La Zanussi punta alla ripresa e taglia 4800 posti in tre anni di Eugenio Palmieri

La Zanussi punta alla ripresa e taglia 4800 posti in tre anni Il presidente Rossignolo: «L'obiettivo sarà raggiunto senza licenziamenti» La Zanussi punta alla ripresa e taglia 4800 posti in tre anni Nello stesso perìodo saranno investiti trecento miliardi per l'innovazione tecnologica e la riduzione dei costi ROMA — La Zanussi volta pagina. Il new look del colosso di Pordenone passa attraverso un consistente taglio all'occupazione e nel giro di tre anni 4800 persone su circa 19000 dovranno lasciare il posto; investimenti di 300 miliardi nel triennio indirizzati soprattutto all'Innovazione tecnologica, a migliorare la qualità del prodotto e alla riduzione del costi; una massiccia campagna pubblicitaria per rilanciare l'immagine del marchio che negli ultimi tempi ha sofferto della drammatica crisi in cui era piombato il gruppo. «Non ci saranno licenziamenti — ha affermato il presidente Gian Mario Rossignolo — ma si farà ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali che consentono di realizzare l'obiettivo nel modo meno traumatico». Il nuovo vertice della Zanussi chiede al governo di fare la sua parte mentre punta ad inaugurare con 11 sindacato un più corretto rapporto nelle relazioni industriali. Le richieste a Craxi sono esplicite: mandare avanti l'approvazione della legge sui prepensionamenti (ben 3000 dipendenti ne potrebbero beneficiare); estendere anche al settore del cosiddetto «bianco- I benefici legislativi sull'innova- zione; nessun plano assistenziale tipo Rei o Gepi: intervento in sede Cee per rintuzzare il dumping che stanno adottando 1 Paesi dell'Est i quali sfornano elettrodomestici a prezzi stracciati sui mercati europei. Che cosa ne pensa il sindacalo della cura illustrata ieri al governo e alle tre confederazioni da Rossignolo e dall'amministratore delegato Carlo Verri? La Firn ritiene la cancellazione di 5000 posti «inaccettabile e incomprensl- bile anche se è positivo il falto che un gruppo industriale Investa in tre anni 300 miliardi-, Per il sindacato restano allerte questioni non di poco conto: 1) ricadute degli investimenti e configurazione territoriale del gruppo: 2) l'intreccio produttivo tra Zanussi e Electrolux; 3) le eccedenze ocupazionali; 4) l'utilizzo di strumenti dì gestione non traumatici. Il segretario confederale Oli, Walter Galbusera, ha messo l'accento sul peggiora¬ itsqglznrmdelhtElaborazione del dati a cura dell'Istituto Bancario 8an Paolo di Torino mento qualitativo per l'occupazione rispetto alle attese del piano Cuttica «che prevedeva l'invarianza dei livelli occupazionali. C'è da rilevare tuttavia la correttezza di metodo adottata dalla Zanussi di non ricorrere ad atti unilaterali». Il management del gruppo si è sforzato di porre In primo piano la centralità del marchio Zanussi. la piena autonomia e responsabilità rispetto all'azionista più importante cioè la svedese Electrolux. Anche per quanto riguarda la progettazione e le innovazioni che verranno introdotte strada facendo. Carlo Verri non ha nascosto l'obiettivo del pareggio di bilancio alla fine di quest'anno, nonostante il gruppo sia stato preso in condizioni peggiori del previsto e praticamente in una fase di «fallimento tecnico.. In futuro non ci sarà un allargamento delle quote di mercato, peraltro già consistenti, ma un consolidamento e una razionalizzazione della presenza Zanussi. Gli investimenti saranno orientati al miglioramento tecnologico del prodotto, a rendere più efficiente la rete distributiva. La Zanussi resta, e ha tutte le carte per confermarlo — hanno riconosciuto i dirigenti in una conlerenza stampa —, un'industria che può produrre dividendi per gli azionisti e benefici per l'economia italiana. Sui 2800 miliardi di saldo attivo fatti registrare dal settore elettrodomestici nella bilancia commerciale, 1000 portano II marchio di Pordonene. E non mancano occasioni di buoni affari sui mercati più lontani: con la Cina sono stati firmati contratti per 60 milioni di dollari e se ne stanno concludendo per altri 55 milioni di dollari. Eugenio Palmieri

Persone citate: Carlo Verri, Craxi, Cuttica, Gian Mario Rossignolo, Rossignolo, Walter Galbusera, Zanussi

Luoghi citati: Cina, Pordenone, Roma, Torino