Ieri sera ultima maratona per la Comunità a dodici di Renato Proni

Ieri sera ultima maratona per la Comunità a dodici Si attende l'annuncio di Andreotti: Madrid e Lisbona nella Cee dal 1° gennaio '86 Ieri sera ultima maratona per la Comunità a dodici La via alla conclusione aperta dalla decisione francese di accettare il «compromesso globale» per pesca, agricoltura e affari sociali - Come funzionerà il meccanismo dei contributi iberici alla Cee DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Un accor do entro la notte sulle condì zioni di adesione alla Cee del la Spagna' e del Portogallo veniva dato per sicuro, ieri sera, dal portavoce della presidenza italiana. Giulio Andreotti, prima di presiedere alle ultime, concitate battute di un negoziato durato cinque anni, ha perù avvertito: •Siamo al traguardo ma ricordiamo la caduta di Dorando Petri alle Olimpiadi di Londra del 1908. Spero prò prio di non dover passare un'altra nottata al tavolo delle trattative'. Il ministro degli Esteri An dreotti si appresta quindi ad annunciare al mondo che la Cee, dal primo gennaio 1986, passerà da dieci Stati membri a dodici. Chiuse, allora, le dispute sul nasello e sui pomodori, l'Europa potrà parlare di «avvenimento storico Eppure, è necessaria ancora la cautela perché l'intesa ormai raggiunta non comprende il varo degli aiuti speciali ai Paesi mediterranei (PIM) sui quali la Grecia insiste per dare il suo benestare all'ingresso dei Paesi iberici nella Comunità. Dei .programmi integrati mediterranei», si parlerà solo in apertura del Consiglio europeo, oggi pomeriggio. Quando quest'ulti mo scoglio sarà stato superato, si potrà parlare della nascita dell'Europa a dodici. A Palazzo Carlo Magno, Ieri sera, l'atmosfera non era di facili entusiasmi, ma si percepiva dalle dichiarazioni dei portavoce e dalle notizie che filtravano dal tredicesi mo piano che ormai si stava svolgendo l'ultimo atto del procedimento di integrazione della Spagna e del Portogallo nella Comunità. La delusione e lo smacco politico sarebbero troppo gravi in caso di fallimento al vertice del capi di Stato e di governo di venerdì e di sabato, a causa di una mancanza di generosità da parte dei Paesi nordici al fondo per i .PIM» di alcune migliaia di miliardi di lire In sei o sette anni. Il successo che Andreotti aveva a portata di mano in tarda serata è stato reso possibile dal ripensamento del ministro francese Dumas, che ha tolto la riserva sul •compromesso globale* offerto alla Spagna per 1 settori della pesca, dell'agricoltura e degli affari sociali. Ci si è accordati, cosi, nel senso che la Spagna potrà fare ricorso alla distillazione in alcol a prezzi non remunerativi dopo una produzione di 27,5 milioni di ettolitri di vino. Per la pesca, è stato deciso che 150 saranno i battelli che potranno avere accesso alle acque comunitarie. Il problema che Andreotti ha discusso per ultimo, in privato, con 1 ministri degli Esteri dei due Paesi candidati, lo spagnolo Moran e 11 por¬ toghese Lopez, prima di convocare la seduta plenaria dei dodici ministri per sintetizzare l'intesa, riguardava 1 rimborsi sul versamenti della percentuale del gettito dell'Iva nazionale alla Spagna e al Portogallo, in modo che i loro conti di bilancio con la Cee non siano passivi. Con rimborsi decrescenti nell'arco di sette anni, la Spagna dovrebbe chiudere i conti in pareggio, mentre il Portogallo dovrebbe registrare un attivo nel dare e nell'avere con la Comunità. Renato Proni Bruxelles. Il ministro Andreotti ieri durante i lavori del Consiglio dei ministri degli Esteri dei «10». Al suo fianco l'ambasciatore italiano Pietro Calamia (Telefolo Associated Press)

Persone citate: Andreotti, Carlo Magno, Dorando Petri, Dumas, Giulio Andreotti, Lopez, Pietro Calamia