Il mappamondo delle navi d'oro

B mappamondo delle navi d'oro A caccia di curiosità B mappamondo delle navi d'oro Navi d'oro e d'argento solcano mari di rame Seguendo antiche rotte sfiorano isole dorate, vasti e misteriosi con Unenti di lucido metallo. Non è una /avola, ma- una scena che si può ammirare dal vero, su uno dei più preziosi orna menti delle sale della Biblioteca Nazionale, in piazza Carlo Alberto: un mappamondo del 1570. Quattro secoli non ne hanno scalfito la singolare bellezza. E merita una visita, anche se per ammirarlo bisogna chiedere di salire in direzione. Questo capolai'oro d'artigianato non è infatti esposto al pubblico, ma occupa un posto d'onore in una sala riservata. L'eccezionale sfera e opera di Francesco f'elliccioni (o Pellizzoni). detto il .Basso Milanese», specializzato in costruzione di mappamondi. Questo suo prezioso pezzo è costituito da un globo d'acciaio di un metro e 71 centimetri di diametro, lavorato con tarsie d'oro e d'argento: sono in oro la linea dell'equatore, i tropici, i circoli polari e molte catene di monti, le corone die contraddistinguono vari regni, le isole e le navi. Sono d'argento l'eclittica, i meridiani (tranne il primo, dorato, che passa per le Canarie), i paralleli, i fiumi, i confini che separano le terre dal in a re e le .terre incognite, delle regioni australi (quelle boreali sono in mica d'oro). La firma dell'autore e la data di costruzione sono su una targhetta sistemata a Sud-Ovest del Giappone. Le lingue usata per le iscrizioni nelle l'arie zone del mappamondo testimoniano che l'autore si è valso, per il suo lavoro, di carte italiane e spagnole e, in particolare, di mappe in cui veniva usato il latino. Rispetto alle carte dell'epoca il globo non presenta singolarità, ma resta pur sempre un cimelio unico nel suo genere, cosi come rimane misterioso il personaggio per il quale fu costruito. Si sa solamente che il globo è ospitato dalla biblioteca fin dalla sua origine, ed è molto probabile che facesse parte degli arredi dell'antica libreria ducale, che fu in qualche, modo l'antesignana dell'attuale biblioteca. Fra i tanti misteri che questo mappamondo custodisce sulla sua superficie, c'è anche una curiosa immagine incisa accanto alla firma: un cuore d'argento alato con un rametto d'ulivo. Gli studiosi si sono arrovellati per capire da quei simboli il nome del committente. Non ci sono riusciti, e forse è più bello pensare che quel piccolo disegno in realtà non sia altro che un antico augurio di pace, fatto giungere fino a noi da un artigiano di quattro secoli fa. d. co.

Persone citate: Pellizzoni

Luoghi citati: Giappone