La Fiat firma a Nanchino l'accordo da 550 miliardi di Renzo Villare

La Fiat firma a Nanchino l'accordo da 550 miliardi Ulveco fornirà alla Cina tecnologia e parti per autocarri leggeri La Fiat firma a Nanchino l'accordo da 550 miliardi Superata la concorrenza dei più grandi costruttori mondiali - Il modello scelto è il Daily - Sessantamila esemplari l'anno TORINO — «Il grande salto»: cosi i cinesi hanno ribattezzato il camion leggero Fiat-Iveco «Daily» della gamma S che verrà prodotto a Nanchino in 60.000 esemplari l'anno. La firma dell'accordo con la «Nanjìng Motor Corporation» è avvenuta ieri mattina nell'antica capitale cinese. Il contratto è stato sottoscritto, alla presenza del ministro del Commercio estero italiano Caprla, dall'amministratore delegato dell'Iveco, .Giorgio Oaruzzo, dal direttore delle attività internazionali del gruppo Fiat, Marco Pitlaluga, dal presidente della Nanjing Motor Corporation, Jlang Hua, e dal vicepresidente della «China National Automotive Industry Import Export Corporation» Zhao Sheng. L'attuazione dell'accordo è subordinata all'approvazione dei governi dei due Paesi e all'espletamento di altre condizioni previste dal contratto. La stampa e la televisione cinesi hanno dato molto spazio all'accordo, collegando l'avvenimento alla promessa di Deng Xiao Ping: «Afao ci ha dato la ciotola di riso, io vi darò il benessere-. Per dare la dimensione dell'impegno Fiat in Cina (1000 miliardi di lire il valore del contratto decennale, compreso l'indotto), l'amministratore delegato dell'Iveco, in un incontro con i giornalisti, ha detto che dalle 17 fabbriche di Nanchino usciranno il doppio degli esemplari che si producono in Italia, in tutte le versioni, compreso il nuovo Daily che verrà presentato al Salone di Torino e quello a benzina che sarà studiato appositamente per la Cina, dove il prezzo del carburante è la metà di quello italiano. In base all'accordo, la Nanjing Motor Corporation produrrà, quindi, in Cina, su licenza Iveco, camion leggeri di peso totale a terra compreso tra le 3 e le 5 tonnellate, ossia l'intera gamma che viene commercializzata dall'I veco In Europa con i nomi, appunto, di Daily e Grinta. I volumi di produzione in Cina, come ha detto Garuzzo, sono elevati e la previsione è di giungere a quelle 60.000 unità l'anno previste dall'accordo. Per la realizzazione del progetto, il governo di Pechino Investirà 260 milioni di dollari (550 miliardi di lire circa) e ristrutturerà gradualmente i suol stabilimenti dell'area di Nanchino, impostandoli totalmente sulla tecnologia Iveco. Tutti gli elementi del veicolo, motore Incluso, verranno progressivamente prodotti in Cina e il motore, in particolare, troverà anche altre applicazioni per cui sarà prodotto in un numero di esemplari molto superiore a quello dei veicoli. Per questa operazione il nostro governo ha concesso a quello cinese un credito di oltre 100 milioni di dollari (oltre 200 miliardi di lire) per permettergli di acquistare le attrezzature destinate alle nuove produzioni. Gli esperti cinesi hanno scelto la tecnologia dei veicoli Ivcco Daily e Grinta dopo un'attenta analisi di tutta la produzione mondiale, compresa la concorrenza americana, tedesca e giapponése. 1 "Per questo ildirettore delle relazioni internazionali Fiat, Marco Pittaluga, ha affermato che 'la firma del contratto ci riempie di orgoglio», aggiungendo che «f/ veicolo si adatta perfettamente alle necessità dei cinesi». Particolarmente apprezzate sono state, infatti, la completezza di gamma (28 versioni tra fur- goni, autocarri, combi, 4 per 4 ecc.), la robustezza e le prestazioni che derivano dall'esistenza di un telaio di tipo camionistico, molto adatto alle più gravose condizioni di impiego, e il motore, per il quale sono stati realizzati recentemente importanti sviluppi che verranno trasferiti, in un secondo tempo, alla produzione cinese. In anticipo sull'esecuzione del contratto, il governo di Pechino ha già ordinato 1500 camion della gamma S, la cui spedizione, iniziata nello scorso dicembre, ^.concluderà in maggio. Un aspetto rilevante del contratto è dato dal fatto che nei primi tre anni 300 tecnici cinesi riceveranno In Italia, a cura dell'Iveco, l'addestramento e la formazione professionale attraverso speciali corsi. I tecnici utilizzerranno la lingua Italiana per cui, tenendo conto dell'intensificarsi dei rapporti tra la Cina e l'Iveco, un significativo gruppo di quadri qualificati avrà modo di conoscere e di lavorare con il mondo produttivo italiano, costituendo cosi un fattore di sviluppo per 1 futuri contatti industriali fra i due Paesi. Renzo Villare ■ firn*» r ws*r? Il veicolo industriale leggero della Fiat Ivcco sarà prodotto in Cina nei 17 stabilimenti di Nanchino

Persone citate: Deng Xiao Ping, Garuzzo, Giorgio Oaruzzo, Marco Pittaluga, Zhao Sheng