Perugia, incendio devasta il coro del Duomo

Perugia, incendio devasta il coro del Duomo E' la famosa scultura in legno di Giuliano da Maiano (perduti 15 stalli su 50) Perugia, incendio devasta il coro del Duomo NOSTRO SERVIZIO PERUGIA — Un incendio ieri notte nella cattedrale di San Lorenzo, chiusa per restauri dall'83, ha distrutto una parte del coro maggiore, un capolavoro di scultura progettato da Giuliano da Majano ed eseguito dal perugino Domenico del Tasso: perduti 15 stalli su cinquanta. •Era l'unica opera firmata dal perugino del Tasso nel 1491, in pieno Rinascimento, e quel che più è grave proprio la tavola che portava la sua firma è andata distrutta, ridotta a un pugno di cenere-. Cosi commenta l'architetto Valentino, sovrintendente ai monumenti dell'Umbria. L'allarme scatta alle 6 quando una pattuglia di vigili urball scorge 11 fumo uscire dalle finestre. Poi accorrono i pompieri con le autobotti per battere le fiamme che rischiavano di propagarsi. Come è potuto accadere? Il sostituto procuratore Beveri¬ ni ipotizza un corto circuito. Dalle strutture metalliche che fasciavano l'abside pare pendessero dei fili. Il giudice ha già nominato un perito: oggi alle 10 ci sarà un sopralluogo dei tecnici. -Andrò anch'io, dice il sovrintendente. Sui braccioli e alla fine dei dorsali degli stalli del coro c'erano tavolati protettivi...- L'impianto elettrico? Qui i pareri divergono. Valentino: -Era piuttosto vecchio, ma di notte, per quel che ne so, la corrente veniva tolta...-. Il progettista dei lavori di restauro, l'ingegner Remo Calzona (docente di scienza delle costruzioni a Roma) sostiene: -E' un'ambiente enorme, lungo 68 metri, tutto pietra e mattoni...Non riesco a spiegarmi una causa naturale Il sovrintendente parla degli stalli distrutti: -Tutta la parte sinistra, fino all'inizio della curvatura è andata per¬ duta E per fortuna abbiamo tolto le tele che stavano sopra l'altare, nell'abside. Sono del 5-600, il danno sarebbe stato più grave-. Un altro interrogativo: perchè, dopo aver smontato gli altri cori più piccoli non si è tolto anche quello maggiore? Valentino: «7 lavori di restauro non coinvolgevano l'abside. Si è installato un ponteggio metallico per controllare le operazioni che avvenivano dall'esterno. Non c'erano rischi evidenti-. Costava troppo? A Perugia c'è la convinzione che per smontare il coro servivano 300 milioni. Ma non c'erano. E c'era l'esigenza di contenere i costi. In Curia allargano le braccia. L'arcivescovo mons. Pagani ripete: .Piot>c sul bagnato-. Sentiamo il camerlengo monsignor Sensi: • £' un danno inestimabile. Certo, si potrà intervenire, rifare, ma l'integrità dell'opera è compromessa-. Con il coro è rimasto danneggiato il grande organo installato nel '67, anneriti l'altare, le pareti, le volte. L'impatto è drammatico perchè le impegnative opere di restauro erano alla vigilia della conclusione. ■ Dovevamo cercare di consegnare i /«M'ori entro il 10 agosto — dice ring, Calzona —. /' vescovo voleva celebrare alla riapertura la Messa nel giorno di San Lorenzo. Non riesco a capire. Di notte là dentro non c'è nessuno E torniamo al restauri. -Avevamo finito i lavori sulla navata. Il grosso era fatto. Il San Lorenzo, costruito nel Trecento e portato a termine dopo più «" un secolo, era in condizioni disastrose-. Storia sfortunata, questa del duomo che è il simbolo più caro ai perugini. Nel febbraio dell'83 la chiusura a fedeli e turisti.-Le colonne portanti — dice Calzona — erano fuori piombo di 25 centimetri, la pressione alla loro base era di SO chilogrammi per centimetro quadrato, il tetto aveva finito per adagiarsi sulle volte. Un disastro-. Se non s'Interveniva c'erano forti rischi, aggravati anche dal terremoto. Costo? -Penso che finora si siano spesi complessivamente non più di tre miliardi, una somma molto esigua-. Ora l'incendio bloccherà i lavori? -Dipende dal magistrato. Speriamo di no-. Rimangono, nel buio dell'abside, i segni del fuoco sopra un capolavoro. Giuliano da Maiano era un grande architetto (sua tra l'altro è la Villa Careggi in Toscana) del Rinascimento assieme con Leon Battista Alberti c con Benedetto da Maiano. Nella città che vanta i più bei cori scolpiti e intarsiati, la perdita di quei 15 stalli è un colpo duro. Gian Paolo Boetti

Persone citate: Calzona, Gian Paolo Boetti, Leon Battista Alberti, Maiano, Remo Calzona, Sensi

Luoghi citati: Majano, Perugia, Roma, Toscana, Umbria