrutinio, 180 deputati su 290. il minimo fissato dalla Costituzione. Determinante e stata quindi la scheda (a favore) di Ioannls Alevras, capo di Stato vicario dopo le dimissioni di Caramanlis, un voto di cui il principale gruppo d'opposizione, Nea Demokratia. contesta la legittimità. <•£' inaudito — ha affermato il leader di ND Mltsotakis — che jnalgrado le sue funzioni super partes Alevras abbia potuto deporre il suffragio nell'urna-, spiegando ai giornalisti perché al momento dello scrutinio l'opposizione abbia lasciato l'aula. Non si sa ancora, comunque, se il suo partito manterrà la minaccia di presentare ricorso d'invalidità per ogni legge firmata dal neopresidente. Oggi pomeriggio, se Papandreu farà in tempo a tornare da Bruxelles, dove si è recato ieri pomeriggio per prendere parte al Consiglio Cee, dovrebbe esserci il giuramento, nel corso duna cerimonia officiata dal metropolita di Atene. Sembra comunque probabile che il premier sia presente: 11 momento è troppo delicato e, oltretutto, la scella di togliere la fiducia al centrista Karamanlis per il secondo mandato sembra sia stata ispirata al Pasok proprio da lui, desideroso di spostare a sinistra gli equilibri istituzionali ellenici e, in un futuro non lontano, a limitare le funzioni della presidenza, evitando cosi nuovi attriti con l'Esecutivo. La Camera si è riunita ieri mattina in un clima di nervosismo generale, accresciuto dalle recenti polemiche su Alevras. Dopo quattro ore, dall'unica urna è uscito l'esito della votazione: su 186 deputati, cinque sellerìe bianche, una nulla e tutte le altre per Sartzetakis (nelle precedenti due votazioni il risultato era stato di 182 c 181 voti a favore, sempre con l'astensione di Nea Dcmokiatia. ma 11 quorum più elevato stabilito dalla Carta Costituzionale per le prime tornate non era stato raggiunto). Nella Camera l'atmosfera è rimasta tesissima- Adesso il clima politico cambia radicalmente, ed è ormai pressoché sicuro che le legislative si effettueranno in maggio (probabilmente il 26) anziché a settembre, come preventivato. Il Pasok spera di raccogliere nuovi consensi dopo l'operazione di forza condotta nelle presidenziali, ma anche ND ha fiducia in un buon successo, presentandosi come garante del costituzionalismo contro abusi, distorsioni e velleità autori¬ tarie. Sartzetakis ha vissuto la difficile giornata nella sua casa fuori Atene, letteralmente presa d'assalto da una folla festante. E' stato contattato invano da giornalisti greci e corrispondenti esteri per un'intervista, confcr- mando cosi la sua fama di uomo schivo, che affronta la notorietà con senso del dovere, ma non senza disagio. In serata, tuttavia, ha rivolto un appello di unità alla nazione, affermando di voler essere il presidente di tutti I greci, imparzialmente, senza distinzioni, un ruolo su cui aveva insistito anche Papandreu congratulandosi per l'avvenuta elezione. Il suo curriculum e lineare. Nato a Salonicco e figlio di un ufficiale di polizia, fu nominato giudice di pace nel 1955. Arrivò sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo otto anni più lardi, quando gli fu assegnata l'istruttoria sulla morie del deputato di sinistra Lambrakis, vittima di un incidente stradale organizzato ad hoc dopo una manifestazione antinuclearista. Il neopresldcnte ricevette molte pressioni per insabbiare la pratica ma tirò dritto per la sua strada incri¬ minando estremisti di destra (dalla vicenda il regista Costa Oavras trasse il film «Z, l'orgia del potere*). Quando l'Istruttoria si concluse, lasciò la Grecia per approfondire a Parigi gli studi giuridici ma venne richiamato in patria nel '67 dopo il golpe dei colonnelli. L'anno dopo fu epurato dalla magistratura con altri sessanta colleghi per non essersi voluto piegare alle nuove direttive politiche, e tornò a fare il legale a Salonicco. Il giorno di Natale del 1970 venne arrestato dalla polizia politica e torturato per oltre un mese prima di essere rinchiuso (senza processo) in un carcere militare. Liberato nel 1971 su interessamento dell'Associazione internazionale giuristi, col ritorno della democrazia ebbe la reintegrazione ed è stato protagonista d'una rapida carriera, fino alla Suprema Corle. Emanuele Mavrommatis Atene. Una folla ili simpatizzanti socialisti dinanzi al Parlamento festcRRia l'elezione di Clirislos Snrlzctiikis a Presidente della Repubblica
Persone citate: Christos Sartzetakis, Costa Oavras, Karamanlis, Papandreu
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