Legge spettacolo, forse una schiarita
Legge spettacolo, forse una schiarita Nel giorno di sciopero del cinema, psi e de disposti a discutere Legge spettacolo, forse una schiarita ROMA — Nella giornata di sciopero del cinema, Indetta dai sindacati a sostegno della legge madre sullo spettacolo e contro la crisi del settore (configurata, tra l'altro, dal caso Gaumont-Camion) tanto 11 partilo socialista quanto la democrazia cristiana hanno deciso di intervenire Illustrando la loro posizione nei confronti della legge. A bloccare alla Camera la regolare approvazione della legge Lagorlo sono due problemi distinti: uno è l'articolo 14 che. voluto al Senato dalla democrazia cristiana, è slato successivamente giudicato da coloro che operano nel cinema un articolo suscetliblle di Imporre, una censura finanziaria; l'altro problema, è la richiesta fatta da 74 deputati di discutere in aula l'intero provvedimento di sgravi fiscali ipotizzato nella legge. I! partito socialista, anche a nome del mini¬ stro Lagone ha dichiarato che, a suo avviso, la soluzione è la cancellazione dell'articolo 14, nonché il ritiro della richiesta di passare la legge all'aula: se questo non dovesse accadere, si è detto, i tempi di approvazione della legge si fa'rebbero troppo lunghi. A nome della democrazia cristiana, il senatore Carlo Bogglo si è dichiarato disposto a modificare l'articolo 14. perché venga chiarito che questo provvedimento deve colpire soltanto le pellicole pornografiche, e non air tre. Ma non si è detto disposto ad accettante la cancellazione. Anche la democrazia cristiana, comunque, sarebbe favorevole a che il dibattito sulla legge restasse in commissione e non andasse in aula. Se alla volontà politica espressa ieri dovessero corrispondere i fatti, sulla legge madre dello spettacolo potrebbe trovarsi un accordo. si. ro.
Persone citate: Carlo Bogglo, Gaumont
Luoghi citati: Roma
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